La Corte di Cassazione, con ordinanza del 2024, ha dichiarato l'inammissibilità di un ricorso in materia penale. La decisione si fonda sulla natura dei motivi presentati, che richiedevano una rivalutazione dei fatti, compito precluso alla Corte di legittimità, e sulla mancanza di specificità delle censure, in violazione dell'art. 581 c.p.p. Questa pronuncia ribadisce i rigorosi limiti del giudizio di Cassazione, confermando l'inammissibilità del ricorso e condannando il ricorrente al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.
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