La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14728/2024, ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato in assenza. Il suo difensore non aveva depositato la procura speciale appello, un mandato specifico richiesto dalla legge dopo la pronuncia della sentenza. La Corte ha rigettato la questione di legittimità costituzionale, affermando che tale requisito non viola il diritto di difesa, ma assicura che l'impugnazione sia una scelta consapevole e personale dell'imputato, regolando semplicemente le modalità di esercizio del diritto tramite avvocato.
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