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Ordinanza Penale: Analisi di un provvedimento

Il documento esaminato è l’intestazione di un’ordinanza penale emessa dalla Corte di Cassazione. Esso riporta i dati identificativi del provvedimento, come la sezione, il numero, l’anno, i magistrati componenti il collegio e la data dell’udienza. Poiché manca il testo integrale, non è possibile analizzare i fatti del caso, le argomentazioni legali o la decisione di merito. L’analisi si concentra sulla spiegazione degli elementi formali presenti.

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Pubblicato il 26 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ordinanza Penale: Come leggere l’intestazione di un provvedimento della Cassazione

Un’Ordinanza Penale emessa dalla Corte di Cassazione è un atto fondamentale del nostro ordinamento giuridico. Spesso, prima di arrivare al cuore della decisione, ci si imbatte in una pagina introduttiva ricca di informazioni formali. Comprendere questi dati è il primo passo per interpretare correttamente il provvedimento. In questo articolo, analizzeremo gli elementi presenti nell’intestazione di un’ordinanza per svelarne il significato e l’importanza.

Gli Elementi Identificativi del Provvedimento

L’intestazione di un atto giudiziario funziona come la sua carta d’identità. Nel caso in esame, troviamo i seguenti dati:

* Penale Ord. Sez. 7: Indica che si tratta di un’ordinanza (Ord.) emessa dalla Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione. Le sezioni sono specializzate per materia e la settima, in particolare, si occupa spesso di vagliare l’ammissibilità dei ricorsi.
* Num. 27886 Anno 2025: Questi sono il numero progressivo e l’anno di riferimento del provvedimento nel registro generale della Corte. Sono essenziali per identificarlo in modo univoco.

Questi semplici codici ci forniscono già un contesto preciso: siamo di fronte a una decisione di natura procedurale in ambito penale, presa ai massimi livelli della giurisdizione.

Il Collegio Giudicante: i Ruoli di Presidente e Relatore

Un’Ordinanza Penale della Cassazione è sempre una decisione collegiale. L’intestazione riporta i nomi dei magistrati che hanno preso la decisione, specificandone i ruoli:

* Presidente: È il magistrato che presiede il collegio. Ha il compito di dirigere l’udienza e coordinare il processo decisionale, garantendo il corretto svolgimento dei lavori.
* Relatore: È il giudice a cui è stato assegnato lo studio preliminare e approfondito del fascicolo. Durante la camera di consiglio, il relatore espone i fatti di causa, le questioni di diritto sollevate dal ricorso e propone una soluzione motivata, che servirà come base per la discussione e la decisione finale del collegio.

La menzione di queste figure sottolinea la struttura collaborativa e ponderata del processo decisionale della Suprema Corte.

L’Importanza della Data Udienza

La “Data Udienza” indica il giorno in cui il ricorso è stato trattato dal collegio. Questa data è un riferimento temporale fondamentale per diverse ragioni. Da questo momento, infatti, il collegio si riserva di decidere e iniziano a decorrere i termini previsti dalla legge per il deposito delle motivazioni che spiegheranno nel dettaglio il perché della decisione presa. È il momento culminante in cui la discussione giuridica si trasforma in una pronuncia ufficiale.

Le motivazioni

Il documento in esame costituisce unicamente la pagina di copertina del provvedimento e, di conseguenza, non contiene le motivazioni della decisione. Queste ultime rappresentano il cuore logico-giuridico della pronuncia, in cui il collegio giudicante spiega l’iter argomentativo che ha condotto alla soluzione adottata. Senza accesso a questa sezione, è impossibile comprendere le ragioni di diritto alla base del provvedimento.

Le conclusioni

Analogamente alle motivazioni, le conclusioni e il dispositivo della sentenza non sono presenti nel testo fornito. Le conclusioni riassumono l’esito finale della valutazione della Corte, che potrebbe consistere, ad esempio, in una dichiarazione di inammissibilità, un rigetto del ricorso o un annullamento con o senza rinvio. La comprensione delle implicazioni pratiche di questa Ordinanza Penale è quindi subordinata alla consultazione del testo integrale.

Cosa significa l’intestazione di un’ordinanza della Cassazione?
L’intestazione fornisce i dati identificativi essenziali del provvedimento: l’autorità emittente (Corte di Cassazione, Sezione Penale), la tipologia di atto (Ordinanza), il numero e l’anno di registrazione, i magistrati del collegio (Presidente e Relatore) e la data della trattazione (Data Udienza).

Qual è la differenza tra Presidente e Relatore?
Il Presidente è il magistrato che dirige i lavori del collegio giudicante e l’udienza. Il Relatore è il giudice incaricato di studiare in modo approfondito il caso e di preparare una relazione per gli altri membri del collegio, proponendo una bozza di decisione.

Perché la Data Udienza è un’informazione importante?
La Data Udienza segna il momento in cui la causa è stata discussa e decisa dal collegio. È un riferimento cruciale perché da quel giorno iniziano a decorrere i termini di legge per il deposito delle motivazioni scritte del provvedimento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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