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Prescrizione reato: annullamento senza rinvio

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza d’appello perché il reato si è estinto. La Corte ha chiarito che, essendo il ricorso ammissibile, la sopravvenuta prescrizione del reato, maturata dopo la sentenza di secondo grado, impone l’annullamento senza rinvio della condanna.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Prescrizione Reato: Come Annulla la Sentenza Anche in Cassazione

La prescrizione del reato è un istituto fondamentale del nostro ordinamento che sancisce l’estinzione di un illecito penale per il decorso del tempo. Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 24027/2025, offre un chiarimento cruciale su come opera questo meccanismo quando interviene mentre il processo è pendente in ultimo grado di giudizio, sottolineando l’importanza dell’ammissibilità del ricorso.

Il Caso in Analisi: un Ricorso e il Decorso del Tempo

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Napoli nel febbraio 2024. Il reato contestato era stato commesso nel luglio del 2014. Durante il giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione, i giudici hanno rilevato un fatto determinante: era interamente decorso il termine decennale di prescrizione previsto per quel reato, anche tenendo conto dei periodi di sospensione.

Questo evento, la maturazione della prescrizione, è avvenuto dopo la pronuncia della sentenza d’appello ma prima della decisione della Cassazione. La questione centrale, quindi, era stabilire se e a quali condizioni la Suprema Corte potesse dichiarare l’estinzione del reato.

Prescrizione Reato e Ammissibilità del Ricorso

La Corte ha affermato un principio cardine della procedura penale: la possibilità di rilevare una causa di estinzione del reato, come la prescrizione, è strettamente legata alla validità del ricorso presentato. Nel caso di specie, il ricorso non era viziato da inammissibilità. Questo ha permesso la costituzione di un valido rapporto processuale di impugnazione.

Se il ricorso fosse stato inammissibile, la sentenza di condanna sarebbe passata in giudicato, precludendo alla Corte ogni possibilità di intervento sul merito e, di conseguenza, anche la possibilità di dichiarare l’estinzione del reato per prescrizione. L’ammissibilità del ricorso, al contrario, mantiene ‘aperto’ il processo, consentendo al giudice di applicare le cause di non punibilità sopravvenute, come previsto dall’art. 129 del codice di procedura penale.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha basato la sua decisione su una logica procedurale impeccabile. I giudici hanno osservato che la causa estintiva della prescrizione era sopraggiunta alla sentenza impugnata. Poiché il ricorso proposto dall’imputato non era inammissibile, si era validamente instaurato il rapporto processuale.

La sentenza chiarisce che solo l’inammissibilità del ricorso impedisce di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità. Essendo il ricorso valido, la Corte ha avuto il potere e il dovere di prendere atto del decorso del tempo e di dichiarare l’estinzione del reato. Di conseguenza, si è imposto l’annullamento senza rinvio della decisione impugnata, poiché il reato ascritto all’imputato non era più punibile.

Conclusioni

Questa pronuncia ribadisce un concetto fondamentale: l’accesso a un grado di giudizio tramite un’impugnazione ammissibile è la condizione essenziale per poter beneficiare di eventuali cause estintive che maturino nel corso del processo. La decisione evidenzia come un ricorso, anche se potenzialmente infondato nel merito, se correttamente impostato dal punto di vista procedurale, possa comunque portare a un esito favorevole per l’imputato qualora, nelle more del giudizio, si verifichi un evento come la prescrizione del reato.

Cosa succede se il reato si prescrive mentre il caso è in Cassazione?
Se il ricorso presentato è ammissibile, la Corte di Cassazione deve dichiarare l’estinzione del reato e annullare la sentenza di condanna senza rinviare il caso a un altro giudice.

Perché è fondamentale che il ricorso in Cassazione sia ammissibile?
Perché solo un ricorso ammissibile instaura un valido rapporto processuale. Un ricorso inammissibile, invece, non permette alla Corte di esaminare la causa, impedendole di dichiarare l’eventuale prescrizione del reato maturata nel frattempo.

La Cassazione può dichiarare la prescrizione se il ricorso è inammissibile?
No. La sentenza specifica chiaramente che l’inammissibilità del ricorso preclude la possibilità per la Corte di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, come la prescrizione, perché non si forma un valido rapporto di impugnazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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