Reclamo ex art. 410-bis: L’Importanza del Giusto Rimedio Processuale
L’ordinanza in esame offre un importante chiarimento sulla corretta procedura da seguire quando un decreto di archiviazione viene emesso senza rispettare il diritto della persona offesa di essere avvisata. La Corte di Cassazione interviene per correggere un errore procedurale, riqualificando un ricorso inammissibile e affermando il principio del favor impugnationis. Analizziamo questa decisione che mette in luce la funzione del reclamo ex art. 410-bis come unico strumento di tutela in questi casi specifici.
I Fatti del Caso: un’Archiviazione Contestata
Una persona, vittima di presunti reati di truffa e appropriazione indebita, presentava ricorso per cassazione contro un’ordinanza di archiviazione emessa dal GIP del Tribunale. Il ricorrente lamentava principalmente due aspetti: la mancata instaurazione del contraddittorio e la carenza di motivazione del provvedimento. In particolare, il decreto di archiviazione era stato pronunciato senza che alla persona offesa fosse stato notificato il relativo avviso, nonostante ne avesse fatto esplicita richiesta. Questo vizio procedurale, secondo il ricorrente, invalidava la decisione del GIP.
La Decisione sul reclamo ex art. 410-bis
La Corte di Cassazione ha dichiarato l’impugnazione non corretta nella forma, ma ha evitato di liquidarla con una semplice dichiarazione di inammissibilità. Invece, i giudici hanno deciso di riqualificare l’atto. Il ricorso per cassazione è stato trasformato in un reclamo ex art. 410-bis del codice di procedura penale. Di conseguenza, la Corte ha disposto la trasmissione di tutti gli atti al Tribunale di Milano, individuato come il giudice competente a decidere su tale reclamo.
Le Motivazioni della Corte
La motivazione della Suprema Corte si fonda su un principio cardine del nostro ordinamento processuale: il principio di conservazione degli atti giuridici, strettamente legato al cosiddetto favor impugnationis. I giudici hanno chiarito che, di fronte a un decreto di archiviazione emesso in violazione del diritto di avviso della persona offesa, lo strumento di tutela previsto dalla legge non è il ricorso per cassazione, bensì il reclamo al tribunale, come specificato dall’articolo 410-bis del codice di procedura penale. Tuttavia, anziché sanzionare l’errore della parte con l’inammissibilità, la Corte ha preferito un’interpretazione che tutelasse la sostanza del diritto di difesa. Riqualificando l’impugnazione, la Cassazione ha garantito che la doglianza del ricorrente potesse essere esaminata nel merito dall’organo giudiziario corretto. Questa scelta è supportata da precedenti giurisprudenziali che privilegiano la conversione dell’atto errato piuttosto che la sua cancellazione, assicurando così l’effettività della tutela giurisdizionale.
Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche
L’ordinanza ribadisce una regola procedurale fondamentale: ogni doglianza deve essere fatta valere attraverso lo strumento processuale appositamente previsto dalla legge. Nel caso di un’archiviazione ‘a sorpresa’, l’unico rimedio è il reclamo. La decisione, tuttavia, va oltre il semplice richiamo alla norma, offrendo una lezione di pragmatismo giuridico. Affermando che un ricorso errato può essere ‘salvato’ e convertito in quello corretto, la Corte di Cassazione rafforza la tutela della persona offesa, evitando che un errore formale possa precludere l’accesso alla giustizia. Per gli operatori del diritto, ciò significa che, pur nella necessità di rispettare rigorosamente le forme processuali, esiste uno spazio per la conservazione degli effetti degli atti, a patto che l’intenzione della parte sia chiara e il suo diritto meritevole di tutela.
Qual è il rimedio corretto contro un decreto di archiviazione emesso senza avvisare la persona offesa che ne ha fatto richiesta?
L’unico strumento di impugnazione previsto dalla legge in questo specifico caso è il reclamo al tribunale, secondo quanto stabilito dall’art. 410-bis del codice di procedura penale.
Cosa succede se si presenta un’impugnazione sbagliata, come un ricorso per cassazione invece di un reclamo?
In base ai principi di conservazione degli atti giuridici e del favor impugnationis, il giudice può riqualificare l’impugnazione errata in quella corretta. In questo caso, la Corte di Cassazione ha trasformato il ricorso in un reclamo e ha trasmesso gli atti al giudice competente per la decisione.
Perché la Corte di Cassazione ha deciso di non annullare semplicemente il ricorso ma di riqualificarlo?
La Corte ha agito in questo modo per garantire l’effettività della tutela giurisdizionale della persona offesa. Annullare il ricorso per un errore formale avrebbe significato negare alla parte la possibilità di far esaminare le proprie ragioni. La riqualificazione, invece, permette di sanare l’errore e di assicurare che il caso venga discusso davanti al giudice corretto.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 2 Num. 12493 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 2 Num. 12493 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 26/03/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME NOME nato a Milano il 23/12/1991 avverso il decreto del 07/06/2024 del GIP del TRIBUNALE di MILANO nel procedimento iscritto nei confronti di NOME nata in Ungheria il 30/11/1996 Esaminati gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME
FATTO E DIRITTO
Nell’interesse di NOME COGNOME è proposto ricorso per cassazione avverso l’ordinanza del 07/06/2024 del Gip del Tribunale di Milano con la quale è stata disposta l’archiviazione del procedimento penale nei confronti di NOME COGNOME per i reati di cui agli artt. 640 e 646 cod. pen.
Eccepisce il ricorrente, in qualità di persona offesa e di opponente all’archiviazione, la mancata instaurazione del contraddittorio e l’incongruità della motivazione che non aveva tenuto conto delle ragioni a base dell’accoglimento del reclamo (ord. Tribunale di Milano del 30/05/2024) di un precedente decreto di archiviazione (decr. Gip del Tribunale di Milano del 21/03/2023).
Trattasi nel caso di specie di decreto di archiviazione pronunciato dal Gip in assenza dell’avviso alla persona offesa che (si sostiene nell’impugnazione ) ne aveva fatto richiesta.
Avverso tale provvedimento è esperibile il reclamo della persona offesa ex art. 410bis cod. proc. pen., sicché come tale deve essere qualificato il ricorso per cassazione proposto, in conformità al principio generale della conservazione degli atti giuridici e del favor impugnationis , con conseguente trasmissione degli atti al giudice competente (Sez. 5, ord. n. 354 del 30/09/2021, dep. 2022, Sonaro, Rv. 282825).
PQM
Qualificata l’impugnazione come reclamo ex art. 410 -bis comma 3 cod. proc. pen. dispone la trasmissione degli atti al Tribunale di Milano.
Così deciso in Roma il 26/03/2025