Ricorso Generico: La Cassazione Conferma l’Inammissibilità per Mancanza di Specificità
L’ordinanza in esame offre un importante chiarimento sui requisiti di ammissibilità del ricorso per Cassazione, sottolineando come un ricorso generico, ovvero meramente riproduttivo di doglianze già esaminate, sia destinato a un esito negativo. La Suprema Corte ribadisce un principio cardine del nostro sistema processuale: l’impugnazione non è un’occasione per ridiscutere all’infinito le stesse questioni, ma per contestare specificamente gli errori di un provvedimento.
I Fatti del Processo
Il caso nasce dal ricorso di un imputato avverso una sentenza della Corte di Appello. L’unico motivo di doglianza sollevato riguardava la presunta violazione di legge per il mancato riconoscimento di una causa di non punibilità, specificamente quella prevista dall’articolo 649 del codice penale, che esclude la punibilità per alcuni reati contro il patrimonio commessi in danno di congiunti. Questa stessa argomentazione era già stata presentata e rigettata dal giudice del gravame.
La Decisione della Corte e il Problema del Ricorso Generico
La Corte di Cassazione, senza entrare nel merito della questione sulla causa di non punibilità, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Il fulcro della decisione non risiede nella fondatezza o meno della richiesta dell’imputato, ma nel modo in cui il ricorso è stato formulato. I giudici hanno constatato che l’atto presentato era ‘meramente riproduttivo’ delle ragioni già discusse e ritenute infondate dalla Corte d’Appello. In altre parole, l’appellante non ha criticato il ragionamento logico-giuridico della sentenza di secondo grado, ma si è limitato a riproporre le sue tesi. Questo rende l’impugnazione un ricorso generico e, come tale, non ammissibile.
Le Motivazioni: Perché un Ricorso Generico è Inammissibile?
La motivazione della Suprema Corte si fonda sul principio di specificità dei motivi di ricorso. Il giudizio di Cassazione non è un terzo grado di merito dove si rivalutano i fatti, ma un giudizio di legittimità, volto a verificare la corretta applicazione della legge e la coerenza logica della motivazione della sentenza impugnata. Per questo motivo, la legge richiede che il ricorrente articoli critiche precise e puntuali contro la decisione che intende contestare. Non è sufficiente esprimere un generico dissenso o, come nel caso di specie, limitarsi a un ‘copia e incolla’ delle argomentazioni già respinte. L’appellante ha l’onere di confrontarsi con la motivazione della sentenza d’appello, spiegando perché essa sia errata in punto di diritto o viziata da illogicità. La mancata osservanza di questo onere rende il ricorso privo di specificità, impedendo alla Corte di svolgere la propria funzione e determinandone, appunto, l’inammissibilità.
Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche
Questa ordinanza rappresenta un monito fondamentale per la pratica legale. Evidenzia che la redazione di un ricorso per Cassazione richiede un’analisi critica e approfondita della sentenza impugnata, non la semplice riproposizione di difese precedenti. Un ricorso generico non solo è destinato all’insuccesso, ma comporta anche conseguenze economiche per il cliente, che viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende. La decisione riafferma la necessità di un approccio tecnico e rigoroso nell’articolare le impugnazioni di legittimità, pena l’impossibilità di ottenere un esame nel merito delle proprie ragioni.
Cosa si intende per ricorso generico e perché è inammissibile?
Un ricorso è definito generico quando si limita a riproporre le stesse argomentazioni già presentate e respinte nei precedenti gradi di giudizio, senza muovere critiche specifiche e puntuali alla motivazione della sentenza che si sta impugnando. È inammissibile perché viola il principio di specificità dei motivi, che richiede un confronto critico con il ragionamento del giudice del gravame.
Quali sono le conseguenze della dichiarazione di inammissibilità di un ricorso in Cassazione?
La dichiarazione di inammissibilità comporta il rigetto del ricorso, rendendo definitiva la sentenza impugnata. Inoltre, come stabilito in questa ordinanza, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro a favore della Cassa delle ammende.
Per presentare ricorso in Cassazione, è sufficiente non essere d’accordo con la sentenza d’appello?
No, non è sufficiente. Il ricorso in Cassazione deve andare oltre il semplice disaccordo e deve contenere una critica argomentata e specifica, che identifichi i presunti errori di diritto o i vizi logici presenti nella motivazione della sentenza d’appello. La mera riproposizione di tesi già respinte non è considerata un motivo valido.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 3859 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 3859 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 05/12/2023
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME NOME NOME a SALEMI il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 12/01/2023 della CORTE APPELLO di PALERMO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Letto il ricorso di COGNOME NOME;
ritenuto che l’unico motivo di ricorso, con cui si deduce la violazione di legge in relazione al mancato riconoscimento della causa di non punibilità di cui all’art. 649 cod. pen., è privo di specificità poiché è meramente riproduttivo delle stesse ragioni già discusse e ritenute infondate dal giudice del gravame con corretti argomenti logici e giuridici (si veda, in particolare, pag. 3);
rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso, in data 5 dicembre 2023
Il Consigliere estensore
Il Presidente