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Omesso avviso difensore: nullità anche con rito scritto

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di condanna della Corte d’Appello a causa di un omesso avviso al difensore di fiducia dell’imputato. Nonostante il processo d’appello si sia svolto con rito cartolare (scritto), la Corte ha stabilito che la mancata notifica dell’udienza al legale nominato dall’imputato costituisce una nullità assoluta, in quanto lede il diritto fondamentale della difesa di richiedere una discussione orale, violando il principio del contraddittorio.

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Pubblicato il 22 dicembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Omesso Avviso al Difensore: la Cassazione Annulla la Sentenza

Il diritto alla difesa è uno dei pilastri fondamentali del nostro ordinamento giuridico. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito con forza questo principio, chiarendo che l’omesso avviso al difensore di fiducia per l’udienza di appello determina una nullità insanabile, anche quando il processo si svolge con il cosiddetto rito cartolare, ovvero basato solo su atti scritti. Questa decisione sottolinea come la garanzia del contraddittorio non possa essere sacrificata in nome dell’efficienza procedurale.

I Fatti del Caso: Una Notifica al Legale Sbagliato

La vicenda processuale riguarda un imputato condannato sia in primo che in secondo grado. Dopo la sentenza di primo grado, l’imputato aveva nominato un proprio avvocato di fiducia, revocando ogni precedente nomina. Nonostante ciò, il decreto di citazione per il giudizio d’appello veniva notificato non al legale di fiducia, ma a un difensore d’ufficio precedentemente assegnato. Di conseguenza, l’udienza d’appello, celebrata con rito cartolare (quindi senza la presenza delle parti), si svolgeva senza che il difensore scelto dall’imputato ne fosse a conoscenza. Il difensore ha quindi proposto ricorso in Cassazione, lamentando la violazione delle norme procedurali e del diritto di difesa.

L’Importanza dell’Omesso Avviso al Difensore nel Processo

La questione giuridica al centro del ricorso era se la mancata notifica dell’udienza al difensore di fiducia potesse essere considerata una violazione procedurale così grave da causare la nullità della sentenza, soprattutto in un contesto di trattazione scritta. La difesa sosteneva che tale omissione integrasse una nullità assoluta, come previsto dagli articoli 178 e 179 del codice di procedura penale, poiché aveva impedito all’imputato di essere assistito dal suo legale di fiducia. Anche il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione ha concordato con questa tesi, chiedendo l’annullamento della sentenza impugnata.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha accolto il ricorso, ritenendolo fondato. Gli Ermellini hanno innanzitutto verificato che la nomina del difensore di fiducia era presente nel fascicolo d’appello e che la Corte territoriale ne era a conoscenza. Il punto cruciale della motivazione risiede nel principio, già affermato dalle Sezioni Unite, secondo cui l’omesso avviso al difensore di fiducia tempestivamente nominato integra una nullità assoluta. La Corte ha specificato che questo principio si applica pienamente anche al rito cartolare, introdotto durante il periodo emergenziale e poi confermato. Sebbene in questo rito la partecipazione fisica del difensore non sia inizialmente obbligatoria, la notifica dell’udienza è l’atto propedeutico fondamentale che consente alla difesa di esercitare un diritto potestativo cruciale: scegliere se accettare la trattazione scritta o richiedere una discussione orale. Omettendo la notifica, si preclude al difensore questa scelta, creando un ‘vulnus irreparabile’ al diritto di difesa e al principio del contraddittorio.

Le Conclusioni

Di conseguenza, la Corte di Cassazione ha stabilito che la mancata comunicazione dell’udienza al legale di fiducia ha determinato un difetto insanabile del contraddittorio. La sentenza della Corte d’Appello è stata quindi annullata con rinvio a un’altra sezione della stessa Corte per un nuovo giudizio, che dovrà essere celebrato nel pieno rispetto delle garanzie difensive. Questa pronuncia ribadisce che le formalità procedurali non sono meri adempimenti burocratici, ma presidi essenziali per garantire un processo equo e giusto.

Cosa succede se il difensore di fiducia non viene avvisato dell’udienza d’appello?
Secondo la sentenza, l’omesso avviso al difensore di fiducia regolarmente nominato costituisce una nullità assoluta ai sensi degli artt. 178 e 179 del codice di procedura penale. Questo vizio comporta l’annullamento della sentenza emessa in quell’udienza.

Questa regola vale anche se il processo si svolge con rito cartolare (scritto)?
Sì, la Corte di Cassazione ha chiarito che il principio si applica anche quando l’udienza è a trattazione scritta. La notifica è un presupposto essenziale per permettere al difensore di esercitare il diritto di richiedere una discussione orale, una facoltà che non può essere negata.

Perché la mancata notifica è considerata un errore così grave?
È considerato un errore gravissimo perché determina un difetto del contraddittorio e un ‘vulnus irreparabile’ al diritto di difesa. Impedisce al difensore di fare una scelta fondamentale sulla modalità di celebrazione del processo (scritta o orale) e di partecipare attivamente alla difesa del proprio assistito, violando i principi di un equo processo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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