Ricorso Generico: La Cassazione Conferma l’Inammissibilità
Presentare un’impugnazione davanti alla Corte di Cassazione richiede rigore e precisione. Un ricorso generico, ovvero un atto che non articola critiche specifiche e pertinenti contro la sentenza impugnata, è destinato a essere dichiarato inammissibile. Una recente ordinanza della Suprema Corte lo ribadisce, fornendo un chiaro monito sull’importanza della specificità dei motivi di ricorso nel processo penale. Analizziamo insieme questa decisione e le sue implicazioni pratiche.
I Fatti del Caso: un Ricorso Contestato
Un individuo, a seguito di una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma in data 13 ottobre 2023, ha deciso di presentare ricorso per Cassazione. L’atto di impugnazione sollevava questioni relative a presunti vizi di motivazione e alla violazione di norme processuali. Tuttavia, la difesa non è entrata nel merito delle argomentazioni sviluppate dalla Corte d’Appello, limitandosi a enunciare i vizi in maniera astratta e non collegata al caso concreto.
La Decisione sul Ricorso Generico della Corte di Cassazione
La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con ordinanza del 4 luglio 2024, ha tagliato corto, dichiarando il ricorso inammissibile. La decisione si fonda su un principio consolidato in giurisprudenza: la genericità dei motivi di ricorso ne comporta l’improcedibilità. La Corte ha ritenuto che l’atto presentato fosse meramente “evocativo del vizio enunciato”, senza però contenere una “effettiva censura” nei confronti della decisione impugnata. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
Le Motivazioni: la Specificità come Requisito Essenziale
La Corte ha spiegato che per superare il vaglio di ammissibilità, un ricorso deve stabilire una chiara correlazione tra le ragioni argomentate nella decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell’impugnazione stessa. Non è sufficiente affermare che la sentenza sia viziata; è necessario dimostrare come e perché le argomentazioni del giudice di merito siano errate, confrontandosi direttamente con esse. L’atto di impugnazione non può ignorare le affermazioni del provvedimento censurato, altrimenti cade inevitabilmente nel vizio di aspecificità, rendendo impossibile per la Corte Suprema un esame nel merito. La decisione cita un precedente significativo (Cass. n. 34270/2007) per rafforzare questo principio, sottolineando come la mancanza di specificità renda il ricorso un esercizio sterile e inefficace.
Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche
Questa ordinanza serve da promemoria fondamentale per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione. La redazione di un ricorso non è un mero atto formale, ma richiede uno studio approfondito della sentenza che si intende contestare. È indispensabile che ogni motivo di doglianza sia specifico, pertinente e direttamente collegato alla motivazione del provvedimento impugnato. Un ricorso generico non solo non porta al risultato sperato, ma comporta anche conseguenze economiche negative per il ricorrente, come la condanna alle spese e a una sanzione pecuniaria. Pertanto, la chiarezza e la precisione non sono solo virtù stilistiche, ma requisiti procedurali inderogabili.
Quando un ricorso in Cassazione viene considerato generico?
Un ricorso è considerato generico quando è privo di una critica effettiva nei confronti della decisione impugnata, quando manca ogni indicazione della correlazione tra le ragioni della decisione e quelle poste a fondamento dell’impugnazione, e quando si limita a enunciare un vizio in modo meramente evocativo senza specificarlo.
Quali sono le conseguenze di un ricorso generico?
La conseguenza principale è la dichiarazione di inammissibilità del ricorso. Questo comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in denaro, in questo caso tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.
Cosa significa che l’atto di impugnazione non può ignorare le affermazioni del provvedimento censurato?
Significa che il ricorso non può limitarsi a presentare argomenti astratti o a ripetere le stesse difese già respinte, ma deve confrontarsi direttamente con le motivazioni specifiche esposte dal giudice nella sentenza che si sta impugnando, spiegando perché esse sono errate.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 29923 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 29923 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 04/07/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME NOME NOME a TERLIZZI il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 13/10/2023 della CORTE APPELLO di ROMA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
visti gli atti e la sentenza impugnata; esaminati i motivi del ricorso di NOME COGNOME
OSSERVA
Ritenuto che il motivo di ricorso attraverso cui si deducono vizi di motivazione e violazion di norme processuali è generico in quanto privo di effettiva censura nei confronti della decisi impugnata, essendo lo stesso meramente evocativo del vizio enunciato; che, infatti, il ricorso inammissibile per genericità dei motivi se manca ogni indicazione della correlazione tra le ragio argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell’atto di impugnazione, che non può ignorare le affermazioni del provvedimento censurato, senza cadere nel vizio di aspecificità (tra tante, Sez. 4, n. 34270 del 03/07/2007, COGNOME, Rv. 236945);
rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spes processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 04/07/2024