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Ordinanza di Cassazione: analisi di un caso

Il documento è un’ordinanza di Cassazione che tratta un ricorso proposto da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello di L’Aquila. La Suprema Corte, presieduta e composta dai suoi magistrati, ha tenuto udienza per discutere il caso, ascoltando la relazione del Consigliere designato. Questa fase preliminare è fondamentale per la successiva decisione sul ricorso, come evidenziato in questa ordinanza di Cassazione.

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Pubblicato il 7 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ordinanza di Cassazione: Guida alla Comprensione di un Atto Giudiziario

Un’ordinanza di Cassazione rappresenta un momento fondamentale all’interno dell’iter processuale penale. Questi provvedimenti, emessi dalla Suprema Corte, non entrano nel merito dei fatti, ma si concentrano sulla corretta applicazione delle norme di diritto e di procedura. Analizziamo un caso concreto per comprendere meglio il ruolo e la struttura di questo atto giudiziario, partendo da un’ordinanza emessa dalla Settima Sezione Penale.

Il Contesto del Ricorso in Esame

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un imputato contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di L’Aquila in data 8 luglio 2024. Quando una parte non accetta la decisione di secondo grado, ha la possibilità di rivolgersi alla Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio del sistema italiano. Il ricorso in Cassazione, tuttavia, può essere proposto solo per motivi specifici, legati a violazioni di legge (errores in iudicando) o a vizi procedurali (errores in procedendo).

La Fase Istruttoria davanti alla Suprema Corte

Il documento in esame fotografa una fase cruciale del giudizio di legittimità. L’intestazione ci informa sulla composizione del collegio giudicante, con l’indicazione del Presidente e del Relatore. Quest’ultimo, il Consigliere Paolo Di Geronimo nel nostro caso, ha il compito di studiare in dettaglio gli atti e di preparare una relazione da esporre in udienza. L’ordinanza attesta che si è tenuta l’udienza, che le parti sono state avvisate e che la relazione è stata svolta. Si tratta di passaggi formali ma essenziali per garantire il corretto svolgimento del contraddittorio e la trasparenza della decisione.

Le Motivazioni dell’Ordinanza di Cassazione

Il testo fornito costituisce la parte introduttiva e non riporta le motivazioni della decisione finale. Tuttavia, è proprio nella sezione delle motivazioni che la Corte di Cassazione spiega il ragionamento giuridico che sta alla base del suo provvedimento. In un’ordinanza completa, i giudici avrebbero esaminato i motivi di ricorso presentati dalla difesa, verificando se la Corte d’Appello avesse correttamente interpretato e applicato le norme di legge. Ad esempio, la Corte potrebbe valutare se la qualificazione giuridica del reato fosse corretta, se le norme sulla prescrizione fossero state rispettate o se la sentenza impugnata presentasse vizi logici o contraddittori nella sua argomentazione.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Le conclusioni di un’ordinanza di Cassazione determinano l’esito del ricorso. Le possibilità sono diverse: la Corte può dichiarare il ricorso inammissibile se non rispetta i requisiti di legge, rigettarlo se i motivi sono infondati, oppure accoglierlo. In caso di accoglimento, la Cassazione annulla la sentenza impugnata. L’annullamento può essere ‘con rinvio’, se è necessario un nuovo giudizio di merito da parte di un’altra sezione della Corte d’Appello, oppure ‘senza rinvio’, se la Corte può decidere direttamente il caso nel merito. La decisione finale ha implicazioni dirette e significative sulla posizione giuridica del ricorrente, potendo confermare la condanna, portare a un’assoluzione o richiedere un nuovo processo.

Che cos’è un’ordinanza nel contesto della Corte di Cassazione?
È un provvedimento con cui i giudici della Suprema Corte regolano aspetti procedurali del ricorso. In questo caso specifico, l’ordinanza attesta lo svolgimento dell’udienza e l’ascolto della relazione del Consigliere incaricato, passaggi preliminari alla decisione finale.

Qual è l’oggetto del ricorso menzionato nel documento?
Il ricorso è stato proposto contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di L’Aquila in data 08/07/2024. L’obiettivo del ricorrente è ottenere l’annullamento o la riforma di tale decisione da parte della Corte di Cassazione.

Qual è il ruolo del Consigliere Relatore?
Il Consigliere Relatore, indicato nel documento, è il giudice del collegio che ha il compito di studiare approfonditamente gli atti del processo e di esporre in udienza una relazione sui fatti e sulle questioni di diritto sollevate nel ricorso, per informare gli altri membri del collegio giudicante.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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