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Ordinanza di Cassazione: la decisione della Suprema Corte

La Suprema Corte di Cassazione, con una recente ordinanza di Cassazione, ha esaminato un ricorso proposto da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello. Il provvedimento illustra l’esito formale di un giudizio di legittimità.

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Pubblicato il 21 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ordinanza di Cassazione: Guida all’Iter Processuale

L’ordinanza di Cassazione rappresenta un atto fondamentale nel panorama della giustizia penale, spesso decisivo per le sorti di un ricorso. A differenza della sentenza, che definisce il merito della controversia, l’ordinanza risolve tipicamente questioni di natura procedurale. Analizziamo un caso pratico per comprendere meglio il suo funzionamento e la sua struttura.

Il Caso in Analisi: un Ricorso alla Suprema Corte

Il provvedimento in esame riguarda un ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli nel maggio 2024. Il caso è stato portato all’attenzione della settima sezione penale della Corte di Cassazione. L’udienza si è tenuta nel febbraio 2025, durante la quale il Consigliere relatore ha esposto i termini della questione al collegio giudicante. Questo è l’iter standard per tutti i ricorsi che giungono al massimo organo della giurisdizione.

La Struttura dell’Ordinanza di Cassazione

Gli atti della Corte di Cassazione, e in particolare un’ordinanza come quella analizzata, possono apparire estremamente sintetici. Essi si concentrano sugli elementi essenziali: l’indicazione delle parti, il provvedimento impugnato e la decisione finale. La loro brevità è spesso dovuta alla natura della decisione, che può riguardare, ad esempio, la declaratoria di inammissibilità del ricorso per motivi procedurali (come la tardività della presentazione o la manifesta infondatezza dei motivi).

Le Motivazioni

Nel documento fornito non sono esplicitate le motivazioni che hanno condotto alla decisione. Questo non è insolito per le ordinanze che definiscono il ricorso con un rito camerale o che si limitano a statuire su aspetti procedurali. La motivazione, sebbene sempre presente, può essere succinta e focalizzata esclusivamente sulla violazione di norme processuali o sulla carenza dei presupposti per l’accoglimento del ricorso. Senza il testo completo delle motivazioni, non è possibile entrare nel dettaglio del ragionamento giuridico seguito dalla Corte.

Le Conclusioni

In conclusione, l’analisi di un’ordinanza di Cassazione, anche se priva del dettaglio motivazionale, offre spunti importanti sul funzionamento della giustizia di legittimità. Evidenzia come il percorso di un processo non sia fatto solo di sentenze che stabiliscono colpevolezza o innocenza, ma anche di atti procedurali che ne garantiscono il corretto svolgimento. La decisione della Suprema Corte, che conclude l’iter giudiziario, sottolinea l’importanza del rispetto delle regole formali per poter accedere a un giudizio di merito.

Che tipo di provvedimento è stato emesso?
La Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza, un provvedimento che, in questo contesto, decide sul ricorso proposto avverso una precedente sentenza.

Qual era l’oggetto del ricorso?
Il ricorso era stato presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Napoli del 27/05/2024.

Qual è il ruolo del Relatore nell’udienza di Cassazione?
Il Relatore è il giudice incaricato di studiare il caso e di esporre al collegio giudicante i fatti, i motivi del ricorso e le questioni di diritto da risolvere, prima della decisione finale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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