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Pena sospesa appello: la conferma implicita nel resto

Un imputato ricorre in Cassazione lamentando la mancata conferma della pena sospesa da parte della Corte d’Appello. La Suprema Corte dichiara il ricorso inammissibile, chiarendo che la formula “confermato nel resto” utilizzata nel giudizio di secondo grado include implicitamente anche la concessione della sospensione condizionale della pena, rendendo il motivo del ricorso infondato.

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Pubblicato il 27 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Pena Sospesa in Appello: Cosa Significa la Conferma ‘nel Resto’?

Quando una sentenza di appello conferma ‘nel resto’ una decisione di primo grado, cosa accade ai benefici concessi, come la pena sospesa in appello? Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione chiarisce la portata di questa formula, stabilendo che essa include implicitamente tutti gli aspetti non espressamente modificati, compresa la sospensione condizionale della pena. Analizziamo questa importante decisione per comprenderne le implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso

Un imputato, condannato in primo grado ma beneficiario della sospensione condizionale della pena, si era visto rideterminare la sanzione dalla Corte d’Appello a seguito di un accordo tra le parti. La Corte territoriale aveva dichiarato improcedibile un capo d’imputazione per difetto di querela, riducendo la pena a dieci mesi di reclusione e confermando ‘nel resto’ la sentenza impugnata.

L’imputato ha presentato ricorso per cassazione, sostenendo l’illegittimità della decisione d’appello. A suo avviso, i giudici di secondo grado avrebbero omesso di confermare esplicitamente il beneficio della pena sospesa, violando così l’accordo tra le parti e lasciando incompleta la motivazione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Secondo i giudici supremi, il motivo del ricorso era manifestamente infondato e basato su un presupposto errato: la presunta mancata conferma della sospensione condizionale della pena.

Le Motivazioni: L’Interpretazione della Conferma e la Pena Sospesa in Appello

Il cuore della decisione risiede nell’interpretazione della locuzione ‘confermato nel resto’. La Corte ha chiarito che questa formula ha un valore onnicomprensivo. Quando un giudice d’appello modifica parzialmente una sentenza (in questo caso, rideterminando la pena a seguito della declaratoria di improcedibilità di un reato) e conferma ‘nel resto’, tale conferma si estende a tutte le statuizioni della sentenza di primo grado che non sono state oggetto di specifica riforma.

È evidente, scrivono i giudici, che tra le statuizioni adottate dal Tribunale e confermate in appello vi è anche la ‘concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena’. Pertanto, non sussiste alcuna violazione dell’accordo tra le parti né un’omessa motivazione. Il beneficio era stato, a tutti gli effetti, confermato implicitamente. Il ricorso è stato quindi giudicato inammissibile perché proposto per motivi non consentiti dalla legge, ovvero basato su un’errata interpretazione della decisione impugnata.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Difesa

Questa pronuncia ribadisce un principio fondamentale nella prassi processuale: le sentenze devono essere lette nella loro interezza e logica complessiva. La formula di ‘conferma nel resto’ non è una mera clausola di stile, ma un dispositivo giuridico che assicura la continuità tra i gradi di giudizio per tutte le parti della decisione non specificamente riformate. Per la difesa, ciò significa che non è necessario che ogni singolo punto favorevole all’imputato, come la pena sospesa, venga ripetuto testualmente nella sentenza d’appello se la decisione di primo grado viene confermata ‘nel resto’. La sua validità permane, salvo espressa revoca o modifica. La conseguenza dell’inammissibilità è stata, come da prassi, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della cassa delle ammende.

Cosa significa quando una Corte d’Appello ‘conferma nel resto’ una sentenza?
Significa che tutte le decisioni prese dal giudice di primo grado, che non sono state esplicitamente modificate o annullate, restano valide, inclusi i benefici come la sospensione condizionale della pena.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile in questo caso?
Il ricorso è stato ritenuto inammissibile perché si basava su un motivo infondato. L’imputato lamentava la mancata conferma della pena sospesa, ma la Corte ha stabilito che questa era stata implicitamente confermata attraverso la formula ‘confermato nel resto’.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Quando un ricorso penale viene dichiarato inammissibile, il ricorrente è condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro alla cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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