Ricorso Generico in Cassazione: Quando l’Appello è Destinato al Fallimento
Presentare un ricorso in Cassazione richiede precisione e rigore formale. Un’impugnazione non può limitarsi a una generica lamentela, ma deve articolare critiche specifiche e motivate contro la decisione che si intende contestare. La recente ordinanza n. 9072/2024 della Suprema Corte offre un chiaro esempio delle conseguenze di un ricorso generico, ribadendo l’importanza di rispettare i requisiti di specificità previsti dal codice di procedura penale.
Il Caso in Esame: Dal Furto Aggravato al Ricorso in Cassazione
Il caso trae origine dalla condanna di un’imputata per il reato di furto aggravato. La sentenza di primo grado era stata confermata dalla Corte d’Appello di Palermo. Ritenendo la decisione ingiusta, l’imputata ha proposto ricorso per Cassazione, affidandosi a un unico motivo di impugnazione con cui denunciava presunti vizi di motivazione della sentenza di secondo grado.
La Decisione della Suprema Corte e l’Inammissibilità del Ricorso Generico
La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. La Corte non è entrata nel merito della questione, ovvero non ha valutato se la condanna per furto fosse giusta o meno. La sua decisione si è fermata a un livello preliminare, quello procedurale, rilevando un difetto insanabile nell’atto di impugnazione stesso.
Le Motivazioni: I Requisiti di Specificità dell’Art. 581 c.p.p.
Il fulcro della decisione risiede nell’analisi dell’articolo 581, comma 1, lettera c), del codice di procedura penale. Questa norma stabilisce che l’atto di impugnazione deve contenere, a pena di inammissibilità, l’enunciazione specifica dei motivi, con l’indicazione delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che li sorreggono.
Nel caso specifico, la Corte ha definito il ricorso come ‘generico per indeterminatezza’. L’imputata, pur lamentando un vizio di motivazione, non aveva indicato quali fossero gli elementi specifici della censura. In altre parole, non aveva spiegato in che modo e in quali punti la motivazione della Corte d’Appello fosse illogica, contraddittoria o carente. Di fronte a una motivazione della sentenza impugnata ritenuta ‘logicamente corretta’, il ricorrente aveva l’onere di individuare con precisione i passaggi argomentativi errati e di fornire le ragioni a sostegno della propria tesi. La mancata specificazione ha impedito alla Corte di Cassazione di esercitare il proprio sindacato, poiché non erano stati delineati i confini della questione da decidere.
Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche di un Ricorso Mal Formulato
La declaratoria di inammissibilità di un ricorso generico non è priva di conseguenze. Oltre a rendere definitiva la condanna, comporta per il ricorrente l’obbligo di pagare le spese processuali. Inoltre, la Corte ha condannato l’imputata al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista proprio per i casi di inammissibilità del ricorso. Questa ordinanza sottolinea come la redazione di un atto di impugnazione sia un’attività tecnica che richiede competenza e meticolosità. Una difesa efficace non può prescindere dal rispetto delle regole processuali, la cui violazione può precludere l’accesso alla giustizia e comportare ulteriori oneri economici.
Perché il ricorso in Cassazione è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché ritenuto generico e indeterminato. Non specificava in modo chiaro e dettagliato quali fossero i vizi di motivazione della sentenza d’appello, violando i requisiti prescritti dall’art. 581 del codice di procedura penale.
Cosa si intende per ‘ricorso generico’ in ambito penale?
Un ricorso è definito generico quando si limita a contestare una decisione in modo vago, senza indicare le specifiche ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sostengono la critica. Non permette al giudice dell’impugnazione di individuare con precisione i punti della sentenza contestati.
Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
La persona che presenta un ricorso dichiarato inammissibile viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e, come in questo caso, al versamento di una somma di denaro (tremila euro) a favore della Cassa delle ammende.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 9072 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 9072 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 18/01/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME nato a PALERMO il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 24/04/2023 della CORTE APPELLO di PALERMO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
OSSERVA
1.Rilevato che NOME ricorre avverso la sentenza con cui la Corte d’appello di Palermo ne ha confermato la condanna per il reato di furto aggravato;
Ritenuto che l’unico motivo di ricorso, il quale denunzia vizi di motivazione, è generico per indeterminatezza perché privo dei requisiti prescritti dall’art. 581, comma 1, lett. c) cod. proc. pen. in quanto, a fronte di una motivazione della sentenza impugnata logicamente corretta, non indica gli elementi che sono alla base della censura formulata, non consentendo al giudice dell’impugnazione di individuare i rilievi mossi ed esercitare il proprio sindacato;
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila a favore della Cassa delle ammende;
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna kricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 18 gennaio 2024.