LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso in Cassazione: Analisi di un’ordinanza

Un’ordinanza della Corte di Cassazione esamina un ricorso in Cassazione proposto contro una sentenza della Corte d’Appello di Bari. Il provvedimento, emesso dopo aver notificato le parti e ascoltato la relazione del Consigliere, delinea una fase cruciale del giudizio di legittimità penale.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 29 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Il Ricorso in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza Procedurale

Nell’ordinamento giuridico italiano, il percorso della giustizia è scandito da fasi e gradi di giudizio ben definiti. Oggi analizziamo un’ordinanza della Corte di Cassazione per comprendere meglio uno snodo fondamentale del processo penale: il ricorso in Cassazione. Questo documento, pur nella sua essenzialità, ci offre l’occasione per fare luce sull’iter che una causa segue quando arriva al massimo grado della giurisdizione.

Il Contesto: Il Ricorso in Cassazione contro una Sentenza d’Appello

Il punto di partenza è una sentenza emessa da una Corte d’Appello. Quando una delle parti processuali ritiene che tale sentenza sia viziata da errori di diritto, può presentare un ricorso alla Corte di Cassazione. È importante sottolineare che la Cassazione non è un terzo grado di giudizio sul merito dei fatti; il suo compito è verificare la corretta applicazione della legge (giudizio di legittimità) da parte dei giudici dei gradi inferiori.

L’ordinanza in esame si inserisce proprio in questa fase. Essa certifica che è stato proposto un ricorso e che la Corte si è riunita per discuterlo.

La Struttura dell’Ordinanza della Corte di Cassazione

Un provvedimento di questo tipo presenta una struttura formale e rigorosa, che include elementi essenziali per la sua validità e comprensione. Tra questi troviamo:

* L’intestazione: Indica la sezione della Corte, il Presidente del collegio e il Giudice Relatore.
* L’oggetto del contendere: Specifica che si tratta di un ricorso proposto da un soggetto avverso una determinata sentenza.
* Le attività procedurali: Menziona gli adempimenti svolti, come l’avviso dato alle parti e l’audizione della relazione.

Il Ruolo del Presidente e del Relatore

Il Presidente dirige l’udienza e l’intera attività del collegio giudicante. Il Relatore, invece, è il consigliere a cui è stato assegnato lo studio del fascicolo. Durante l’udienza, egli espone in una relazione i fatti di causa, i motivi del ricorso e le questioni di diritto che la Corte è chiamata a risolvere. La relazione del Consigliere è un momento cruciale, poiché fornisce al collegio il quadro completo per la deliberazione.

L’Iter Procedurale del Ricorso in Cassazione

L’ordinanza cristallizza un momento preciso del procedimento davanti alla Suprema Corte. Dopo la presentazione del ricorso, viene fissata un’udienza. A questo punto, come indicato nel documento, vengono compiuti due passaggi fondamentali:

1. Avviso alle parti: La cancelleria comunica alle parti la data dell’udienza, garantendo così il diritto di difesa e il principio del contraddittorio.
2. Relazione in udienza: Il Consigliere Relatore espone la sua relazione, preparando il terreno per la discussione e la decisione finale del collegio.

Le Motivazioni

In un’ordinanza completa, a questa parte introduttiva seguirebbe la sezione dedicata alle motivazioni. Qui, la Corte di Cassazione esporrebbe il ragionamento giuridico che sta alla base della sua decisione. Analizzerebbe i motivi del ricorso, li confronterebbe con le norme di legge e con la giurisprudenza consolidata, per poi stabilire se il ricorso sia fondato o meno. Il documento in nostro possesso, essendo solo una parte iniziale, non contiene questa sezione fondamentale.

Le Conclusioni

Infine, il provvedimento si concluderebbe con il dispositivo, ovvero la decisione finale della Corte. Questa potrebbe consistere, ad esempio, nella dichiarazione di inammissibilità del ricorso, nel suo rigetto, oppure nell’accoglimento con conseguente annullamento (con o senza rinvio) della sentenza impugnata. Anche questa parte è assente nel testo analizzato, che si limita a fotografare l’avvio della fase decisoria.

Cosa rappresenta il documento analizzato?
Il documento è la parte introduttiva di un’ordinanza della Corte di Cassazione, che attesta l’avvio della discussione su un ricorso proposto contro una sentenza della Corte d’Appello.

Chi sono le figure chiave menzionate nell’intestazione del provvedimento?
Le figure chiave sono il Presidente del collegio giudicante, che dirige l’udienza, e il Relatore, il consigliere incaricato di studiare il caso e di esporre i fatti e le questioni giuridiche al collegio.

Quali atti procedurali vengono menzionati nel testo?
Il testo menziona la proposizione di un ricorso avverso una sentenza, l’avviso dato alle parti coinvolte e l’audizione della relazione svolta dal Consigliere Relatore durante l’udienza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati