LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ordinanza di Cassazione: guida al ricorso penale

Analisi di un’ordinanza di Cassazione emessa dalla Sezione Penale. Il caso riguarda un ricorso proposto avverso una sentenza della Corte d’Appello. Il documento, di natura prettamente procedurale, formalizza la decisione presa in udienza, ma non entra nel merito delle motivazioni, evidenziando un momento cruciale del processo di impugnazione.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 27 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ordinanza di Cassazione: Guida al Processo di Ricorso Penale

L’ordinanza di Cassazione rappresenta un atto fondamentale nel panorama della giustizia penale italiana. Sebbene possa apparire come un documento formale e sintetico, essa segna un passaggio decisivo nel percorso di un ricorso presentato alla Corte Suprema. In questo articolo, analizzeremo la struttura e la funzione di questo provvedimento, prendendo spunto da un caso concreto per illustrare le dinamiche del giudizio di legittimità.

I Fatti del Procedimento

Il caso in esame ha origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Salerno in data 18 novembre 2024. L’imputato, ritenendo la decisione dei giudici di secondo grado viziata, ha deciso di avvalersi del suo diritto di impugnazione, portando il caso all’attenzione della Corte di Cassazione, organo supremo della giurisdizione.

La Corte, nella sua Settima Sezione Penale, ha fissato un’udienza per la discussione del ricorso, tenutasi in data 11 luglio 2025. Durante tale udienza, dopo aver dato avviso alle parti e ascoltato la relazione del Consigliere incaricato, il collegio giudicante ha deliberato sulla questione.

La Decisione della Corte: L’Emissione dell’Ordinanza

Al termine dell’udienza, la Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza. È importante comprendere che questo tipo di provvedimento, specialmente quando è così conciso, serve a formalizzare la decisione presa in camera di consiglio. L’ordinanza attesta che il processo è giunto a una conclusione davanti alla Suprema Corte, ma non sempre contiene, nel suo testo immediatamente disponibile, i dettagli e le argomentazioni che hanno condotto a quella decisione.

Spesso, infatti, l’ordinanza si limita a registrare l’avvenuta deliberazione, mentre il testo integrale con le motivazioni viene redatto e pubblicato in un momento successivo. Questo è particolarmente vero per le decisioni che riguardano aspetti procedurali, come l’ammissibilità del ricorso stesso.

Le Motivazioni

Il documento analizzato è un tipico esempio di atto formale che non include il corpo delle motivazioni. Esso riporta l’intestazione della Corte, i nomi del Presidente e del Relatore, i dettagli del ricorso e la data della decisione. La sua funzione è quella di certificare che una decisione è stata presa. Le ragioni giuridiche che hanno spinto la Corte a decidere in un certo modo (ad esempio, dichiarando il ricorso inammissibile, rigettandolo o accogliendolo) sono contenute in un testo separato che viene depositato successivamente.

L’assenza di motivazioni nel documento non significa che la decisione sia immotivata, ma solo che il testo in esame è la ‘copertina’ del provvedimento finale. La motivazione è un elemento essenziale di ogni decisione giudiziaria e sarà resa disponibile alle parti secondo i tempi e le modalità previste dalla legge.

Le Conclusioni

L’analisi di questa ordinanza di Cassazione ci permette di trarre importanti conclusioni sul funzionamento del processo penale di ultimo grado. In primo luogo, evidenzia la distinzione tra l’atto formale che chiude l’udienza e il documento completo di motivazione. In secondo luogo, sottolinea l’importanza del ruolo della Corte di Cassazione come giudice di legittimità, il cui compito non è riesaminare i fatti, ma assicurare che la legge sia stata applicata correttamente nei gradi di giudizio precedenti. Per le parti coinvolte, questo atto segna la fine del percorso processuale, salvo eventuali rimedi straordinari, e stabilisce in modo definitivo l’esito della vicenda giudiziaria.

Cos’è un’ordinanza della Corte di Cassazione?
È un provvedimento emesso dalla Corte Suprema che, come in questo caso, formalizza una decisione presa riguardo a un ricorso. Solitamente risolve questioni procedurali o decide sull’ammissibilità del ricorso stesso, senza entrare nel merito della vicenda se non nei limiti del giudizio di legittimità.

Qual era l’oggetto del ricorso in questo procedimento?
L’oggetto era un ricorso presentato da un imputato contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Salerno in data 18 novembre 2024.

Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione nel caso specifico?
Il documento attesta che la Corte ha emesso una decisione in forma di ordinanza il giorno 11 luglio 2025. Tuttavia, il testo fornito non specifica il contenuto di tale decisione, ovvero se il ricorso sia stato accolto, respinto o dichiarato inammissibile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati