LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza

Il documento analizza un’ordinanza della Corte di Cassazione relativa a un ricorso in Cassazione proposto avverso una sentenza della Corte d’Appello di Lecce. Sebbene il testo non riporti l’esito del giudizio, esso costituisce un’importante testimonianza della fase procedurale dinanzi alla Suprema Corte, evidenziando il ruolo del Presidente e del Relatore nell’udienza di trattazione del ricorso.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 1 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Il Ricorso in Cassazione: Analisi di un Giudizio di Legittimità

L’ordinamento giuridico italiano prevede tre gradi di giudizio, e il Ricorso in Cassazione rappresenta l’ultimo e più alto livello di controllo sulla legalità delle decisioni prese nei tribunali di grado inferiore. Analizziamo un’ordinanza emessa dalla Suprema Corte per comprendere meglio una delle fasi cruciali di questo procedimento. Il documento in esame, pur essendo di natura interlocutoria, ci offre uno spaccato significativo del funzionamento della giustizia penale al suo vertice.

La Fase Introduttiva del Giudizio in Cassazione

Il documento presentato è un’ordinanza che attesta lo svolgimento di un’udienza dinanzi alla settima sezione penale della Corte di Cassazione. In questa fase, il collegio giudicante, composto da un Presidente e da altri consiglieri, ascolta la relazione del Consigliere Relatore, al quale è stato affidato lo studio preliminare del caso. Il ricorso è stato proposto da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Lecce. Questo atto, sebbene non entri nel merito della questione, certifica che il processo ha raggiunto la sua fase finale, dove non si discutono più i fatti, ma solo la corretta applicazione delle leggi.

I Motivi del Ricorso in Cassazione Penale

Sebbene il documento non specifichi i motivi per cui l’imputato ha presentato il ricorso, è utile ricordare per quali ragioni è possibile adire la Suprema Corte in materia penale. Un ricorso in Cassazione può essere fondato esclusivamente su motivi di legittimità, ovvero errori di diritto. Questi includono, ad esempio:

* Violazione di legge: quando il giudice di merito ha applicato una norma in modo errato o non ha applicato quella corretta.
* Vizi di motivazione: quando la motivazione della sentenza è mancante, contraddittoria o manifestamente illogica, al punto da non rendere comprensibile il ragionamento seguito dal giudice per arrivare alla sua decisione.
* Inosservanza di norme processuali: qualora durante i precedenti gradi di giudizio siano state violate norme procedurali la cui inosservanza è sanzionata con la nullità.

La Corte di Cassazione non può riesaminare le prove o sostituire la propria valutazione dei fatti a quella del giudice di merito. Il suo compito è garantire che la legge sia stata interpretata e applicata in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.

Le Motivazioni della Decisione Finale

Le motivazioni che porteranno la Corte alla sua decisione finale (che potrà essere di inammissibilità, rigetto o annullamento della sentenza impugnata) si baseranno sull’analisi dei motivi presentati dal ricorrente. Il collegio valuterà se le censure mosse alla sentenza della Corte d’Appello siano fondate dal punto di vista giuridico. La relazione del Consigliere Relatore, svolta in udienza, rappresenta un momento fondamentale, poiché riassume i termini della questione e offre una prima analisi che guiderà la discussione e la deliberazione finale del collegio.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

In conclusione, l’ordinanza esaminata, pur nella sua sinteticità, ci introduce al cuore del giudizio di legittimità. Questo tipo di procedimento è essenziale per assicurare la certezza del diritto e l’uniformità della sua applicazione, fungendo da presidio ultimo a garanzia dei diritti dei cittadini. La decisione che la Corte prenderà in questo caso specifico influenzerà irrevocabilmente l’esito del processo per l’imputato, confermando la condanna, annullandola con o senza rinvio ad un altro giudice, o dichiarando inammissibile il ricorso stesso. Questo atto sottolinea l’importanza di un’accurata formulazione dei motivi di ricorso, che devono essere rigorosamente attinenti a questioni di diritto.

Che cos’è questo documento?
Si tratta di un’ordinanza della Corte di Cassazione che documenta una fase procedurale, nello specifico l’udienza per la discussione di un ricorso avverso una sentenza penale.

Contro quale provvedimento è stato proposto il ricorso?
Il ricorso è stato presentato contro una sentenza emessa in data 13/05/2024 dalla Corte d’Appello di Lecce.

Qual è il ruolo della Corte di Cassazione in un processo penale?
La Corte di Cassazione non riesamina i fatti del caso (giudizio di merito), ma si limita a verificare la corretta applicazione delle norme di legge e delle regole procedurali da parte dei giudici dei gradi inferiori (giudizio di legittimità).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati