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Ricorso generico: inammissibilità e condanna spese

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso poiché ritenuto un ricorso generico, privo dei requisiti specifici richiesti dalla legge. L’atto non indicava chiaramente gli elementi a fondamento delle critiche mosse alla sentenza impugnata, impedendo al giudice di esercitare il proprio sindacato. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma a titolo di ammenda.

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Pubblicato il 28 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Generico in Cassazione: Quando l’Appello è Destinato al Fallimento

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, una fase cruciale che richiede rigore e precisione. Un errore comune, ma dalle conseguenze gravi, è la presentazione di un ricorso generico, ovvero un atto di appello che non specifica in modo chiaro e dettagliato le ragioni della contestazione. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre lo spunto perfetto per analizzare perché la genericità dei motivi porta inevitabilmente alla dichiarazione di inammissibilità dell’impugnazione.

I Fatti del Caso

Il caso in esame ha origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello. Il ricorrente, tramite il suo difensore, ha impugnato la decisione di secondo grado, portando la questione all’attenzione della Corte di Cassazione. Tuttavia, l’atto di impugnazione non ha superato il vaglio preliminare di ammissibilità.

La Decisione della Corte di Cassazione

Con una decisione netta, la Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. La conseguenza diretta per il ricorrente non è stata solo la conferma della sentenza precedente, ma anche la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della cassa delle ammende. La decisione si fonda su un principio cardine della procedura penale: la specificità dei motivi di ricorso.

Le Motivazioni: perché un ricorso generico è inammissibile?

La Corte ha basato la sua decisione sull’articolo 581, comma 1, lettera c) del Codice di Procedura Penale. Questa norma impone a chi impugna una sentenza di enunciare in modo specifico le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta. Nel caso di specie, i giudici hanno rilevato che il ricorso era “del tutto generico per indeterminatezza”.

In altre parole, l’atto si limitava a formulare una critica vaga e non argomentata contro la motivazione, pur logicamente corretta, della sentenza impugnata. Non sono stati indicati gli elementi specifici su cui si basava la “censura”, ovvero la critica. Questo ha impedito al giudice dell’impugnazione di compiere due azioni fondamentali: individuare con precisione i rilievi mossi ed esercitare il proprio sindacato, ossia la propria funzione di controllo sulla decisione precedente. Un ricorso formulato in questi termini è un atto sterile, che non mette la Corte nelle condizioni di poter giudicare.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Decisione

Questa ordinanza ribadisce un insegnamento fondamentale per tutti gli operatori del diritto e per i loro assistiti: un ricorso non è una semplice manifestazione di dissenso, ma un atto tecnico che deve essere costruito con precisione chirurgica. La genericità non è un vizio formale di poco conto, ma una carenza strutturale che rende l’atto inidoneo al suo scopo. La condanna alle spese e all’ammenda rappresenta un monito severo: l’accesso alla giustizia, specialmente ai suoi gradi più alti, deve essere esercitato con responsabilità e competenza, evitando impugnazioni pretestuose o mal formulate che sottraggono tempo e risorse al sistema giudiziario.

Cosa si intende per ricorso generico nel contesto legale?
Per ricorso generico si intende un atto di impugnazione che manca di motivi specifici e dettagliati. In pratica, non indica chiaramente quali parti della sentenza precedente si contestano e su quali basi legali o fattuali, rendendo impossibile per il giudice comprendere le critiche e valutarle nel merito.

Perché il ricorso in questo caso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile proprio a causa della sua genericità. La Corte ha stabilito che l’atto non rispettava i requisiti dell’art. 581 del Codice di Procedura Penale, poiché non forniva gli elementi necessari per individuare i rilievi mossi contro la sentenza impugnata, impedendo di fatto l’esercizio del controllo giurisdizionale.

Quali sono le conseguenze per chi presenta un ricorso inammissibile?
Sulla base di questa ordinanza, chi presenta un ricorso dichiarato inammissibile viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro, in questo caso tremila euro, in favore della cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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