Nullità della Sentenza: Quando la Motivazione è Inesistente
Il principio secondo cui ogni provvedimento giurisdizionale deve essere motivato è un cardine del nostro ordinamento. Ma cosa accade se la motivazione è presente solo in apparenza? Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha affrontato un caso emblematico di nullità della sentenza per motivazione totalmente slegata dal processo, offrendo spunti fondamentali sull’importanza di questo requisito. L’analisi del provvedimento chiarisce la differenza tra un vizio di motivazione e una sua totale assenza, anche quando il dispositivo è formalmente corretto.
I Fatti del Processo
Il caso ha origine dalla condanna di un uomo per il furto di un decespugliatore. La Corte di Appello, pur riducendo l’entità della pena, aveva confermato la responsabilità penale dell’imputato. L’uomo ha quindi presentato ricorso in Cassazione, lamentando un vizio radicale: la nullità della sentenza per assenza totale di motivazione. Secondo la difesa, il testo delle motivazioni della sentenza d’appello faceva riferimento a soggetti e fatti completamente diversi da quelli oggetto del suo processo, rendendo la decisione incomprensibile e arbitraria.
La Decisione della Cassazione sulla Nullità della Sentenza
La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, ritenendolo fondato. I giudici hanno constatato che la motivazione della sentenza impugnata non era semplicemente carente o illogica, ma del tutto non pertinente all’oggetto del giudizio. Questo vizio, secondo la Suprema Corte, equivale a una motivazione ‘inesistente’.
È interessante notare come la Corte abbia distinto questa situazione da un mero errore materiale di ‘collazione’, ovvero l’ipotesi in cui, per una svista, si alleghi a un’intestazione corretta un testo sbagliato. In questo caso, il ‘dispositivo’ – la parte della sentenza che contiene la decisione finale – era corretto e si riferiva esplicitamente all’imputato. Proprio questa circostanza ha reso il vizio ancora più grave, perché dimostra che la Corte d’Appello ha emesso una decisione per un soggetto specifico senza fornire alcuna giustificazione logica e fattuale pertinente al suo caso.
Le Motivazioni della Cassazione
La motivazione, ha ribadito la Corte, è un elemento strutturale della sentenza e la sua assenza ne determina la nullità. Una motivazione che tratta di tutt’altro equivale a una motivazione mancante. Non è possibile per l’imputato comprendere il ragionamento del giudice, né per la Corte di Cassazione esercitare il proprio controllo di legittimità. La pertinenza tra i fatti di causa e le argomentazioni del giudice è un requisito imprescindibile. Quando questo legame si spezza completamente, la sentenza perde la sua funzione e la sua validità. Di conseguenza, l’unica soluzione possibile è stata l’annullamento della decisione.
Conclusioni: L’Obbligo di Motivazione come Garanzia Fondamentale
La sentenza in esame riafferma con forza che l’obbligo di motivazione non è un mero adempimento formale, ma una garanzia fondamentale del giusto processo. Essa consente alle parti di comprendere le ragioni della decisione e di esercitare efficacemente il proprio diritto di difesa. Un provvedimento con una motivazione ‘fantasma’, totalmente slegata dalla realtà processuale, è un atto arbitrario che viola tale garanzia. La decisione della Cassazione di annullare la sentenza con rinvio a un’altra sezione della Corte d’Appello assicura che l’imputato possa ottenere un nuovo giudizio, questa volta supportato da una motivazione reale e pertinente.
Quando una sentenza può essere considerata nulla per assenza di motivazione?
Una sentenza è considerata nulla quando la sua motivazione è completamente estranea ai fatti e ai soggetti del processo, al punto da essere considerata ‘inesistente’, anche se la parte dispositiva (la decisione finale) è formalmente corretta.
Qual è la differenza tra una motivazione inesistente e un semplice errore materiale?
Un errore materiale è una svista, come un errore di battitura o l’errata associazione tra intestazione e testo. Una motivazione è invece inesistente quando il ragionamento del giudice è strutturalmente scollegato dal caso, pur essendo inserito in una sentenza formalmente diretta all’imputato corretto.
Cosa comporta l’annullamento con rinvio deciso dalla Corte di Cassazione?
Comporta che la sentenza impugnata viene cancellata e il processo deve essere celebrato nuovamente davanti a una diversa sezione dello stesso organo giudicante (in questo caso, la Corte di Appello), che dovrà emettere una nuova decisione basata su una motivazione pertinente.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 5 Num. 12287 Anno 2025
Penale Sent. Sez. 5 Num. 12287 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 05/03/2025
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
NOME NOME nato a Settimo San Pietro il 28/04/1972
avverso la sentenza del 25/09/2024 della Corte di appello di Cagliari visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; sentita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale NOME COGNOME che ha chiesto l’annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata la Corte di appello di Cagliari ha confermato la condanna di NOME NOME per il furto di un decespugliatore commessol’ll agosto 2022, riducendo però l’ammontare della pena inflitta.
Ricorre l’imputato denunciando la nullità della sentenza per assenza di motivazione.
La motivazione fa riferimento ad altri soggetti e ad altri fatti.
Il ricorso è stato trattato senza intervento delle parti.
CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il ricorso è fondato.
La motivazione della sentenza non è pertinente all’oggetto del processo, quindi è da considerarsi inesistente.
Neppure può ritenersi che vi sia un mero errore di “collazione” della intestazione della sentenza con la motivazione, poiché il dispositivo della sentenza – documento è esatto, nel senso che si riferisce all’imputato.
Consegue che la sentenza impugnata deve essere annullata con rinvio.
P.Q.M.
Annulla la sentenza impugnata con rinvio per nuovo giudizio ad altra sezione della Corte di appello di Cagliari. Così deciso il 05/03/2025