LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Remissione di querela: reato estinto e spese legali

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di condanna poiché il reato è stato dichiarato estinto a seguito di una remissione di querela. Nonostante l’annullamento, l’imputato è stato condannato al pagamento delle spese processuali, in quanto l’atto di remissione non prevedeva un accordo diverso in merito.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 15 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Remissione di Querela: Quando il Reato si Estingue ma le Spese Restano

La remissione di querela rappresenta uno strumento fondamentale nel diritto processuale penale, capace di porre fine a un procedimento giudiziario. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 19072/2024) ha ribadito un principio cruciale: anche se il reato si estingue, le spese processuali possono rimanere a carico dell’imputato se non diversamente pattuito. Analizziamo questo caso per capire le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso

Un individuo, precedentemente condannato dalla Corte d’Appello di Roma con una sentenza del luglio 2023, ha presentato ricorso per Cassazione. Durante lo svolgimento del giudizio di legittimità, è intervenuto un fatto nuovo e decisivo: la parte che aveva sporto la querela ha deciso di ritirarla formalmente. Questo atto, denominato remissione di querela, è stato redatto da un procuratore speciale e prontamente accettato dall’imputato, come attestato da un verbale della Questura di Latina del febbraio 2024.

La Remissione di Querela e la Decisione della Cassazione

Di fronte a questa nuova circostanza, la Corte di Cassazione ha dovuto valutare gli effetti della remissione sul processo in corso. La remissione, quando accettata, costituisce una causa di estinzione del reato per il quale si procede. Di conseguenza, il presupposto stesso della condanna penale viene a mancare.

La Suprema Corte ha quindi preso atto della volontà delle parti di porre fine alla controversia penale e ha agito di conseguenza. La decisione è stata quella di annullare senza rinvio la sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello. Questo significa che la condanna è stata cancellata in via definitiva, senza la necessità di un nuovo processo.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte ha motivato la sua decisione sulla base di due principi chiari.

Il primo riguarda l’effetto principale della remissione di querela: l’estinzione del reato. Poiché il reato non è più perseguibile, la sentenza di condanna che si fondava su di esso perde ogni validità e deve essere annullata. Questo conferma la natura dispositiva dell’azione penale per i reati perseguibili, appunto, a querela di parte, dove la volontà della persona offesa è determinante per l’inizio e la continuazione del processo.

Il secondo principio, altrettanto importante, riguarda la gestione delle spese processuali. La Corte ha applicato l’articolo 340, comma 4, del codice di procedura penale. Questa norma stabilisce che, in caso di remissione, le spese del procedimento sono a carico del querelato (l’imputato), salvo che le parti non abbiano raggiunto un accordo diverso. Nel caso di specie, l’atto di remissione e accettazione non conteneva alcuna clausola specifica sulle spese. In assenza di un patto contrario, la legge impone che sia il querelato a farsene carico. Pertanto, pur essendo stato prosciolto dall’accusa, l’ex imputato è stato condannato al pagamento delle spese processuali.

Le Conclusioni

Questa sentenza offre un insegnamento pratico di grande rilevanza. La remissione di querela è un efficace strumento di risoluzione dei conflitti che può evitare le lungaggini e i costi di un processo. Tuttavia, le parti coinvolte devono prestare la massima attenzione al momento della sua redazione. Se si desidera che le spese processuali siano a carico del querelante o ripartite diversamente, è indispensabile inserire una clausola esplicita nell’atto di remissione e accettazione. In caso contrario, come dimostra questa decisione, la regola generale prevede che le spese rimangano a carico del querelato, anche se il reato è stato dichiarato estinto.

Cosa succede a un processo penale se la parte offesa ritira la querela?
Se la remissione di querela viene accettata dalla controparte, il reato si estingue. Di conseguenza, come stabilito dalla Corte in questo caso, la sentenza di condanna eventualmente emessa deve essere annullata senza rinvio, ponendo fine al procedimento.

Se il reato si estingue per remissione di querela, chi paga le spese processuali?
Secondo la legge (art. 340, comma 4, c.p.p.) e come confermato dalla sentenza, le spese processuali sono a carico del querelato (l’imputato), a meno che non sia stato specificamente pattuito un accordo diverso nell’atto di remissione.

La Corte di Cassazione può annullare una sentenza di condanna direttamente se interviene una remissione di querela?
Sì, la Corte di Cassazione, una volta accertata l’avvenuta remissione di querela e la sua accettazione, può annullare direttamente la sentenza di condanna impugnata, dichiarando l’estinzione del reato, senza necessità di rinviare il caso a un altro giudice.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati