LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso generico in Cassazione: inammissibilità

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 2024, ha dichiarato inammissibile un ricorso per manifesta genericità. I motivi di appello non contestavano specificamente le argomentazioni della Corte d’Appello, portando alla condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di 3.000 euro. La decisione sottolinea l’importanza di formulare un ricorso generico con censure puntuali e pertinenti.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 15 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Generico in Cassazione: Quando l’Appello Viene Dichiarato Inammissibile

Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio fondamentale della procedura penale: l’inammissibilità del ricorso generico. Questa decisione evidenzia come la precisione e la specificità dei motivi di impugnazione non siano mere formalità, ma requisiti essenziali per accedere al giudizio di legittimità. L’ordinanza analizzata offre uno spunto cruciale per comprendere le conseguenze processuali ed economiche di un appello mal formulato.

I Fatti del Processo

Il caso trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Milano. La ricorrente, condannata nel precedente grado di giudizio, ha adito la Suprema Corte per ottenere l’annullamento della decisione. Tuttavia, l’atto di impugnazione è stato sottoposto al vaglio di ammissibilità da parte dei giudici di legittimità, i quali ne hanno esaminato la struttura e il contenuto argomentativo.

L’Analisi della Corte e il Problema del Ricorso Generico

La Corte di Cassazione ha ritenuto che il motivo di appello fosse affetto da “genericità assoluta”. In pratica, le doglianze sollevate dalla difesa non si confrontavano in modo critico e puntuale con la motivazione della sentenza impugnata. La Corte d’Appello, secondo i giudici supremi, aveva congruamente spiegato le ragioni della sua decisione, sia per quanto riguarda la sussistenza degli elementi costitutivi dei reati contestati, sia in merito al bilanciamento tra la recidiva e le attenuanti generiche.

Il ricorso generico, invece, si era limitato a critiche vaghe, senza individuare le specifiche lacune o i vizi logici nel ragionamento del giudice di secondo grado. Questa mancanza di specificità impedisce alla Corte di Cassazione di esercitare la propria funzione, che non è quella di riesaminare i fatti, ma di verificare la corretta applicazione della legge e la coerenza della motivazione.

Le Motivazioni della Decisione

La conseguenza diretta dell’inammissibilità è stabilita dall’articolo 616 del Codice di Procedura Penale. La norma prevede che, in caso di rigetto o inammissibilità del ricorso, la parte privata che lo ha proposto sia condannata al pagamento delle spese del procedimento. Inoltre, la legge impone il versamento di una somma in favore della Cassa delle Ammende, un ente destinato al finanziamento di programmi di reinserimento sociale. Nel caso di specie, la Corte ha determinato questa somma in 3.000 euro, ritenendola equa in considerazione delle questioni sollevate. La condanna non è una sanzione accessoria, ma una conseguenza automatica e inevitabile derivante dalla presentazione di un ricorso non ammissibile.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un messaggio chiaro: l’impugnazione in Cassazione richiede un elevato livello di tecnicismo. Non è sufficiente manifestare un generico dissenso rispetto alla sentenza di condanna. È indispensabile che il ricorso generico contenga censure specifiche, dettagliate e pertinenti, capaci di mettere in crisi la struttura logico-giuridica della decisione impugnata. In assenza di tali requisiti, l’appello non solo sarà inutile ai fini della riforma della sentenza, ma comporterà anche significative conseguenze economiche per il ricorrente, che sarà chiamato a sostenere i costi di un procedimento attivato senza i presupposti di legge.

Cosa succede se un ricorso in Cassazione è formulato in modo troppo vago?
La Corte di Cassazione lo dichiara inammissibile, impedendo che il caso venga esaminato nel merito.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso generico dichiarato inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della Cassa delle Ammende, che in questo caso è stata fissata in 3.000 euro.

Perché il ricorso in questione è stato ritenuto generico?
Perché i motivi presentati non contestavano specificamente e in modo argomentato le ragioni esposte nella sentenza della Corte d’Appello, la quale aveva già motivato in modo congruo sia sulla sussistenza dei reati sia sulla valutazione della recidiva e delle attenuanti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati