La Corte di Cassazione ha stabilito che la misura di sicurezza dell'espulsione straniero dopo una condanna non è automatica. Un cittadino rumeno, condannato per truffa aggravata e falso per aver fittiziamente intestato a sé numerosi veicoli, non è stato espulso. Il Procuratore ha fatto ricorso, sostenendo la sua pericolosità sociale. La Cassazione ha respinto il ricorso, sottolineando che l'espulsione è una misura discrezionale. Il giudice di merito può non applicarla se, pur in presenza di una condotta grave, non ravvisa una concreta probabilità che l'imputato commetta nuovi reati, bilanciando elementi come la confessione e la gravità del fatto.
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