Ordinanza Penale: Cosa Decide la Corte di Cassazione?
Recentemente, l’attenzione si è posata su un provvedimento della Corte di Cassazione, una specifica ordinanza penale emessa dalla Seconda Sezione. Sebbene il contenuto di questa decisione non sia pubblico, l’occasione è utile per comprendere il ruolo e la funzione di questi atti giudiziari nel nostro ordinamento. Analizziamo cosa significa un’ordinanza emessa dalla Suprema Corte e quali possono essere le sue implicazioni generali.
Il Contesto del Provvedimento Giudiziario
Il documento in esame è l’intestazione di una decisione della Suprema Corte di Cassazione, organo al vertice della giurisdizione ordinaria. Si tratta di un’ordinanza penale, un atto che, a differenza della sentenza, solitamente non definisce il merito della controversia ma risolve questioni sorte nel corso del procedimento. La decisione è stata presa dalla Seconda Sezione Penale, presieduta dal Presidente Andrea Pellegrino e con Massimo Perrotti in qualità di Relatore, il magistrato incaricato di studiare il caso e preparare la bozza della motivazione. L’udienza si è tenuta in data 20/05/2025.
La Funzione dell’Ordinanza Penale nel Processo
Un’ordinanza penale emessa dalla Corte di Cassazione riveste un’importanza cruciale. Tipicamente, questo tipo di provvedimento viene adottato per decidere su questioni che non richiedono un giudizio di merito completo. Le casistiche più frequenti includono:
* La dichiarazione di inammissibilità di un ricorso, quando questo è presentato al di fuori dei termini, manca dei requisiti di legge o si basa su motivi non consentiti.
* La risoluzione di questioni di competenza o giurisdizione.
* La decisione su istanze procedurali presentate dalle parti.
Questo atto, quindi, serve a garantire il corretto svolgimento del processo e il rispetto delle norme procedurali, svolgendo una funzione di filtro e di indirizzo per i gradi di giudizio inferiori.
Le Motivazioni di un’Ordinanza Penale
Le motivazioni di un’ordinanza della Corte di Cassazione, pur variando enormemente a seconda del caso, si fondano sempre su principi di diritto. Non avendo accesso al testo specifico dell’ordinanza in oggetto, non possiamo analizzare le ragioni specifiche. Tuttavia, possiamo delineare le tipologie di motivazioni che la Corte solitamente adotta in questi provvedimenti.
Una motivazione potrebbe, ad esempio, basarsi sulla manifesta infondatezza dei motivi di ricorso, spiegando perché le censure sollevate dalla difesa o dall’accusa non possono trovare accoglimento. In altri casi, la Corte potrebbe motivare un’ordinanza di inammissibilità evidenziando come il ricorrente abbia tentato di ottenere dalla Cassazione un riesame dei fatti, compito che invece spetta esclusivamente ai giudici di merito (Tribunale e Corte d’Appello).
Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche
Le conclusioni di un’ordinanza della Corte definiscono in modo vincolante una specifica fase o un aspetto del procedimento. L’effetto pratico di un’ordinanza può essere la fine del processo in quella sede (ad esempio con la declaratoria di inammissibilità, che rende definitiva la sentenza impugnata) oppure la necessità per il giudice del rinvio di attenersi a un determinato principio di diritto fissato dalla Corte.
Senza conoscere il dispositivo del caso specifico, è impossibile determinare le conseguenze concrete. Tuttavia, si ribadisce l’importanza di questi atti per la corretta e uniforme applicazione della legge, che costituisce la missione fondamentale della Corte di Cassazione.
Che tipo di provvedimento è stato emesso?
È stata emessa un’ordinanza in materia penale dalla Seconda Sezione della Corte di Cassazione. Il documento fornito è solo l’intestazione e non contiene il testo della decisione.
Qual è la funzione generale di un’ordinanza della Corte di Cassazione?
In generale, un’ordinanza della Cassazione decide su questioni procedurali, come l’ammissibilità di un ricorso, o risolve altre questioni sorte durante il processo senza definire il merito finale della vicenda (colpevolezza o innocenza).
Cosa si può dedurre dal documento fornito?
Dal documento si possono dedurre solo i dati identificativi del provvedimento: la sezione (Seconda Penale), il collegio giudicante (Presidente e Relatore) e la data dell’udienza. Non è possibile ricavare alcuna informazione sui fatti o sul contenuto della decisione.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 2 Num. 22261 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 2 Num. 22261 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 20/05/2025