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Ordinanza penale: guida alla decisione della Cassazione

Il documento analizzato è un’ordinanza penale emessa dalla Sezione 7 della Corte di Cassazione. Il testo fornito contiene unicamente i dati identificativi del provvedimento, senza esporre i fatti di causa, le motivazioni o la decisione. Pertanto, non è possibile riassumere il contenuto giuridico della questione trattata con questa ordinanza penale.

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Pubblicato il 5 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ordinanza Penale: Come Leggere un Provvedimento della Cassazione

Quando ci si imbatte in un documento della Corte di Cassazione, come un’ordinanza penale, è fondamentale comprenderne la struttura e la portata. Sebbene il testo completo del provvedimento analizzato non sia disponibile, i dati di intestazione ci offrono spunti importanti per capire il funzionamento della giustizia al suo più alto livello.

Cos’è un’Ordinanza e Qual è la sua Funzione?

Un’ordinanza è un atto con cui il giudice decide su questioni che sorgono durante il processo, ma senza definirlo nel merito. A differenza della sentenza, che chiude un grado di giudizio, l’ordinanza ha tipicamente una funzione interlocutoria o procedurale. Nel contesto penale, può riguardare, ad esempio, l’ammissibilità di un ricorso, questioni relative a misure cautelari o altre istanze presentate dalle parti.

La Struttura del Provvedimento

Il documento in esame è un’ordinanza della Sezione 7 Penale della Corte di Cassazione. Questi dati, apparentemente semplici, sono essenziali per identificare in modo univoco il provvedimento. L’intestazione riporta anche:
* Presidente: il magistrato che presiede il collegio giudicante.
* Relatore: il giudice incaricato di studiare approfonditamente il caso e di proporre una bozza della decisione.
* Data Udienza: il giorno in cui la causa è stata discussa.

Il Ruolo della Corte di Cassazione nell’Ordinanza Penale

La Corte di Cassazione non è un terzo grado di “merito”. Non riesamina i fatti, ma valuta se i giudici dei gradi precedenti (Tribunale e Corte d’Appello) abbiano applicato correttamente la legge. La Sezione 7, in particolare, si occupa spesso di una prima valutazione dei ricorsi per verificarne l’ammissibilità. Un’ordinanza penale di questa sezione potrebbe, quindi, dichiarare un ricorso inammissibile perché, ad esempio, i motivi non sono consentiti dalla legge o perché è stato presentato fuori termine.

Le Motivazioni

Le motivazioni costituiscono il cuore di ogni provvedimento giudiziario, spiegando il ragionamento logico-giuridico che ha portato il giudice a quella determinata decisione. In un’ordinanza della Cassazione, le motivazioni si concentrerebbero sui vizi di legittimità denunciati dal ricorrente. Ad esempio, potrebbero analizzare se vi sia stata una violazione di legge o un vizio di motivazione nella sentenza impugnata. Poiché il testo integrale non è disponibile, non è possibile entrare nel dettaglio delle specifiche ragioni addotte dal collegio nel caso di specie. Tuttavia, è proprio in questa sezione che la Corte chiarisce i principi di diritto applicabili, fornendo indicazioni preziose per casi futuri.

Le Conclusioni

In conclusione, sebbene l’analisi sia limitata ai soli dati di intestazione, possiamo comprendere l’importanza formale e sostanziale di un’ordinanza penale emessa dalla Corte di Cassazione. Tali provvedimenti, anche quando risolvono questioni procedurali, sono fondamentali per garantire l’uniformità dell’interpretazione giuridica e il corretto svolgimento del processo. Ogni ordinanza contribuisce a delineare i confini della legalità, assicurando che i diritti delle parti siano tutelati nel rispetto delle norme.

Che cos’è un’ordinanza penale della Corte di Cassazione?
È un provvedimento con cui la Corte di Cassazione decide su questioni procedurali, come l’ammissibilità di un ricorso, senza entrare nel merito dei fatti di causa.

Qual è il ruolo del Relatore in un procedimento?
Il Relatore è il giudice, membro del collegio, che viene incaricato di studiare in modo approfondito gli atti del processo e di preparare una bozza della decisione da discutere con gli altri giudici.

Cosa significa che la copia del provvedimento è “non ufficiale”?
Significa che il documento non ha valore legale di copia conforme all’originale depositato in cancelleria e viene fornito solo a scopo informativo e di consultazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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