Ricorso Generico: La Cassazione Ribadisce i Requisiti di Specificità
Presentare un ricorso in Corte di Cassazione è l’ultima via per contestare una sentenza di condanna. Tuttavia, questo strumento processuale richiede un rigore formale e sostanziale imprescindibile. Una recente ordinanza della Suprema Corte ci ricorda che un ricorso generico, privo di argomentazioni dettagliate e specifiche, è destinato a essere dichiarato inammissibile. Analizziamo insieme questa decisione per comprendere i requisiti fondamentali di un’impugnazione efficace.
I Fatti di Causa
Il caso ha origine da una sentenza della Corte di Appello di Milano che, in parziale riforma di una precedente decisione del Tribunale, aveva ridotto la pena inflitta a un imputato a tre mesi e venti giorni di arresto e 860,00 euro di ammenda. L’imputato, tramite il proprio difensore, decideva di presentare ricorso per Cassazione, lamentando una violazione di legge per presunta carenza di motivazione nella sentenza d’appello.
La Decisione della Corte: l’Inammissibilità del Ricorso Generico
La Corte di Cassazione, esaminato il ricorso, lo ha dichiarato inammissibile. La ragione di tale drastica decisione risiede interamente nella natura dell’atto presentato. Secondo i giudici, il ricorso era formulato in termini eccessivamente generici. Il ricorrente, infatti, si era limitato a contestare la decisione impugnata senza articolare le sue doglianze in modo sufficientemente dettagliato e, soprattutto, senza collegarle in maniera puntuale ai fatti specifici del caso (la cosiddetta fattispecie concreta).
Le Motivazioni: Perché un Ricorso Generico è Inammissibile?
La motivazione della Corte si fonda su un principio consolidato della procedura penale: il ricorso per Cassazione non è un terzo grado di giudizio dove si possono riesaminare i fatti, ma un controllo di legittimità sulla corretta applicazione delle norme di diritto e sulla logicità della motivazione. Per questo, l’atto di impugnazione deve essere specifico.
La Corte ha richiamato due importanti precedenti giurisprudenziali:
1. Sentenza n. 30918/2015: È inammissibile un ricorso che si limita a lamentare l’omessa valutazione di una tesi alternativa a quella accolta dal giudice, senza però indicare precise carenze argomentative o illogicità nella motivazione della sentenza impugnata. Non basta proporre una versione diversa dei fatti; bisogna dimostrare perché la ricostruzione del giudice è errata.
2. Sentenza n. 13951/2014: Il ricorso deve contenere una precisa esposizione delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto da sottoporre a verifica. In altre parole, deve ‘spiegare’ alla Corte dove e perché il giudice di grado inferiore ha sbagliato.
Nel caso in esame, il ricorrente non ha soddisfatto questi requisiti. Il suo ricorso generico non ha permesso alla Corte di Cassazione di svolgere il proprio ruolo di controllo, risultando così in una pronuncia di inammissibilità. Come conseguenza, l’imputato è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende.
Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche
Questa ordinanza è un monito fondamentale per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione. La redazione del ricorso è un’attività che richiede massima precisione, specificità e rigore tecnico. Non è sufficiente esprimere un generico dissenso verso la sentenza impugnata. È necessario, invece, sezionare la motivazione del provvedimento, individuare le specifiche carenze logiche o giuridiche e articolarle in motivi di ricorso chiari, dettagliati e ancorati alla realtà processuale. In assenza di tali elementi, il rischio di veder dichiarato inammissibile il proprio ricorso, con le conseguenti condanne economiche, è estremamente elevato.
Perché il ricorso per Cassazione è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché considerato ‘generico’. Il ricorrente ha omesso di articolare le sue doglianze (lamentele) in modo sufficientemente dettagliato e non le ha collegate specificamente ai fatti concreti del caso.
Quali sono le conseguenze per il ricorrente quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
In seguito alla dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
Cosa deve contenere un ricorso per Cassazione per essere considerato ammissibile?
Sulla base della decisione, un ricorso per Cassazione deve contenere una precisa esposizione delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto da sottoporre a verifica. Non può limitarsi a lamentare la mancata valutazione di una tesi alternativa, ma deve indicare precise carenze o illogicità nella motivazione della sentenza impugnata.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 11881 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 11881 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 11/03/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato a MONZA il 31/08/1997
avverso la sentenza del 11/11/2024 della CORTE APPELLO di MILANO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
MOTIVI DELLA DECISIONE
Con la sentenza in epigrak la Corte di appello di Milano, in parziale rifor della sentenza det Tribunale di Monza del 27 ottobre 2023, ha ridotto la pena inf a COGNOME Jonathan a mesi tre, giorni venti di arresto ed euro 860,00 di ammenda, confermando nel resto.
COGNOME a mezzo del proprio difensore, ricorre per Cassazione avverso tal sentenza lamentando violazione di legge per ritenuta carenza motivazionale.
Il ricorso è generico.
Il ricorrente omette di articolare le doglianze in termini sufficientem dettagliati e di collegarle Ma fattispecie concreta.
Al riguardo, va rilevata che è nammissibile il ricorso per Cassazione i cui mot si limitino genericamente a tavnentare l’omessa valutazione di una tesi alternati quella accolta dalla sentenza di condanna impugnata, senza indicare precise caren od omissioni argomentative ovvero illogicità della motivazione di questa, idonee incidere negativamente sulla capacità dimostrativa del compendio probatorio posto a fondamento della decisione di merito (Sez. 2, n. 30918 del 07/05/2015, COGNOME, Rv 264441). Il ricorso per Cassazione, infatti, deve contenere la precisa prospettaz delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto da sottoporre a verifica (S 13951 del 05/02/2014, COGNOME, Rv. 259704).
Per le ragioni che precedono, il ricorso va dichiarato inammissibile con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e – no sussistendo ragioni di esonero – al versamento della somma di euro tremila in favo della Cassa delle ammende.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento del spese processuali e deila somma di euro tremila alla Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma in data 11 marzo 2025.