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Ordinanza della Cassazione: Analisi di un caso

La Corte di Cassazione ha emesso una ordinanza della Cassazione in ambito penale. Il caso riguarda un ricorso presentato da un giovane contro una sentenza della Corte d’Appello di Venezia. L’ordinanza documenta la fase finale del processo di legittimità, presieduto dal Presidente e con la relazione del Consigliere relatore.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ordinanza della Cassazione: Guida all’Iter di un Ricorso Penale

L’analisi di una ordinanza della Cassazione offre uno spaccato fondamentale sul funzionamento del nostro sistema giudiziario. Sebbene spesso brevi e di natura apparentemente formale, questi documenti rappresentano il culmine di un complesso percorso legale. In questo articolo, esaminiamo un’ordinanza emessa dalla settima sezione penale della Corte Suprema, per comprendere meglio il suo ruolo e il processo che conduce alla sua emissione.

I Fatti Processuali del Caso

Il caso in esame ha origine dal ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Venezia in data 13 maggio 2024. Il ricorrente, nato nel 2004, ha impugnato tale decisione portando la questione dinanzi alla Corte di Cassazione, il massimo organo giurisdizionale italiano.

La Corte Suprema, ricevuti gli atti, ha fissato un’udienza per la discussione del caso. Durante l’udienza, dopo aver dato avviso alle parti coinvolte, il Consigliere Relatore designato ha esposto i fatti e le questioni giuridiche pertinenti al collegio giudicante. Questo passaggio è cruciale per garantire che tutti i membri del collegio abbiano una piena e chiara comprensione del ricorso prima di deliberare.

La Decisione della Corte Suprema

L’atto che analizziamo è l’ordinanza conclusiva di questo procedimento. È importante sottolineare che il documento in questione è di natura prettamente procedurale. Esso attesta formalmente che il processo dinanzi alla Corte si è concluso in una determinata data, a seguito dell’udienza e della relazione del Consigliere.

Tuttavia, il testo fornito non entra nel merito della decisione, ovvero non specifica se il ricorso sia stato dichiarato inammissibile, rigettato o accolto. L’ordinanza si limita a formalizzare l’avvenuta trattazione del caso, un passaggio indispensabile per la chiusura del fascicolo processuale a livello di legittimità.

Le Motivazioni dell’Ordinanza della Cassazione

Sebbene le motivazioni non siano esplicitate nel breve testo a nostra disposizione, in un’ordinanza di questo tipo la Corte di Cassazione avrebbe dettagliato le ragioni giuridiche alla base della sua decisione. Ad esempio, in un caso di inammissibilità – un esito frequente per i ricorsi trattati dalla settima sezione – la Corte avrebbe potuto evidenziare la carenza dei requisiti formali del ricorso, la manifesta infondatezza dei motivi proposti o la loro genericità. Al contrario, in caso di accoglimento con rinvio, avrebbe indicato i principi di diritto ai quali il giudice del rinvio avrebbe dovuto attenersi.

Le Conclusioni

In conclusione, anche un’ordinanza apparentemente semplice come quella esaminata riveste un ruolo essenziale nell’architettura del processo penale. Essa segna la conclusione del giudizio di legittimità e cristallizza l’esito del ricorso, che diviene definitivo. Questo caso ci ricorda l’importanza del rigore formale e della precisione nell’articolazione dei motivi di ricorso, elementi che spesso determinano il successo o l’insuccesso dell’impugnazione dinanzi alla Suprema Corte.

Chi sono le parti del procedimento dinanzi alla Cassazione?
Le parti sono il ricorrente, ovvero un individuo che ha impugnato una sentenza penale, e, implicitamente, lo Stato, rappresentato dall’organo giudiziario che ha emesso la decisione.

Qual è l’oggetto della decisione della Corte?
L’oggetto della decisione è il ricorso presentato avverso la sentenza della Corte d’Appello di Venezia del 13 maggio 2024.

Cosa ha deciso la Corte di Cassazione in questo caso?
Il documento fornito è un’ordinanza formale che attesta la conclusione del procedimento di legittimità. Tuttavia, non esplicita l’esito del ricorso (se sia stato accolto, rigettato o dichiarato inammissibile).

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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