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Omessa citazione: annullata la sentenza d’appello

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di condanna della Corte d’Appello per un vizio procedurale fondamentale: l’omessa citazione dell’imputato al giudizio di secondo grado. Questo errore, considerato una nullità assoluta e insanabile, ha comportato l’invalidazione dell’intero processo d’appello e la regressione del procedimento per una nuova celebrazione, garantendo il diritto di difesa dell’imputato.

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Pubblicato il 2 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Omessa Citazione: Quando un Errore di Notifica Annulla una Sentenza d’Appello

Nel processo penale, il rispetto delle regole procedurali non è una mera formalità, ma la garanzia fondamentale per un giusto processo e per la tutela del diritto di difesa di ogni individuo. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 7246/2024) ribadisce questo principio con estrema chiarezza, soffermandosi sulle conseguenze devastanti di una omessa citazione dell’imputato nel giudizio d’appello. Vediamo come un errore nella notifica degli atti possa portare all’annullamento di una sentenza di condanna.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da una condanna in primo grado, confermata dalla Corte d’Appello di Roma, per un reato legato agli stupefacenti. Un imputato era stato ritenuto penalmente responsabile e condannato a una pena di un anno e quattro mesi di reclusione, oltre a una multa.

Tuttavia, durante il processo di secondo grado si era verificata una grave anomalia: l’imputato, pur avendo regolarmente presentato appello, non era mai stato formalmente convocato per l’udienza. Il decreto di citazione a giudizio era stato notificato esclusivamente al suo coimputato, lasciandolo completamente all’oscuro della celebrazione del processo a suo carico. Di conseguenza, l’imputato non era comparso in aula, né era stato rappresentato dal suo difensore. È stato lo stesso Procuratore generale a sollevare la questione dinanzi alla Corte di Cassazione, denunciando la violazione delle norme procedurali.

La Questione Giuridica: Le Conseguenze dell’Omessa Citazione

Il cuore della questione legale risiede nell’articolo 179 del codice di procedura penale. Questa norma stabilisce che l’omessa citazione dell’imputato costituisce una nullità di ordine generale, assoluta e insanabile. Ciò significa che si tratta di un vizio talmente grave da inficiare la validità dell’intero procedimento sin dal momento in cui si è verificato.

La mancata convocazione impedisce all’imputato di esercitare il proprio diritto fondamentale di partecipare al processo, di difendersi e di interloquire con il giudice. È una violazione diretta del principio del contraddittorio, pilastro di ogni sistema giuridico equo. Pertanto, qualsiasi atto compiuto e qualsiasi decisione presa in assenza di una regolare convocazione dell’imputato sono da considerarsi giuridicamente invalidi.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso del Procuratore generale, ha confermato senza esitazioni questo principio. I giudici supremi hanno rilevato che, dagli atti processuali, emergeva chiaramente come l’imputato non fosse stato citato per il giudizio di appello.

La Corte ha ribadito che l’omessa citazione integra una nullità assoluta, come previsto dall’art. 179, comma 1, c.p.p. Questa nullità, ai sensi dell’art. 185 c.p.p., travolge non solo l’udienza irregolarmente tenuta, ma anche la sentenza che ne è scaturita. L’intero processo di secondo grado, per quanto riguarda la posizione del ricorrente, è stato quindi dichiarato nullo.

Conclusioni: L’Annullamento e la Regressione del Procedimento

In conclusione, la Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza della Corte d’Appello. Questo non significa che l’imputato sia stato assolto nel merito, ma che il procedimento deve “regredire” alla fase in cui si è verificato l’errore. Gli atti sono stati trasmessi a un’altra sezione della Corte d’Appello di Roma, che dovrà celebrare un nuovo giudizio, partendo da una corretta e regolare convocazione dell’imputato.

Questa decisione sottolinea l’importanza inderogabile delle garanzie procedurali. Anche di fronte a un’accusa fondata nel merito, il processo non può giungere a una conclusione valida se i diritti fondamentali dell’imputato, a partire da quello di essere presente e difendersi, non vengono scrupolosamente rispettati.

Cosa succede se un imputato non viene convocato per l’udienza di appello?
L’omessa citazione dell’imputato per l’udienza di appello costituisce una nullità assoluta e insanabile. Questo vizio procedurale invalida l’intero giudizio di secondo grado, compresa la sentenza emessa, e comporta la necessità di celebrare un nuovo processo d’appello.

Che cos’è una ‘nullità assoluta’ nel processo penale?
È un vizio procedurale talmente grave da non poter essere sanato in alcun modo. Può essere rilevato d’ufficio dal giudice in ogni stato e grado del procedimento e determina l’invalidità di tutti gli atti successivi a quello viziato.

La sentenza di condanna è stata cancellata definitivamente?
No. La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza d’appello per un vizio di forma. Il procedimento è stato rinviato alla Corte d’Appello, che dovrà celebrare un nuovo processo rispettando le regole procedurali, a partire dalla corretta convocazione dell’imputato. L’esito del nuovo giudizio di merito resta da determinare.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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