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Ricorso generico: le regole per l’ammissibilità

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso contro un’ordinanza della Corte d’Appello, qualificandolo come ricorso generico per indeterminatezza. L’atto mancava dei requisiti specifici previsti dalla legge per consentire al giudice di valutare le censure. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 12 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Generico: Quando l’Impugnazione è Inefficace secondo la Cassazione

Nel processo penale, la presentazione di un’impugnazione è un diritto fondamentale, ma deve rispettare precise regole formali per essere efficace. Un ricorso generico, ovvero privo di motivi specifici e dettagliati, rischia di essere dichiarato inammissibile, con conseguenze significative per il ricorrente. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (Num. 9025/2025) offre un chiaro esempio di questa dinamica, sottolineando l’importanza della specificità nell’atto di appello.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine da un’ordinanza emessa dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria. Un soggetto, ritenendosi leso da tale provvedimento, decideva di presentare ricorso per Cassazione. Tuttavia, l’atto di impugnazione veniva contestato in quanto non sufficientemente dettagliato.

La questione giungeva quindi al vaglio della Suprema Corte, chiamata a decidere se il ricorso possedesse i requisiti minimi di ammissibilità previsti dal codice di procedura penale o se, al contrario, dovesse essere considerato un ricorso generico e quindi non meritevole di essere esaminato nel merito.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione si fonda sulla constatazione che l’atto presentato era affetto da genericità e indeterminatezza. In conseguenza di questa declaratoria, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: Perché un Ricorso Generico è Inammissibile

Il cuore della decisione risiede nell’applicazione dell’articolo 581, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale. Questa norma stabilisce che l’atto di impugnazione deve contenere, a pena di inammissibilità, l’enunciazione specifica dei motivi di ricorso, con l’indicazione delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che li sorreggono.

La Corte ha ritenuto che l’unico motivo di ricorso proposto fosse formulato in maniera talmente vaga da non permettere al giudice di comprendere quali fossero le critiche mosse alla decisione impugnata. A fronte di una motivazione dell’ordinanza della Corte d’Appello ritenuta “logicamente corretta”, il ricorrente non ha indicato gli elementi specifici su cui si basava la sua censura. Questo ha impedito alla Corte di Cassazione di “individuare i rilievi mossi ed esercitare il proprio sindacato”.

In sostanza, un ricorso generico non mette il giudice nelle condizioni di svolgere il proprio compito di revisione, trasformando l’impugnazione in un mero atto di dissenso privo di sostanza giuridica. La specificità dei motivi è, quindi, un requisito non solo formale ma funzionale, essenziale per garantire la serietà e l’efficacia del sistema delle impugnazioni.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Decisione

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: la precisione è essenziale. Chi intende impugnare un provvedimento giudiziario deve articolare le proprie ragioni in modo chiaro, specifico e puntuale. L’alternativa è una declaratoria di inammissibilità che, oltre a precludere l’esame nel merito della questione, comporta conseguenze economiche rilevanti, come la condanna al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria. La decisione serve da monito sull’importanza di affidarsi a una difesa tecnica qualificata, capace di redigere atti conformi ai rigorosi requisiti di legge, evitando così di incorrere in errori procedurali che possono compromettere irrimediabilmente l’esito di una controversia.

Cosa si intende per ricorso generico secondo la Corte di Cassazione?
Un ricorso è considerato generico quando è vago e indeterminato, ovvero non indica in modo specifico i motivi della contestazione e gli elementi di fatto e di diritto che li supportano, impedendo al giudice di comprendere le critiche mosse al provvedimento impugnato.

Quali sono le conseguenze di un ricorso generico?
Un ricorso generico viene dichiarato inammissibile. Ciò significa che non viene esaminato nel merito e il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, che in questo caso ammontava a tremila euro.

Quale norma del codice di procedura penale stabilisce i requisiti di specificità del ricorso?
Il riferimento normativo principale è l’articolo 581, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale, che impone, a pena di inammissibilità, di enunciare specificamente i motivi dell’impugnazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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