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Processo in assenza: la Cassazione e la Riforma Cartabia

La Corte di Cassazione affronta un caso di processo in assenza, stabilendo che, in assenza di una precedente dichiarazione di assenza o sospensione, si applicano le nuove e più garantiste norme della Riforma Cartabia. La sentenza sottolinea l’importanza del principio ‘tempus regit actum’ nelle modifiche procedurali, rigettando il ricorso del Pubblico Ministero e confermando la decisione di non procedere per mancata conoscenza del processo da parte dell’imputato.

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Pubblicato il 1 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Processo in Assenza: La Cassazione detta le regole sulla Riforma Cartabia

La recente sentenza della Corte di Cassazione, n. 7019/2024, offre un chiarimento cruciale sulla gestione del processo in assenza alla luce della Riforma Cartabia. La decisione interviene su un caso complesso, delineando i confini applicativi tra la vecchia e la nuova normativa e ribadendo la centralità del principio tempus regit actum nelle norme procedurali. Questa pronuncia è di fondamentale importanza per comprendere come i tribunali debbano agire quando un imputato non è presente in aula, soprattutto nel periodo di transizione normativa.

I Fatti del Caso: Un Percorso Processuale Complesso

Il caso ha origine con l’arresto di un individuo nel settembre 2019. L’arresto, tuttavia, non veniva convalidato dal Tribunale. A seguito di questa mancata convalida, il procedimento è regredito alla fase delle indagini, e il Pubblico Ministero ha emesso un decreto di citazione a giudizio nel gennaio 2020.

Durante le udienze successive, l’imputato non è mai comparso. In un’udienza del febbraio 2022, il Tribunale, nonostante la regolarità formale delle notifiche, ha disposto nuove ricerche dell’imputato. Infine, in un’udienza del maggio 2023, tenutasi dopo l’entrata in vigore della Riforma Cartabia, il Tribunale ha emesso una sentenza di non doversi procedere, ritenendo non provata la conoscenza effettiva del processo da parte dell’imputato. Il Procuratore della Repubblica ha impugnato questa decisione, sostenendo che il Tribunale avrebbe dovuto applicare la vecchia normativa sul processo in assenza e sospendere il procedimento.

La Questione Giuridica: Vecchia o Nuova Disciplina del Processo in Assenza?

Il cuore della questione sottoposta alla Corte di Cassazione era stabilire quale normativa dovesse regolare l’assenza dell’imputato: quella in vigore prima della Riforma Cartabia (d.lgs. 150/2022) o le nuove disposizioni introdotte dalla riforma stessa. Il Pubblico Ministero sosteneva l’applicazione della vecchia disciplina, che avrebbe portato alla sospensione del processo. Il Tribunale, invece, aveva applicato la nuova normativa, più garantista, che ha condotto alla sentenza di non doversi procedere per assenza di prova della conoscenza del procedimento.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso del Pubblico Ministero, confermando la correttezza della decisione del Tribunale. Le motivazioni della Suprema Corte si basano su due pilastri fondamentali.

Il Principio “Tempus Regit Actum”

In primo luogo, la Corte ha stabilito che la norma processuale da applicare è quella in vigore nel momento in cui l’atto deve essere compiuto. L’udienza decisiva per la valutazione dell’assenza dell’imputato si è tenuta nel maggio 2023, quando la Riforma Cartabia era già pienamente in vigore. Di conseguenza, il Tribunale ha correttamente applicato il nuovo articolo 420-quater del codice di procedura penale. Questo articolo, nella sua nuova formulazione, impone al giudice di accertare con certezza che l’imputato sia a conoscenza della pendenza del processo prima di poter procedere in sua assenza. In mancanza di tale certezza, il giudice deve pronunciare sentenza di non doversi procedere.

Inapplicabilità della Disciplina Transitoria

In secondo luogo, la Cassazione ha chiarito perché la disciplina transitoria prevista dalla Riforma (art. 89 d.lgs. 150/2022) non fosse applicabile al caso di specie. Tali norme transitorie si applicano solo a due specifiche categorie di procedimenti: quelli in cui, prima dell’entrata in vigore della riforma, era già stata dichiarata l’assenza dell’imputato, o quelli in cui era già stata disposta la sospensione del processo secondo le vecchie regole. Poiché nel caso in esame nessuna di queste due condizioni si era verificata, la disciplina transitoria non poteva trovare applicazione, lasciando campo libero all’applicazione diretta della nuova normativa.

Le Conclusioni: L’impatto della Sentenza

La sentenza rappresenta un punto fermo nell’interpretazione delle nuove norme sul processo in assenza. Essa stabilisce chiaramente che, per tutti i procedimenti in corso in cui la questione dell’assenza viene affrontata per la prima volta dopo l’entrata in vigore della Riforma Cartabia, i giudici devono applicare le nuove, più stringenti, regole. Ciò rafforza le garanzie difensive, subordinando la celebrazione del processo alla prova effettiva che l’imputato sia consapevole delle accuse a suo carico e della data dell’udienza. La decisione chiarisce che il semplice invio di notifiche non è più sufficiente, richiedendo un accertamento concreto della conoscenza del procedimento.

Quale legge si applica al processo in assenza se l’udienza chiave si tiene dopo l’entrata in vigore della Riforma Cartabia?
Si applica la nuova disciplina introdotta dalla Riforma Cartabia (nuovo art. 420-quater c.p.p.), in base al principio tempus regit actum, a meno che non sia già stata dichiarata l’assenza o disposta la sospensione del processo secondo le vecchie regole prima della riforma.

La precedente presentazione dell’imputato per la convalida dell’arresto è sufficiente a dimostrare la sua conoscenza del processo successivo?
No. Secondo la Corte, se l’arresto non viene convalidato e gli atti vengono restituiti al Pubblico Ministero, l’atto rilevante per verificare la conoscenza effettiva del processo è il successivo decreto di citazione a giudizio, non la fase iniziale legata all’arresto.

Quando non si applica la disciplina transitoria della Riforma Cartabia sul processo in assenza?
La disciplina transitoria non si applica ai processi in cui, alla data di entrata in vigore della riforma (30 dicembre 2022), non era ancora stata né dichiarata l’assenza dell’imputato né ordinata la sospensione del processo secondo la vecchia normativa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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