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Ordinanza di Cassazione: guida alla lettura dell’atto

Analisi del frontespizio di un’ordinanza di Cassazione in materia penale. Il documento indica le parti, la sentenza impugnata del Tribunale di Asti e il collegio giudicante, ma non contiene la decisione di merito. L’analisi si concentra sulla comprensione degli elementi procedurali di un simile atto.

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Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ordinanza di Cassazione: Come Leggere e Interpretare il Frontespizio

L’ordinanza di Cassazione è un provvedimento fondamentale nel nostro sistema giudiziario, ma spesso la sua lettura può risultare ostica per i non addetti ai lavori. In questo articolo, analizzeremo la struttura di un’ordinanza emessa dalla Suprema Corte di Cassazione in materia penale. È importante precisare che il documento a nostra disposizione costituisce unicamente il frontespizio del provvedimento, contenente i dati identificativi del procedimento, ma non la decisione nel merito né le sue motivazioni. Ciononostante, offre spunti preziosi per comprendere l’iter processuale.

I Dati Identificativi del Provvedimento

La prima parte del documento fornisce le coordinate essenziali del caso:

* Sezione: La Corte di Cassazione è divisa in sezioni, ciascuna con competenze specifiche. In questo caso, si tratta della Sezione 7 Penale, spesso deputata a un esame preliminare dei ricorsi per valutarne l’ammissibilità.
* Numero e Anno: Sono i riferimenti univoci del provvedimento all’interno dei registri della cancelleria.
* Collegio Giudicante: Vengono indicati il Presidente del collegio e il Giudice Relatore, ovvero colui che ha studiato in modo approfondito la causa per esporla agli altri giudici.
* Data dell’Udienza: Il giorno in cui il ricorso è stato discusso davanti alla Corte.

Questi elementi, puramente formali, sono cruciali per contestualizzare l’atto e identificarlo correttamente.

L’Oggetto del Ricorso: L’Impugnazione di una Sentenza

Il testo chiarisce l’origine della controversia. Un soggetto ha proposto ricorso avverso una sentenza emessa in una data specifica dal Tribunale di Asti. Ciò significa che il ricorrente non ha accettato la decisione del giudice di primo grado e ha deciso di portarla all’attenzione della Corte di Cassazione, il massimo organo della giurisdizione italiana. Il ricorso per Cassazione, tuttavia, non è un terzo grado di giudizio sul fatto, ma un controllo sulla corretta applicazione della legge (un giudizio di legittimità).

Le Motivazioni e le Conclusioni

Il cuore di ogni provvedimento giudiziario risiede nelle motivazioni. È in questa sezione che il giudice spiega il percorso logico-giuridico che lo ha portato a una determinata decisione. Le motivazioni permettono di comprendere perché la Corte ha accolto o respinto il ricorso, quali principi di diritto ha applicato e come ha interpretato le norme. Le conclusioni, invece, riassumono il dispositivo, ovvero la decisione finale presa dalla Corte (es. annullamento della sentenza, rigetto del ricorso, etc.).

Il documento in esame, essendo unicamente il frontespizio, non contiene né le motivazioni né le conclusioni. Per una comprensione completa del caso e delle sue implicazioni pratiche, sarebbe indispensabile poter leggere il testo integrale dell’ordinanza. L’analisi di questa pagina iniziale ci permette comunque di apprezzare la struttura formale di un’ordinanza di Cassazione e di capire quali informazioni preliminari essa veicola.

Qual è l’oggetto del documento analizzato?
Si tratta del frontespizio di un’ordinanza emessa dalla settima sezione penale della Corte di Cassazione, relativa a un ricorso presentato contro una sentenza del Tribunale di Asti.

Chi sono le parti del procedimento?
La parte che ha avviato il procedimento in Cassazione è un individuo, identificato come ‘ricorrente’, che ha impugnato una decisione di un tribunale inferiore.

Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione?
Il documento fornito non permette di conoscere la decisione finale della Corte. Contiene solo le informazioni introduttive del caso, come le parti, i giudici e il provvedimento impugnato, ma non include le motivazioni o il dispositivo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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