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Omessa citazione parte civile: annullamento sentenza

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di appello a causa dell’omessa citazione della parte civile. Questo vizio procedurale, se eccepito tempestivamente, comporta la nullità della decisione per i soli effetti civili, con rinvio della causa al giudice civile competente.

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Pubblicato il 28 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Omessa citazione parte civile: quando la sentenza penale va annullata

Un recente intervento della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale a tutela del diritto di difesa: l’omessa citazione della parte civile nel giudizio di appello determina la nullità della sentenza. Questo vizio procedurale, se correttamente eccepito, porta all’annullamento della decisione limitatamente agli aspetti civili, con rinvio al giudice competente per una nuova valutazione.

I fatti del caso

Il caso trae origine da una sentenza della Corte di Appello che, riformando la decisione di primo grado, aveva assolto un imputato dal reato di cui all’art. 371-ter del codice penale (false dichiarazioni al difensore). Contro questa sentenza, la parte civile, ossia la persona danneggiata dal reato che si era costituita nel processo per ottenere il risarcimento, ha proposto ricorso per Cassazione.

Il motivo del ricorso non riguardava il merito della decisione, ma un vizio di forma essenziale: la parte civile e il suo difensore non avevano ricevuto la notifica del decreto di citazione per il giudizio di appello. In pratica, non erano stati informati della data dell’udienza, vedendosi così preclusa la possibilità di partecipare e far valere le proprie ragioni.

La decisione della Corte di Cassazione sull’omessa citazione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, giudicando il motivo fondato. Gli Ermellini, dopo aver verificato gli atti processuali (attività consentita in presenza di un’eccezione su una violazione procedurale), hanno confermato che il decreto di citazione a giudizio in appello non era stato effettivamente notificato al difensore della parte civile.

Questa mancanza costituisce una violazione delle norme che garantiscono l’intervento, l’assistenza e la rappresentanza delle parti private nel processo. Si tratta di una nullità cosiddetta ‘a regime intermedio’, che, se eccepita tempestivamente come in questo caso, non può essere sanata.

Di conseguenza, la Suprema Corte ha annullato la sentenza impugnata, ma solo per quanto riguarda gli effetti civili. La causa è stata quindi rinviata non a un altro giudice penale, ma al giudice civile competente per valore in grado di appello, che dovrà procedere a un nuovo giudizio nel pieno rispetto del contraddittorio.

Le motivazioni

La motivazione della Corte si fonda su un principio consolidato, richiamando una precedente giurisprudenza (Sez. 2, n. 10813 del 13/12/2011). L’omessa notifica del decreto di citazione alla parte civile regolarmente costituita in primo grado integra una nullità prevista dall’articolo 178, comma primo, lettera c) del codice di procedura penale. Questa norma tutela il diritto di ogni parte di essere presente e difesa nel processo. Poiché il vizio è stato sollevato con il primo atto utile, ovvero il ricorso per Cassazione, esso non poteva che portare all’annullamento. L’annullamento è limitato ai soli effetti civili perché il ricorso era stato proposto unicamente dalla parte civile per tutelare i propri interessi risarcitori, senza intaccare la decisione penale di assoluzione dell’imputato, divenuta definitiva.

Le conclusioni

La sentenza in esame rafforza l’importanza del rispetto delle regole procedurali come garanzia del diritto di difesa e del giusto processo. Anche in un giudizio penale, la posizione della parte civile, che agisce per il risarcimento del danno, è tutelata da precise garanzie. La mancata comunicazione di un’udienza è una violazione grave che, se denunciata nei termini, impone l’annullamento della decisione e la celebrazione di un nuovo giudizio. Questo caso dimostra come un vizio di forma possa avere conseguenze sostanziali, riaprendo una controversia per le sole questioni civili davanti al giudice competente.

Cosa succede se la parte civile non viene notificata per l’udienza d’appello?
L’omessa notifica del decreto di citazione alla parte civile regolarmente costituita determina una nullità della sentenza, a condizione che tale vizio venga eccepito tempestivamente.

Qual è la conseguenza dell’annullamento per omessa citazione parte civile?
La sentenza viene annullata limitatamente agli effetti civili. Ciò significa che la decisione penale (in questo caso, l’assoluzione) rimane valida, ma la causa viene rinviata a un giudice civile per una nuova valutazione delle richieste di risarcimento del danno.

La nullità per omessa citazione è sempre rilevabile?
No, si tratta di una nullità ‘a regime intermedio’ (art. 180 c.p.p.). Questo significa che deve essere eccepita dalla parte interessata entro termini specifici, altrimenti si considera sanata. In questo caso, è stata sollevata correttamente tramite il ricorso per Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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