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Procedura Penale

Sequestro, poteri che competono al custode

Se di norma i poteri che competono al custode sono attinenti alla mera custodia a fini conservativi delle cose in sequestro, nulla vieta – ed anzi ora l’art. c. p. p. – espressamente consente che, nella sfera dei poteri del custode, rientri anche l’amministrazione dei beni in sequestro, con esercizio di poteri di vera e propria gestione.

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Sequestro conservativo penale, conservazione e custodia

Il sequestro conservativo penale, per sua stessa definizione, è finalizzato alla conservazione ed alla custodia dei beni sottoposti alla cautela reale, e soggiace per l’effetto, al regime omologo previsto dal codice di rito civile. 2 sexies legge n. 575/1965 e successive modifiche, che sia incaricato non solo della custodia e conservazione dei beni sequestrati, ma anche della loro amministrazione, secondo quanto previsto dall’art.

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Appello, nomina del terzo difensore di fiducia

La nomina del terzo difensore di fiducia dell’imputato, in assenza di revoca espressa di almeno uno dei due già nominati, resta priva di efficacia salvo che si tratti di nomina per la proposizione dell’atto di impugnazione, la quale, in mancanza di contraria indicazione dell’imputato, comporta la revoca dei precedenti difensori.

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Diversa definizione giuridica del fatto operata dal giudice

La regola espressa dalla Corte europea dei diritti dell’uomo (sentenza 11 dicembre 2007, Drassich c. Italia), secondo cui la garanzia del contraddittorio deve essere assicurata all’imputato anche in ordine alla diversa definizione giuridica del fatto operata dal giudice ex ufficio, non rileva quando il mutamento non sia effettuato dal giudice a sorpresa, ma sia conseguenza proprio di un ampio contraddittorio sul tema tra accusa e difesa. Cassazione Penale, Sezione Seconda, Sentenza n. 7739 del 22 novembre 2011 – depositata il 28 febbraio 2012

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Udienza preliminare riqualificazione del fatto imputato

Rientra nei poteri del giudice dell’udienza preliminare la riqualificazione del fatto imputato, in quanto l’esatta attribuzione del nomen juris è connaturale all’esercizio della giurisdizione. Nello stesso senso la sentenza n. 103 del 2010, che dichiara inammissibile una questione di legittimità costituzionale con la quale di proponeva, con riferimento all’udienza preliminare, una soluzione tendente ad ottenere la parificazione di situazioni processuali tra loro non omogenee, quali l’accertamento che un fatto debba essere diversamente qualificato e la constatazione che il fatto è differente da quello descritto nel decreto che dispone il giudizio.

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Sentenza di non luogo a procedere, danneggiato parte civile

577 c. p. p. , ha innovato il regime della sentenza di non luogo a procedere, riconoscendo alla persona offesa la legittimazione a ricorrere per cassazione non solo per violazione dell’art. 428, comma 2, c. p. p. alla persona offesa escluda il danneggiato, pur costituito parte civile, dalla legittimazione a ricorrere per cassazione, trattandosi di un’impugnazione destinata alla tutela esclusiva degli interessi penalistici della persona offesa.

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Persona danneggiata dal reato, ricorso per cassazione

La persona danneggiata dal reato, pur costituita parte civile, che non sia anche persona offesa, non è legittimata a proporre ricorso per cassazione avverso la sentenza di non luogo a procedere, essendo tale impugnazione destinata alla tutela esclusiva degli interessi penalistici della persona offesa.

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Nomina del custode, beni sottoposti a sequestro preventivo

Se di norma i poteri che competono al custode sono attinenti alla mera custodia a fini conservativi delle cose in sequestro, nulla vieta – ed anzi ora l’art. c. p. p. – espressamente consente che, nella sfera dei poteri del custode, rientri anche l’amministrazione dei beni in sequestro, con esercizio di poteri di vera e propria gestione.

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Provvedimento cautelare, nomina amministratore giudiziario

321 c. p. p. nell’ambito delle misure di prevenzione o per i reati connessi ad attività mafiosa, e in vista della confisca a mente del comma 2 della citata disposizione processuale penale, può anche prevedere la nomina dell’amministratore giudiziario, così come espressamente qualificato dall’art. 2 sexies legge n. 575/1965 e successive modifiche, che sia incaricato non solo della custodia e conservazione dei beni sequestrati, ma anche della loro amministrazione, secondo quanto previsto dall’art.

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Sequestro conservativo penale, custode dei beni sequestrati

Secondo la funzione legalmente tipizzata nelle disposizioni processuali, il sequestro conservativo penale, per sua stessa definizione, è finalizzato alla conservazione ed alla custodia dei beni sottoposti alla cautela reale, e soggiace per l’effetto, al regime omologo previsto dal codice di rito civile.

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Nomina del terzo difensore di fiducia dell'imputato

La nomina del terzo difensore di fiducia dell’imputato, in assenza di revoca espressa di almeno uno dei due già nominati, resta privo di efficacia salvo che si tratti di nomina per la proposizione dell’atto di impugnazione, la quale, in mancanza di contraria indicazione dell’imputato, comporta la revoca dei precedenti difensori. Cassazione Penale, Sezioni Unite, Sentenza n. 12164 del 15 dicembre 2011 – depositata il 30 marzo 2012

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Esame dei testimoni, principio di tassatività

La violazione delle regole da osservarsi nell’esame dei testimoni non è sanzionata dal codice di rito, riferendosi il divieto di utilizzazione della prova ex art.

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Esame testimoniale dei minori, cautele

Nell’esame dei minori devono osservarsi particolari cautele, soprattutto se si tratta di soggetti più piccoli, poiché se da un lato si può affermare che i bambini tendono a mentire consapevolmente, dall’altro deve tenersi conto che gli stessi presentano modalità relazionali orientate in senso imitativo e adesivo e risultano, perciò, influenzabili dalle suggestioni che possono essere insite nelle domande degli adulti e tendono a formulare risposte che ne assecondino le richieste.

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Esame testimoniale, divieto di formulare domande suggestive

E’ evidente che il divieto di formulare domande suggestive è espressamente previsto con riferimento alla parte che ha chiesto la citazione del teste, in quanto tale parte è ritenuta dal legislatore interessata a suggerire al teste risposte utili per la sua difesa. 398, comma 5 bis, c. p. p. ove devono osservarsi nell’esame del teste le forme stabilite per il dibattimento per il richiamo contenuto nell’art.

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Processo penale, regole per esame del testimone

499 c. p. p. nella sua interezza si perviene necessariamente alla conclusione che il divieto di porre domande suggestive, nel significato che il termine assume nel linguaggio giudiziario di domande che tendono a suggerire la risposta al teste, opera per tutti i soggetti che partecipano la processo. 499 c. p. p. , come è stato esplicitamente indicato nella sua intestazione, detta le regole per l’esame del testimone, indica cioè i criteri cui il giudice deve attenersi nell’ammettere o vietare le domande delle parti.

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Dichiarazioni pre-dibattimentali del testimone residente all’estero

d) della Carta europea dei diritti dell’uomo, come interpretato dalla Corte di Strasburgo, le dichiarazioni accusatorie pre-dibattimentali rese al di fuori del contraddittorio, pur legittimamente acquisite, non possono da sole fondare l’affermazione di colpevolezza.

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Istanze e memorie, onere della difesa

La legge stabilisce in linea generale il dovere del giudice di provvedere su istanze e memorie, all’art.

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Istanza di riesame, obblighi di comunicazione

Obblighi di comunicazione a carico della pubblico ministero non previsti dalla legge Se costituisce onere della difesa dimostrare di essersi attivata tempestivamente rispetto alla proposta istanza di riesame, altrettanto tempestivamente deve il p. m. provvedere sulla richiesta.

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Accesso ai files audio di cui al brogliaccio di polizia

Il diritto della difesa di accedere ai files audio di cui al brogliaccio di p. g. costituisce mera trasposizione grafica, al fine di verificare, prima dello svolgimento del procedimento di riesame, la corrispondenza del contenuto di tali files a quanto riportato nella documentazione allegata alla richiesta di provvedimento cautelare. Tale diritto si inserisce in un iter procedimentale non regolato dalla legge, le cui scansioni temporali devono essere strettamente scandite dall’esigenza di comprimere l’accertamento nei ristretti termini di decisione del giudice del riesame, che non possono essere sottoposti a sospensione, per effetto della garanzia riconosciuta.

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Notizie desumibili dall'accesso al REGE, art. 326 c.p.

Le notizie desumibili dall’accesso al REGE sono segrete ai fini e per gli effetti dell’art. 110 bis disposizioni di attuazione del codice di procedura penale – l’addetto può rispondere alla richiesta dell’interessato, avanzata secondo le procedure prescritte dalla legge, soltanto con la formula quest’ultima che lascia impregiudicato il potere del pubblico ministero di secretazione.

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