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Ricorso in Cassazione: Analisi di un’ordinanza

La Corte di Cassazione emette un’ordinanza su un ricorso in Cassazione proposto contro una sentenza della Corte d’Appello di Palermo. Il provvedimento documenta lo svolgimento dell’udienza, evidenziando l’avviso alle parti e la relazione del Consigliere, senza entrare nel merito della questione di diritto sottostante.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso in Cassazione: Come si Svolge l’Udienza

Il ricorso in Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel sistema giuridico italiano. Non si tratta di un terzo processo sui fatti, ma di un controllo di legittimità, volto a verificare la corretta applicazione della legge da parte dei giudici di merito. L’ordinanza che analizziamo oggi ci offre uno spaccato su una fase cruciale di questo procedimento, mostrando i passaggi formali che precedono la decisione finale.

Il Contesto: Un’Ordinanza della Settima Sezione Penale

Il documento in esame è un’ordinanza emessa dalla Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione. Origina dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Palermo del 15 maggio 2024. Sebbene il testo non entri nel merito della vicenda, la sua struttura ci permette di comprendere l’iter procedurale seguito.

L’intestazione del provvedimento riporta elementi essenziali: la sezione, il numero dell’ordinanza, l’anno, e la composizione del collegio giudicante, con il Presidente e il Consigliere Relatore. Questi dati sono fondamentali per inquadrare l’atto nel contesto del sistema giudiziario.

Le Fasi Preliminari del Ricorso in Cassazione

L’ordinanza evidenzia due passaggi chiave che si svolgono durante l’udienza dinanzi alla Suprema Corte. Questi atti, pur apparendo formali, sono garanzia del corretto svolgimento del processo e del diritto di difesa.

L’Avviso alle Parti

Il testo menziona che è stato “dato avviso alle parti”. Questo significa che le parti processuali (l’imputato, il suo difensore, il Procuratore Generale) sono state formalmente informate della data e dell’ora dell’udienza. Questo adempimento è cruciale per garantire il principio del contraddittorio, permettendo a tutte le parti coinvolte di presentare le proprie argomentazioni.

La Relazione del Consigliere

Un altro momento fondamentale è la relazione svolta dal Consigliere Relatore. A questo magistrato viene assegnato il fascicolo del processo per uno studio approfondito. Durante l’udienza, il Relatore espone al resto del collegio giudicante i fatti di causa, i motivi del ricorso e le questioni di diritto da risolvere. Questa relazione costituisce la base su cui si svilupperà la discussione e la successiva decisione della Corte.

Le Motivazioni

Le motivazioni, in questo specifico tipo di provvedimento, non riguardano il merito della colpevolezza o innocenza dell’imputato. L’ordinanza, nella sua essenzialità, si limita a documentare che l’iter procedurale dell’udienza si è svolto regolarmente. La motivazione implicita è quella di attestare la corretta costituzione del contraddittorio e lo svolgimento delle fasi preliminari alla decisione, senza anticipare quale sarà l’esito del ricorso. Il documento funge da verbale sintetico dell’udienza camerale.

Le Conclusioni

In conclusione, sebbene un’ordinanza di questo tipo non fornisca dettagli sul caso penale specifico, essa riveste un’importanza fondamentale dal punto di vista procedurale. Dimostra come il processo di legittimità sia caratterizzato da una serie di passaggi formali e garantisti. L’avviso alle parti e la relazione del Consigliere sono pilastri che assicurano trasparenza e correttezza nel giudizio finale, che verrà poi formalizzato in una sentenza o in un’altra ordinanza più dettagliata che deciderà sull’accoglimento o sul rigetto del ricorso.

Qual è l’oggetto del provvedimento analizzato?
Il provvedimento è un’ordinanza che attesta lo svolgimento di un’udienza relativa a un ricorso proposto dinanzi alla Corte di Cassazione.

Quale decisione è stata impugnata?
È stata impugnata la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo in data 15/05/2024.

Quali fasi procedurali dell’udienza vengono menzionate?
Il documento menziona due fasi: l’avviso dato alle parti processuali e la relazione del caso svolta dal Consigliere Relatore al collegio giudicante.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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