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Ricorso generico: inammissibilità e condanna

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso penale a causa della sua natura generica. L’appellante non ha specificato in modo adeguato i motivi della sua contestazione, violando i requisiti procedurali. Di conseguenza, il ricorso è stato respinto e il ricorrente condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro. Questa decisione sottolinea l’importanza di formulare un ricorso generico in modo specifico e dettagliato.

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Pubblicato il 4 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Generico in Cassazione: Quando la Forma Diventa Sostanza

Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, un momento cruciale che richiede rigore e precisione. Un ricorso generico, privo dei requisiti di specificità richiesti dalla legge, non solo è destinato a fallire, ma comporta anche conseguenze economiche significative per chi lo propone. Una recente ordinanza della Suprema Corte (n. 9103/2024) ce lo ricorda, dichiarando inammissibile l’impugnazione di un imputato e condannandolo al pagamento delle spese e di una sanzione.

I Fatti del Caso

Un soggetto, a seguito di una sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Roma, decideva di presentare ricorso per Cassazione. L’unico motivo di doglianza sollevato riguardava la presunta mancanza, contraddittorietà e manifesta illogicità della motivazione in ordine alla sua responsabilità penale. In sostanza, il ricorrente contestava le conclusioni a cui erano giunti i giudici di merito, ritenendo che la loro decisione non fosse adeguatamente giustificata.

La Decisione della Corte: Focus sul Ricorso Generico

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. La decisione non è entrata nel merito della questione (ovvero, se l’imputato fosse o meno colpevole), ma si è fermata a un livello preliminare, quello procedurale. I giudici hanno stabilito che il ricorso generico presentato era inefficace. Secondo la Corte, l’atto era “generico e privo dei requisiti prescritti dall’art. 581, comma 1, lett. c) del codice di procedura penale”. Questa norma impone a chi impugna una sentenza di indicare specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta. Il ricorrente, invece, si era limitato a una critica astratta e generica della motivazione della sentenza d’appello, senza indicare gli elementi concreti che ne dimostrassero l’illogicità o la contraddittorietà.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha spiegato che il suo ruolo non è quello di riesaminare l’intero processo, ma di valutare se la decisione impugnata presenti specifici vizi di legittimità. Per poter esercitare questo “sindacato”, è indispensabile che il ricorrente individui con precisione i punti della motivazione che ritiene errati e spieghi perché. Mancando questa specificità, il giudice di legittimità si trova nell’impossibilità di comprendere quali siano le censure mosse e di valutarne la fondatezza.

La sentenza impugnata, secondo la Cassazione, presentava una motivazione “logicamente corretta”. A fronte di ciò, il ricorrente avrebbe dovuto smontare punto per punto il ragionamento dei giudici d’appello, evidenziando le presunte falle logiche. Non avendolo fatto, il suo ricorso si è risolto in una mera dichiarazione di dissenso, insufficiente a innescare una revisione da parte della Suprema Corte.

Conclusioni: Le Conseguenze di un Ricorso Generico

La declaratoria di inammissibilità ha avuto due conseguenze dirette per il ricorrente. In primo luogo, la condanna al pagamento delle spese processuali. In secondo luogo, il versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione prevista proprio per scoraggiare impugnazioni superficiali e dilatorie. Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: la specificità dei motivi di ricorso non è un mero formalismo, ma un requisito sostanziale che garantisce il corretto funzionamento della giustizia. Un ricorso generico è un atto inutile e dannoso, che si traduce in una condanna certa alle spese e a una sanzione pecuniaria, senza alcuna possibilità di ottenere una revisione della sentenza.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché ritenuto un ricorso generico, ovvero privo della specifica indicazione degli elementi di fatto e di diritto a sostegno della contestazione, come richiesto dall’articolo 581 del codice di procedura penale.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Cosa deve contenere un ricorso in Cassazione per non essere considerato generico?
Per evitare di essere considerato generico, un ricorso deve indicare in modo specifico e dettagliato i motivi per cui si contesta la sentenza impugnata, individuando con precisione i punti della motivazione ritenuti errati e fornendo gli elementi a sostegno della propria tesi, così da permettere al giudice di esercitare il proprio sindacato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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