Ricorso in Cassazione: Come si Svolge un’Udienza Penale
L’analisi di un’ordinanza della Corte di Cassazione ci offre lo spunto per comprendere meglio le fasi cruciali del ricorso in Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. Anche un atto apparentemente formale e sintetico rivela la struttura e i protagonisti del processo di legittimità. Questo articolo esamina un provvedimento per illustrare come si articola un’udienza penale davanti alla Suprema Corte.
Dal Giudizio d’Appello al Ricorso in Cassazione
Il percorso che porta un caso davanti alla Corte di Cassazione inizia con una sentenza di un grado inferiore, in questo caso emessa dalla Corte d’Appello di Palermo. Quando una delle parti ritiene che tale sentenza violi la legge o presenti vizi procedurali, può presentare un ricorso in Cassazione. A differenza dei primi due gradi di giudizio (Tribunale e Corte d’Appello), la Cassazione non riesamina i fatti del caso, ma si limita a verificare la corretta applicazione delle norme di diritto e di procedura.
Gli Attori del Procedimento di Legittimità
L’ordinanza in esame menziona figure chiave la cui presenza è fondamentale per il corretto svolgimento del giudizio:
Il Collegio Giudicante
* Presidente: Dirige l’udienza e l’intera attività del collegio. Assicura l’ordinato svolgimento della discussione e partecipa alla deliberazione finale.
* Consigliere Relatore: È il giudice a cui è stato assegnato lo studio preliminare del ricorso. Durante l’udienza, espone i fatti di causa, i motivi del ricorso e le questioni giuridiche da risolvere, fornendo al collegio un quadro completo per la decisione.
Le Parti
* Ricorrente: È la parte che ha impugnato la sentenza di secondo grado. Nel caso di specie, si tratta dell’imputato, nato nel 1978, che contesta la decisione della Corte d’Appello.
La Struttura dell’Ordinanza e il suo Significato
Il documento analizzato, pur essendo un’ordinanza e non una sentenza, contiene elementi essenziali che ne definiscono la natura e la funzione. Viene indicata la sezione penale competente, il numero e l’anno del provvedimento, e la data dell’udienza. L’atto certifica che è stato dato avviso alle parti, garantendo il principio del contraddittorio, e che la relazione del Consigliere è stata regolarmente svolta in udienza. Questi elementi formali sono indispensabili per la validità del procedimento.
L’Udienza e la Decisione: Il Cuore del Ricorso in Cassazione
L’udienza davanti alla Corte di Cassazione si apre con la relazione del Consigliere incaricato. Successivamente, se presenti, i difensori delle parti illustrano le proprie argomentazioni. Al termine della discussione, il collegio si ritira in camera di consiglio per deliberare. La decisione può consistere in:
* Inammissibilità: Il ricorso non supera il vaglio preliminare perché privo dei requisiti di legge.
* Rigetto: Il ricorso viene ritenuto infondato e la sentenza impugnata è confermata.
* Accoglimento: Il ricorso viene accolto. La Corte può annullare la sentenza senza rinvio (se non sono necessari ulteriori accertamenti di fatto) o con rinvio ad un altro giudice per un nuovo esame.
Le Motivazioni
Sebbene il testo fornito sia estremamente conciso, una decisione completa della Corte di Cassazione contiene sempre una sezione dedicata alle motivazioni. In questa parte fondamentale, i giudici spiegano il ragionamento giuridico che li ha portati a quella specifica conclusione. Le motivazioni illustrano perché i motivi del ricorso sono stati ritenuti fondati o infondati, citando le norme di legge applicate e la giurisprudenza rilevante. Esse rappresentano il cuore della funzione della Corte, ovvero quella di garantire l’uniforme interpretazione della legge su tutto il territorio nazionale.
Conclusioni
L’esame di un’ordinanza, anche nella sua forma più sintetica, permette di apprezzare la rigorosa formalità che governa il giudizio di legittimità. Ogni passaggio, dalla notifica alle parti fino alla relazione in udienza, è disciplinato per assicurare la correttezza del procedimento. Comprendere questo iter è essenziale per chiunque si approcci al mondo del diritto penale, poiché il ricorso in Cassazione rappresenta il momento culminante in cui viene verificata la tenuta legale di una decisione giudiziaria.
Chi sono le figure chiave menzionate in un’ordinanza della Corte di Cassazione?
Le figure chiave sono il Presidente del collegio giudicante, che dirige l’udienza, e il Consigliere Relatore, che espone i fatti e le questioni legali del ricorso. Viene inoltre indicato il proponente del ricorso.
Qual è l’oggetto del procedimento descritto nel documento?
L’oggetto è il ricorso proposto da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo. La Cassazione è chiamata a valutare la legittimità, e non il merito, di tale sentenza.
Cosa avviene prima della decisione della Corte?
Prima della decisione, viene dato avviso alle parti per garantire il loro diritto di difesa e si tiene un’udienza in cui il Consigliere Relatore svolge la sua relazione sul caso, illustrando i motivi del ricorso e le questioni giuridiche da risolvere.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 24623 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 24623 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 20/06/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME nato il 07/02/1978
avverso la sentenza del 16/10/2024 della CORTE APPELLO di PALERMO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME
letto il ricorso proposto nell’interesse di NOME COGNOME avverso la sentenza in epigrafe;
esaminati gli atti e il provvedimento impugnato;
lette le conclusioni dell’avvocato NOME COGNOME difensore dell’imputato;
ritenuto che il ricorso è inammissibile perché il motivo dedotto (violazione di legg relazione agli artt. 85, 88 e 89 cod. pen.) è meramente riproduttivo di censure g
adeguatamente vagliate e disattese dai giudici del merito con argomenti giuridicamente corretti puntuali rispetto al portato delle doglianze difensive, coerenti con riguardo alle emerge
acquisite oltre che immuni da manifeste incongruenze logiche (si veda pag. 3 sentenza impugnata);
rilevato che all’inammissibilità del ricorso conseguono le pronunce di cui all’art. 616
proc. pen.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spes processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso in data 20 giugno 2025.