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Ricorso generico: inammissibilità e conseguenze

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso penale a causa della sua indeterminatezza. Il motivo di appello è stato considerato un ricorso generico, poiché non specificava gli elementi criticati nella sentenza precedente, violando l’art. 581 del codice di procedura penale. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e a una sanzione pecuniaria di tremila euro.

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Pubblicato il 5 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Generico in Cassazione: Quando la Mancanza di Specificità Porta all’Inammissibilità

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, un momento cruciale che richiede precisione e rigore formale. L’ordinanza in esame ci dimostra come la mancanza di specificità nei motivi possa trasformare un tentativo di difesa in un fallimento processuale, noto come ricorso generico. Comprendere i requisiti di un’impugnazione è fondamentale per evitare una declaratoria di inammissibilità e le relative conseguenze economiche.

I Fatti del Caso: Un Appello Carente di Dettagli

Il caso analizzato nasce dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello. Il ricorrente contestava la correttezza della motivazione che aveva portato alla sua dichiarazione di responsabilità. Tuttavia, il suo atto di impugnazione si limitava a una critica generale, senza scendere nel dettaglio degli elementi specifici della sentenza che, a suo avviso, erano errati o illogici.

La Decisione della Corte: Inammissibilità per un Ricorso Generico

La Suprema Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 9986 del 2024, ha tagliato corto, dichiarando il ricorso inammissibile. I giudici hanno stabilito che l’atto presentato non rispettava i requisiti minimi di specificità richiesti dalla legge. In particolare, la Corte ha sottolineato che un’impugnazione non può limitarsi a una critica vaga e astratta, ma deve consentire al giudice di comprendere esattamente quali parti della decisione precedente sono contestate e per quali ragioni. La mancata indicazione di questi elementi rende il ricorso generico e, di conseguenza, non meritevole di essere esaminato nel merito.

Le Motivazioni: La Funzione dell’Art. 581 del Codice di Procedura Penale

Il fulcro della decisione risiede nell’applicazione dell’articolo 581, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale. Questa norma impone a chi impugna una sentenza di indicare specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta. L’obiettivo è duplice: da un lato, garantire che il giudice dell’impugnazione possa esercitare un controllo mirato e non dispersivo; dall’altro, assicurare il corretto svolgimento del contraddittorio, permettendo alle altre parti di difendersi su punti ben definiti.
La Corte ha spiegato che, di fronte a una motivazione della sentenza impugnata logicamente corretta, il ricorrente aveva l’onere di individuare con precisione gli elementi alla base della sua censura. Non facendolo, ha di fatto impedito alla Corte di Cassazione di esercitare il proprio sindacato. Un ricorso generico paralizza l’azione del giudice, rendendo l’atto processuale inutile e, quindi, inammissibile.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Difesa

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale per ogni avvocato difensore: la preparazione di un atto di impugnazione è un’attività che richiede massima cura e precisione. Non è sufficiente manifestare un generico dissenso verso la sentenza, ma è indispensabile articolare una critica puntuale, supportata da riferimenti specifici al testo della decisione e alle prove processuali. Le conseguenze di un ricorso generico non sono solo la mancata revisione del caso, ma anche una condanna certa al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, che nel caso di specie è stata quantificata in tremila euro. Un monito chiaro sull’importanza del rigore tecnico nella professione legale.

Perché un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando è privo dei requisiti prescritti dalla legge, come nel caso di un ricorso generico che non indica specificamente i motivi di critica contro la sentenza impugnata, violando l’art. 581, comma 1, lett. c) del codice di procedura penale.

Cosa si intende per ‘ricorso generico’ secondo la Corte?
Per la Corte, un ricorso è generico quando non indica gli elementi specifici che sono alla base della censura formulata, non consentendo al giudice dell’impugnazione di individuare i rilievi mossi alla sentenza precedente e di esercitare il proprio sindacato.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso dichiarato inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in denaro in favore della Cassa delle ammende. In questo caso specifico, la somma è stata fissata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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