Ricorso Generico: La Cassazione Dichiara l’Inammissibilità
Nel sistema giudiziario, la precisione è fondamentale. Quando si presenta un’impugnazione, non è sufficiente manifestare un generico dissenso verso una sentenza; è necessario articolare motivi specifici e puntuali. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce questo principio, dichiarando inammissibile un ricorso generico e sanzionando il ricorrente. Questo caso offre un’importante lezione sull’onere di specificità che grava su chi intende contestare una decisione giudiziaria.
I Fatti del Caso
La vicenda trae origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione da un individuo, a seguito di una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli in data 27 febbraio 2024. Il ricorrente, tramite il suo difensore, ha impugnato tale decisione, cercando di ottenerne l’annullamento o la riforma.
Tuttavia, l’atto presentato non è stato ritenuto idoneo a superare il vaglio preliminare della Corte.
La Decisione della Corte sul Ricorso Generico
Con ordinanza del 15 novembre 2024, la settima sezione penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. I giudici hanno agito rapidamente, senza entrare nel merito della questione, poiché l’atto presentava un vizio formale insanabile: la sua totale genericità. La Corte ha osservato che il ricorso non indicava in alcun modo “le specifiche ragioni sottese all’impugnazione”, limitandosi a una contestazione vaga e non circostanziata.
Conseguenze della Dichiarazione di Inammissibilità
A seguito della declaratoria di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali. Inoltre, la Corte ha imposto il versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista proprio per i casi di ricorsi inammissibili, volta a scoraggiare impugnazioni dilatorie o palesemente infondate.
Le Motivazioni: Perché un Ricorso Generico è Inammissibile?
La motivazione della Corte, seppur sintetica, si fonda su un principio cardine del diritto processuale. Un ricorso in Cassazione non è un terzo grado di giudizio nel merito, ma un controllo di legittimità sulla corretta applicazione della legge e sulla logicità della motivazione della sentenza impugnata. Per consentire alla Corte di svolgere questa funzione, il ricorrente ha l’onere di indicare con chiarezza e specificità:
1. Le parti del provvedimento che si contestano.
2. Le norme di legge che si ritengono violate.
3. Le ragioni precise per cui la decisione del giudice inferiore sarebbe errata.
Un ricorso generico, che si limita a esprimere disaccordo senza argomentare in modo puntuale, impedisce alla Corte di comprendere quali siano le censure mosse e, di conseguenza, di esercitare il proprio potere di controllo. La specificità dei motivi è un requisito essenziale per garantire il corretto funzionamento della giustizia e per evitare un uso strumentale e dilatorio del sistema delle impugnazioni.
Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche e Monito per i Ricorrenti
Questa ordinanza serve da monito: la redazione di un ricorso per Cassazione richiede massima diligenza e perizia tecnica. La superficialità e la genericità non sono tollerate e portano a una declaratoria di inammissibilità con conseguenze economiche significative per il cliente. La decisione riafferma che il diritto di impugnazione deve essere esercitato in modo responsabile, attraverso la formulazione di critiche precise e pertinenti, pena l’impossibilità di ottenere una revisione della sentenza e l’imposizione di sanzioni. In sintesi, chi si rivolge alla Suprema Corte deve avere argomenti solidi e, soprattutto, saperli esporre in modo chiaro e specifico.
Per quale motivo il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché ritenuto del tutto generico, in quanto non indicava le specifiche ragioni a sostegno dell’impugnazione contro la sentenza della Corte d’Appello.
Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
Cosa significa che un ricorso è ‘generico’ secondo la Corte?
Significa che l’atto di impugnazione manca di argomentazioni specifiche e dettagliate contro la decisione impugnata. Non identifica in modo chiaro e preciso gli errori di diritto o i vizi di motivazione che si intendono contestare, limitandosi a una critica vaga e non circostanziata.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 46491 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 46491 Anno 2024
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 15/11/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato a NAPOLI il 08/07/1979
avverso la sentenza del 27/02/2024 della CORTE APPELLO di NAPOLI
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
OSSERVA
letto il ricorso proposto nell’interesse di COGNOME COGNOME avverso la sentenza in epigrafe indicata;
ritenuto che ricorso è del tutto generico, non indicandosi le specifiche ragioni sottese all’impugnazione;
ritenuto, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 15 novembre 2024
La Presid / ente