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Prescrizione reati tributari: la Cassazione chiarisce

La Corte di Cassazione ha annullato una condanna per omesso versamento di IVA (art. 10-ter D.Lgs. 74/2000), stabilendo che il reato era estinto. La Corte ha chiarito che l’estensione dei termini di prescrizione reati tributari, prevista dall’art. 17, co. 1-bis, non si applica a questa specifica fattispecie, correggendo un errore della Corte d’Appello. La decisione sottolinea l’importanza del corretto calcolo dei termini, che in questo caso erano di sei anni, più un massimo di un anno e sei mesi per le interruzioni.

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Pubblicato il 21 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale

Prescrizione Reati Tributari: La Cassazione Annulla Condanna per Omesso Versamento IVA

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 17780/2025) offre un importante chiarimento sulla prescrizione reati tributari, in particolare per il delitto di omesso versamento di IVA previsto dall’art. 10-ter del d.lgs. 74/2000. La Corte ha annullato senza rinvio una sentenza di condanna, dichiarando il reato estinto per il decorso dei termini, correggendo così un’errata interpretazione della Corte d’Appello.

I Fatti di Causa

Il caso riguarda l’amministratore di una società a responsabilità limitata, condannato in primo e secondo grado per non aver versato l’IVA dovuta per l’anno 2012, per un importo complessivo di oltre 830.000 euro. La scadenza per il versamento era fissata al 27 dicembre 2013, data in cui il reato si è consumato.

Nonostante la condanna del Tribunale e la successiva conferma della Corte d’Appello, la difesa ha presentato ricorso per cassazione, sollevando un’unica, ma decisiva, questione: l’avvenuta prescrizione del reato, che i giudici di merito non avevano rilevato.

La Decisione della Corte di Cassazione sulla Prescrizione dei Reati Tributari

La Suprema Corte ha accolto il ricorso, ritenendolo fondato. Il fulcro della decisione risiede nella corretta individuazione del termine di prescrizione applicabile al reato di cui all’art. 10-ter d.lgs. 74/2000.

L’Errore della Corte d’Appello

I giudici d’appello avevano erroneamente applicato il termine di prescrizione aumentato di un terzo, previsto dall’art. 17, comma 1-bis, del d.lgs. 74/2000. Questa norma, tuttavia, si riferisce specificamente ai reati previsti dagli articoli da 2 a 10 dello stesso decreto, escludendo esplicitamente il delitto di omesso versamento IVA disciplinato dall’art. 10-ter.

Il Calcolo Corretto della Prescrizione

La Cassazione ha ribadito che, per il reato in esame, devono applicarsi le regole generali sulla prescrizione. Il termine ordinario è di sei anni. A questo si aggiunge un periodo massimo di interruzione pari a un anno e sei mesi, per un totale di sette anni e sei mesi. Al netto dei periodi di sospensione del processo, la Corte ha calcolato che la prescrizione era definitivamente maturata il 28 luglio 2023, ben prima della pronuncia della sentenza d’appello (datata 12 luglio 2024).

Le Motivazioni

La motivazione della Corte è netta e si basa su un’interpretazione letterale e sistematica della normativa. I giudici hanno specificato che la norma che estende i termini di prescrizione (art. 17, comma 1-bis) è di natura eccezionale e, pertanto, non può essere applicata per analogia a fattispecie non espressamente richiamate. Il reato di omesso versamento di IVA (art. 10-ter) non rientra nell’elenco tassativo dei delitti per i quali è previsto l’aumento del termine.

A supporto della propria decisione, la Corte ha richiamato un suo precedente consolidato (Sez. 3, n. 2519 del 14/12/2021), che aveva già stabilito questo principio. L’errore della Corte d’Appello ha quindi costituito una chiara violazione di legge, che ha portato all’annullamento della sentenza impugnata.

Le Conclusioni

Questa sentenza riafferma un principio cruciale in materia di prescrizione reati tributari: non tutti i delitti fiscali sono soggetti ai termini di prescrizione allungati. La distinzione operata dal legislatore è netta e deve essere rispettata rigorosamente dai giudici di merito. Per gli operatori del diritto, questa decisione rappresenta una conferma della necessità di analizzare attentamente la normativa applicabile a ogni singola fattispecie di reato, senza dare per scontata l’applicazione di regimi speciali o derogatori. La corretta individuazione del termine di prescrizione è un elemento fondamentale per la tutela dei diritti della difesa.

Qual è il termine di prescrizione per il reato di omesso versamento di IVA (art. 10-ter d.lgs. 74/2000)?
Il termine di prescrizione è quello ordinario di sei anni, che può essere esteso fino a un massimo di sette anni e sei mesi in presenza di atti interruttivi, oltre a eventuali periodi di sospensione del procedimento.

Perché la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna?
La Corte ha annullato la sentenza perché il reato era già estinto per prescrizione al momento della decisione della Corte d’Appello. Quest’ultima aveva erroneamente calcolato il termine di prescrizione, applicando un aumento non previsto per questa specifica fattispecie di reato.

L’aumento di un terzo dei termini di prescrizione previsto per i reati tributari si applica sempre?
No. Secondo la sentenza, l’aumento di un terzo previsto dall’art. 17, comma 1-bis, del d.lgs. 74/2000 si applica solo ai reati indicati negli articoli da 2 a 10 dello stesso decreto, e non al reato di omesso versamento di IVA (art. 10-ter).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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