Remissione di Querela: Quando il Reato si Estingue e la Sentenza Viene Annullata
La remissione di querela rappresenta un istituto fondamentale nel diritto processuale penale, capace di estinguere un reato e, di conseguenza, annullare una sentenza di condanna anche quando questa è già stata pronunciata. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (Sent. n. 10628/2025) offre un chiaro esempio di come questo meccanismo funzioni e quali siano le sue dirette conseguenze, sia sul piano penale che su quello civile. Analizziamo insieme questo caso per comprendere la portata di tale atto.
I Fatti del Caso
La vicenda giudiziaria trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione da un imputato, condannato in precedenza dalla Corte di Appello di Roma. Tuttavia, nel corso del procedimento dinanzi alla Suprema Corte, è intervenuto un fatto nuovo e decisivo: il querelante, che si era anche costituito parte civile nel processo per ottenere un risarcimento, ha formalmente ritirato la propria querela. Contestualmente, l’imputato ricorrente ha accettato tale remissione. Questo accordo tra le parti ha cambiato radicalmente le sorti del processo.
La Decisione della Corte: Annullamento per Remissione di Querela
Di fronte a questa nuova situazione, la Corte di Cassazione non ha potuto fare altro che prenderne atto e applicare la legge. La Corte ha stabilito che la remissione della querela, accettata dal querelato, determina l’estinzione del reato. Di conseguenza, la sentenza di condanna impugnata non aveva più alcuna base giuridica e doveva essere annullata. La Corte ha quindi pronunciato un annullamento senza rinvio, chiudendo definitivamente la vicenda penale. Insieme alla condanna penale, sono state eliminate anche le statuizioni civili, ovvero la condanna al risarcimento del danno in favore della parte civile. Tuttavia, la Corte ha condannato l’imputato al pagamento delle spese processuali, come previsto specificamente dalla legge in questi casi.
Le Motivazioni della Decisione
La motivazione della sentenza è lineare e si fonda su principi cardine della procedura penale. L’estinzione del reato per remissione di querela è un effetto automatico previsto dalla legge quando vi è l’accordo tra le parti (remittente e accettante). Una volta che il reato è dichiarato estinto, il presupposto stesso della condanna penale viene a mancare, rendendo l’annullamento della sentenza un atto dovuto. L’eliminazione delle statuizioni civili è una conseguenza diretta: venendo meno la condanna per il reato, decade anche la condanna accessoria al risarcimento del danno stabilita in sede penale. Infine, la condanna dell’imputato al pagamento delle spese processuali non è una sanzione, ma l’applicazione di una norma specifica, l’art. 340, comma 4, del codice di procedura penale, che regola proprio la ripartizione dei costi in caso di estinzione del reato per remissione.
Conclusioni
Questa decisione della Corte di Cassazione ribadisce la centralità della volontà della persona offesa nei reati procedibili a querela. La remissione di querela è uno strumento deflattivo che consente di chiudere un contenzioso penale anche dopo una sentenza di condanna, a patto che non sia ancora diventata definitiva. Le implicazioni pratiche sono significative: l’imputato vede cancellata la condanna penale, ma la parte civile perde il diritto al risarcimento ottenuto in quella sede, pur potendo eventualmente agire in un separato giudizio civile. L’obbligo per il querelato di sostenere le spese processuali funge da bilanciamento, ponendo a suo carico i costi di un procedimento penale che si conclude non per la sua innocenza, ma per un atto di volontà della controparte.
Cosa succede a una sentenza di condanna se la parte offesa ritira la querela?
Secondo la sentenza, se la remissione di querela viene accettata dall’imputato, il reato si estingue. Di conseguenza, la sentenza di condanna viene annullata senza rinvio, poiché viene a mancare il suo presupposto giuridico.
In caso di annullamento della sentenza per remissione di querela, chi paga le spese del processo?
Il provvedimento stabilisce che, in caso di estinzione del reato per remissione della querela, l’imputato (querelato) deve essere condannato al pagamento delle spese processuali, come previsto dall’art. 340, comma 4, del codice di procedura penale.
L’annullamento della sentenza penale per remissione di querela cancella anche il risarcimento del danno?
Sì, la sentenza chiarisce che l’annullamento della condanna penale comporta l’eliminazione delle statuizioni civili, ovvero le decisioni relative al risarcimento del danno che erano state prese a favore della parte civile all’interno dello stesso processo penale.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 10628 Anno 2025
Penale Sent. Sez. 7 Num. 10628 Anno 2025
Presidente: IMPERIALI NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 18/02/2025
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato a MILANO il 12/04/1963
avverso la sentenza del 19/06/2024 della CORTE APPELLO di ROMA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Letto il ricorso di COGNOME Giuseppe;
ritenuto che è pervenuto verbale di remissione di querela da parte del querelante COGNOME NOMECOGNOME costituitosi parte civile, e contestuale accettazione della remissione da parte del COGNOME ;
che pertanto si impone l’annullamento della sentenza impugnata perché il reato è estinto per remissione di querela ;
che di conseguenza vanno revocate le statuizioni civili pronunziate in favore della parte civile costituita;
che il ricorrente querelato deve essere condannato al pagamento delle spese processuali ex art. 340 comma 4 cod.proc.pen..
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché il reato è estinto per remissione di querela. Elimina le statuizioni civili. Condanna l’imputato al pagamento delle spese processuali.
Così deciso, il 18 febbraio 2025.