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Ricorso archiviazione: inammissibile senza reclamo

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso della persona offesa contro un decreto di archiviazione. La Corte chiarisce che il rimedio corretto contro l’archiviazione è il reclamo al Tribunale (ex art. 410-bis c.p.p.), non il ricorso per cassazione, condannando il ricorrente al pagamento delle spese e di una sanzione.

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Pubblicato il 7 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Archiviazione: la Cassazione Ribadisce l’Inammissibilità

Quando un procedimento penale si conclude con un decreto di archiviazione, la persona offesa che si ritiene lesa può sentirsi frustrata. Tuttavia, è fondamentale conoscere le corrette vie procedurali per contestare tale decisione. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio cruciale: il ricorso archiviazione diretto in Cassazione non è più la strada percorribile. Analizziamo insieme questa importante decisione.

I Fatti del Caso: un Errore Procedurale Costato Caro

Nel caso in esame, la persona offesa in un procedimento per il reato di calunnia (art. 368 c.p.) ha proposto ricorso diretto alla Corte di Cassazione contro il decreto di archiviazione emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Patti. L’obiettivo era quello di ottenere l’annullamento del provvedimento e la prosecuzione delle indagini. Tuttavia, questa scelta si è rivelata un errore procedurale che ha determinato l’immediata chiusura del caso in sede di legittimità.

Il Percorso Corretto: L’Importanza del Reclamo

La normativa processuale penale ha subito importanti modifiche negli ultimi anni. La Corte di Cassazione, nell’ordinanza, ha sottolineato che, a seguito delle riforme, l’unico strumento a disposizione della parte offesa per impugnare un decreto di archiviazione è il reclamo al Tribunale, come disciplinato dall’articolo 410-bis del codice di procedura penale. Questo rimedio è previsto per specifici casi di nullità e consente una revisione del provvedimento da parte di un organo collegiale, prima di poter eventualmente adire la Suprema Corte.
Scegliere di saltare questo passaggio e presentare direttamente ricorso in Cassazione costituisce un’impugnazione non consentita dalla legge.

Le Motivazioni della Cassazione sul Ricorso Archiviazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso archiviazione inammissibile con una motivazione netta e fondata su una consolidata giurisprudenza. I giudici hanno spiegato che, trattandosi di un’impugnazione non consentita, il ricorso deve essere trattato con una procedura semplificata e accelerata (de plano, ai sensi dell’art. 610, comma 5-bis c.p.p.), senza la necessità di un’udienza pubblica.
La Corte ha ribadito che il sistema attuale prevede una sorta di “doppio grado di giudizio” anche per l’archiviazione: prima il reclamo al Tribunale e solo successivamente, avverso la decisione sul reclamo, si può valutare un eventuale ricorso in Cassazione.
L’errore procedurale del ricorrente ha quindi portato non solo alla declaratoria di inammissibilità, ma anche alla sua condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, a titolo sanzionatorio.

Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche della Decisione

Questa ordinanza conferma un orientamento ormai granitico: la strada per contestare un’archiviazione passa obbligatoriamente per il reclamo al Tribunale. Ignorare questo passaggio significa non solo vedere il proprio ricorso respinto in via preliminare, ma anche esporsi a conseguenze economiche significative. Per la persona offesa che intende far valere le proprie ragioni, è quindi imprescindibile affidarsi a una difesa tecnica che conosca approfonditamente le più recenti evoluzioni della procedura penale, per evitare di incorrere in errori che possono compromettere irrimediabilmente l’esito della vicenda giudiziaria.

È possibile ricorrere direttamente in Cassazione contro un decreto di archiviazione?
No, l’ordinanza stabilisce che il ricorso diretto per cassazione avverso un decreto di archiviazione è inammissibile.

Qual è il rimedio corretto per contestare un decreto di archiviazione?
Il rimedio corretto previsto dalla legge è il reclamo al Tribunale in composizione collegiale, come disciplinato dall’articolo 410-bis del codice di procedura penale, per i specifici casi di nullità previsti dalla norma.

Cosa comporta la presentazione di un ricorso inammissibile?
La presentazione di un ricorso inammissibile comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro a titolo di sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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