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Pertinenza di privata dimora: il furto in garage

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un imputato per furto in un garage. La Corte conferma che il garage costituisce pertinenza di privata dimora ai sensi dell’art. 624-bis c.p., anche se non fisicamente collegato all’abitazione, purché sia un luogo dove si svolgono atti della vita privata. La mancanza di contiguità spaziale non è un elemento decisivo.

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Pubblicato il 25 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale

Pertinenza di Privata Dimora: Quando un Furto in Garage Diventa Reato Aggravato

Un furto in un garage, anche se non direttamente collegato all’abitazione, può essere considerato un reato aggravato di furto in abitazione? La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 38327/2024, torna su questo tema cruciale, chiarendo il concetto di pertinenza di privata dimora e i criteri per la sua applicazione. Questa decisione offre spunti fondamentali per comprendere i confini della tutela penale dei luoghi legati alla nostra vita quotidiana.

I Fatti del Caso: Il Furto nel Garage

Il caso nasce dal ricorso presentato da un imputato condannato per furto all’interno di un garage. La difesa sosteneva che il reato non potesse essere qualificato come furto in abitazione (art. 624-bis c.p.), poiché il garage non era fisicamente collegato all’abitazione principale della vittima e quest’ultima non ne era proprietaria, ma ne aveva solo la disponibilità.

Secondo il ricorrente, questi due elementi (mancanza di contiguità spaziale e di proprietà) escludevano che il garage potesse essere considerato una pertinenza di privata dimora, declassando così il reato a furto semplice.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, confermando in toto la decisione dei giudici di merito. Gli Ermellini hanno ritenuto che i motivi del ricorso fossero una mera riproposizione di argomenti già esaminati e correttamente respinti in appello, senza una critica specifica e puntuale alla motivazione della sentenza impugnata. La Corte ha quindi colto l’occasione per ribadire i principi consolidati della sua giurisprudenza in materia.

Le Motivazioni: Cos’è una Pertinenza di Privata Dimora?

Il cuore della decisione risiede nella definizione giuridica di pertinenza di privata dimora. La Corte chiarisce che tale concetto non si basa su un rigido criterio di vicinanza fisica, ma su un legame funzionale tra il bene accessorio (il garage) e l’immobile principale (l’abitazione).

L’Irrilevanza della Contiguità Spaziale

I giudici hanno sottolineato come la giurisprudenza prevalente consideri pertinenza “ogni bene idoneo ad arrecare una diretta utilità economica all’immobile principale, comunque, funzionalmente ad esso asservito e destinato al suo servizio od ornamento in modo durevole”. Un rapporto di contiguità fisica non è necessario. È stato citato un precedente in cui è stata riconosciuta la natura pertinenziale a un garage situato in un diverso complesso condominiale, ma all’interno dello stesso territorio comunale.

L’Uso Concreto come Criterio Decisivo

Ciò che conta veramente è l’uso effettivo del luogo. Un garage è considerato pertinenza se vi si compiono, in maniera non occasionale, atti della vita privata e non è accessibile senza il consenso del titolare. Nel caso specifico, è stato provato che il padre della proprietaria utilizzava abitualmente il garage per svolgere attività legate alla sua vita privata, custodendovi strumenti personali per l’attività di caccia. Questo uso concreto ha reso il garage un luogo protetto dalla norma sul furto in abitazione, a prescindere da chi ne fosse il formale proprietario.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

La decisione della Cassazione rafforza un principio di tutela sostanziale: la protezione penale si estende a tutti i luoghi in cui si svolge la vita privata di una persona, anche se non sono strettamente parte dell’abitazione. Per qualificare un furto in garage come reato aggravato, i fattori determinanti sono:
1. Il legame funzionale: il garage deve essere al servizio dell’abitazione.
2. L’uso privato: deve essere un luogo in cui si svolgono attività personali, anche sporadiche ma non occasionali.

Questa interpretazione estensiva garantisce una maggiore protezione contro le intrusioni in spazi che, sebbene separati, sono una diretta estensione della sfera privata e personale dell’individuo.

Un garage non collegato direttamente a una casa è considerato “privata dimora” ai fini del reato di furto?
Sì, la Cassazione ha stabilito che un garage costituisce pertinenza di privata dimora anche se non è fisicamente contiguo all’abitazione principale. Ciò che rileva è il legame funzionale e l’uso privato del luogo.

Cosa rende un garage una pertinenza dell’abitazione secondo la Corte?
Un garage diventa pertinenza quando è un luogo dove si compiono, in modo non occasionale, atti della vita privata (come custodire strumenti per un hobby) e non è accessibile senza il consenso del titolare. L’uso effettivo prevale sulla vicinanza fisica.

È necessario essere proprietari del garage affinché un furto al suo interno sia considerato aggravato?
No, la sentenza chiarisce che la qualificazione non dipende dalla proprietà formale, ma dall’uso. Nel caso esaminato, il fatto che il padre della proprietaria fosse l’utilizzatore abituale del garage per le sue attività private è stato sufficiente per qualificarlo come pertinenza di privata dimora.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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