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Procura speciale impugnazione: Cassazione e Riforma

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un imputato giudicato in assenza. Il difensore non aveva la procura speciale impugnazione richiesta dalla Riforma Cartabia (art. 581 c.p.p.). La Corte conferma che tale requisito è essenziale per garantire la volontà dell’imputato di impugnare e non viola il diritto di difesa.

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Pubblicato il 8 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Procura speciale impugnazione: la Cassazione conferma le regole della Riforma Cartabia

Con l’ordinanza n. 11803 del 2024, la Corte di Cassazione torna a pronunciarsi su un tema cruciale introdotto dalla Riforma Cartabia: la necessità della procura speciale impugnazione per il difensore che intende ricorrere per conto di un imputato giudicato in assenza. La decisione ribadisce la piena legittimità di questa norma, dichiarando inammissibile un ricorso che ne era privo e delineando i principi di una giustizia più consapevole e partecipata.

Il caso in esame

I fatti riguardano un imputato condannato in primo grado dal Tribunale e la cui pena è stata parzialmente riformata dalla Corte d’Appello. Durante tutto il processo di merito, l’imputato è stato giudicato “in assenza”.

Il suo difensore d’ufficio ha proposto ricorso per Cassazione, sollevando due questioni principali:
1. L’illegittimità costituzionale della norma (art. 581, comma 1-ter e 1-quater c.p.p.) che richiede il conferimento di una procura speciale per impugnare, sostenendo che tale requisito sia irragionevole per un difensore d’ufficio che potrebbe non avere alcun contatto con l’assistito.
2. La nullità della sentenza per omessa notifica del decreto di citazione a giudizio all’imputato.

Il punto centrale della controversia era quindi se un avvocato, specialmente se nominato d’ufficio, potesse validamente impugnare una sentenza senza un mandato esplicito e specifico da parte dell’imputato assente.

La procura speciale impugnazione secondo la Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, respingendo su tutta la linea le argomentazioni della difesa. La decisione si fonda su un’interpretazione chiara e rigorosa delle novità introdotte dalla Riforma Cartabia, finalizzate a garantire una partecipazione consapevole dell’imputato al processo.

La Corte ha stabilito che la procura speciale impugnazione è un requisito formale inderogabile che si applica anche ai ricorsi per Cassazione. L’assenza di tale procura rende l’impugnazione inammissibile, senza possibilità di esame nel merito dei motivi di ricorso.

le motivazioni

Le motivazioni della Corte sono articolate e toccano diversi aspetti fondamentali del giusto processo:

1. Volontarietà dell’Impugnazione: La ratio della Riforma è quella di assicurare che l’impugnazione sia espressione di un interesse personale e concreto dell’imputato, e non una scelta quasi automatica del difensore. L’obiettivo è evitare la prosecuzione di giudizi che l’interessato, di fatto, non intende coltivare.

2. Legittimità Costituzionale: La Corte ha escluso qualsiasi profilo di incostituzionalità. L’obbligo di conferire la procura non lede il diritto di difesa. L’imputato che dimostri di non aver avuto conoscenza incolpevole del processo ha a disposizione altri strumenti per far valere le proprie ragioni, come la restituzione nel termine per impugnare o la rescissione del giudicato.

3. Bilanciamento degli Interessi: La norma realizza un equo contemperamento tra il diritto di difesa dell’imputato e l’esigenza di efficienza e ragionevole durata del processo. Si intende così prevenire l’abuso dello strumento processuale, avviando le fasi di impugnazione solo quando vi sia una reale volontà della parte.

4. Applicabilità al Giudizio di Cassazione: Nonostante la norma menzioni la “citazione a giudizio”, tipica del processo di merito, la sua collocazione sistematica nel libro delle impugnazioni e la sua finalità generale la rendono pienamente applicabile anche al giudizio di legittimità davanti alla Cassazione.

le conclusioni

L’ordinanza consolida un principio fondamentale della nuova procedura penale: l’impugnazione è un atto personalissimo che richiede una manifestazione di volontà chiara e specifica da parte dell’imputato. Non è più sufficiente l’iniziativa del solo difensore, anche se d’ufficio. La procura speciale impugnazione diventa il veicolo indispensabile per accedere ai gradi successivi di giudizio quando l’imputato è stato dichiarato assente. Questa decisione impone ai difensori l’onere di stabilire un contatto con il proprio assistito per ottenere il mandato, pena l’inammissibilità del ricorso e la condanna dell’imputato al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

È necessaria una procura speciale per il difensore che impugna una sentenza per un imputato giudicato in assenza?
Sì, secondo la Corte di Cassazione, la Riforma Cartabia (art. 581, comma 1-quater c.p.p.) ha introdotto l’obbligo per il difensore di essere munito di procura speciale rilasciata dall’imputato per poter validamente impugnare una sentenza pronunciata in sua assenza. L’assenza di tale procura rende il ricorso inammissibile.

La richiesta di procura speciale per l’imputato assente viola il diritto di difesa?
No. La Corte ha stabilito che tale requisito non viola i principi costituzionali e convenzionali del giusto processo. L’imputato che non abbia avuto conoscenza incolpevole del processo ha a disposizione altri rimedi, come la restituzione nel termine, per tutelare i propri diritti, senza che l’impugnazione possa essere un atto automatico del difensore.

Cosa succede se un ricorso viene presentato senza la procura speciale richiesta?
Il ricorso viene dichiarato inammissibile. Ciò comporta che i motivi del ricorso non vengono esaminati nel merito e la sentenza impugnata diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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