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Ricorso generico: inammissibile per indeterminatezza

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 19801/2024, ha dichiarato inammissibile un ricorso in materia penale. La decisione si fonda sul fatto che l’impugnazione presentata era un ricorso generico, privo della specificità richiesta dalla legge. L’appellante contestava la propria responsabilità penale per una presunta carenza di prove, ma non ha indicato gli elementi specifici della sentenza di merito che sostenessero la sua tesi. Di conseguenza, il ricorso è stato respinto e il ricorrente condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 16 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Generico: Quando l’Impugnazione è Destinata all’Inammissibilità

Nel processo penale, la presentazione di un ricorso è un momento cruciale per la difesa, ma deve rispettare requisiti di forma e sostanza ben precisi. Un’impugnazione non può essere una semplice manifestazione di dissenso. La recente ordinanza della Corte di Cassazione, Sezione Penale, n. 19801/2024, offre un chiaro esempio di come un ricorso generico conduca inevitabilmente a una declaratoria di inammissibilità, con conseguente condanna alle spese per l’imputato. Analizziamo questa decisione per comprendere i principi applicati.

I Fatti del Caso

Un individuo, a seguito di una condanna confermata dalla Corte d’Appello, decideva di presentare ricorso per Cassazione. L’unico motivo di doglianza sollevato riguardava un presunto difetto di motivazione e una violazione di legge nella sentenza di secondo grado. Nello specifico, la difesa sosteneva che la condanna fosse basata su una carenza probatoria, senza però articolare in modo dettagliato le ragioni di tale affermazione.

La Decisione della Cassazione: Inammissibilità del Ricorso

La Suprema Corte ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. La decisione non è entrata nel merito della colpevolezza o innocenza dell’imputato, ma si è fermata a un livello preliminare, quello procedurale. La Corte ha stabilito che l’atto presentato non soddisfaceva i requisiti minimi per poter essere esaminato, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro a favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: L’Indeterminatezza del Ricorso Generico

Il cuore della decisione risiede nella violazione dell’articolo 581, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale. Questa norma impone a chi impugna una sentenza di indicare specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta.

La Cassazione ha chiarito che il ricorso generico è quello che si limita a enunciare una critica astratta e non collegata alla specifica motivazione della sentenza impugnata. Nel caso di specie, l’appellante aveva lamentato una ‘carenza probatoria’, ma non aveva indicato quali elementi di prova fossero stati trascurati o mal interpretati dalla Corte d’Appello, né aveva specificato in quali passaggi la motivazione della sentenza fosse illogica o contraddittoria.

Questa mancanza di specificità impedisce al giudice dell’impugnazione di comprendere esattamente quale sia la censura mossa e, di conseguenza, di esercitare il proprio controllo di legittimità. La Corte non può ‘andare a caccia’ degli errori nella sentenza, ma deve essere guidata dalle precise indicazioni della parte che ricorre. Di fronte a una motivazione della sentenza d’appello ritenuta ‘logicamente corretta’, un’impugnazione generica non ha alcuna possibilità di successo.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Difesa

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale per ogni avvocato penalista: la redazione di un atto di impugnazione richiede precisione e meticolosità. Non è sufficiente contestare genericamente la decisione, ma è necessario sezionare la sentenza impugnata, individuare i punti deboli e costruire un’argomentazione logico-giuridica solida e puntuale. Un ricorso generico non solo è inefficace, ma produce un danno economico per l’assistito, che si vedrà condannato al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria. La specificità non è un mero formalismo, ma la garanzia che il diritto di difesa venga esercitato in modo effettivo e produttivo.

Perché un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso può essere dichiarato inammissibile se è generico e indeterminato, cioè se non indica in modo specifico gli elementi e le ragioni su cui si fonda la critica alla sentenza impugnata, come richiesto dall’art. 581, comma 1, lett. c) del codice di procedura penale.

Cosa significa che un ricorso è “generico per indeterminatezza”?
Significa che l’atto di impugnazione non permette al giudice di individuare i rilievi mossi alla sentenza precedente. Si limita a contestare genericamente la decisione senza specificare quali passaggi della motivazione sarebbero errati o quali prove sarebbero state male interpretate.

Quali sono le conseguenze per chi presenta un ricorso inammissibile?
La parte che presenta un ricorso dichiarato inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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