Nullità Avviso Udienza: Quando il Documento Stesso Smentisce il Ricorso
Nell’ambito del processo penale, la correttezza formale degli atti è fondamentale per garantire il diritto di difesa. Un vizio procedurale può portare all’annullamento di un intero procedimento. Tuttavia, cosa succede quando si contesta un atto la cui validità è evidente dal documento stesso? La Corte di Cassazione, con una recente sentenza, offre un chiaro esempio sul tema della nullità dell’avviso di udienza, sottolineando come le eccezioni debbano fondarsi su elementi concreti e non essere contraddette dalle prove documentali.
I Fatti di Causa
Il caso trae origine dal ricorso presentato da un soggetto avverso un’ordinanza emessa dal Tribunale. Tra i motivi di doglianza, il ricorrente eccepiva la nullità dell’avviso di fissazione dell’udienza in camera di consiglio. Secondo la sua tesi, l’avviso era radicalmente nullo in quanto privo di un elemento essenziale: l’indicazione dell’oggetto del procedimento.
L’oggetto in un avviso di udienza è cruciale, poiché informa le parti sulla materia che verrà trattata, permettendo loro di preparare un’adeguata difesa. La sua assenza, secondo il ricorrente, avrebbe quindi compromesso irrimediabilmente i suoi diritti.
L’Eccezione di Nullità dell’Avviso di Udienza e la Prova Documentale
L’argomentazione del ricorrente si basava su un presunto vizio di forma dell’atto di convocazione. In linea di principio, un’eccezione di questo tipo, se fondata, può portare all’annullamento degli atti successivi. Tuttavia, la difesa ha commesso un passo falso decisivo: ha allegato al proprio ricorso una copia dell’avviso che intendeva contestare. Ed è stato proprio questo documento a rivelarsi fatale per la sua tesi.
Le Motivazioni della Cassazione: la Smentita “Per Tabulas”
La Suprema Corte, nell’analizzare il primo motivo di ricorso, lo ha liquidato con una formula tanto sintetica quanto inappellabile: il motivo è “smentito per tabulas“. Questa espressione latina indica che la falsità dell’affermazione del ricorrente emergeva in modo auto-evidente dagli atti processuali, senza necessità di alcuna ulteriore istruttoria o interpretazione.
I giudici hanno infatti rilevato che bastava leggere il testo dello stesso avviso di fissazione dell’udienza, allegato dal ricorrente, per constatare che l’oggetto era, in realtà, chiaramente indicato. La contestazione, pertanto, si è rivelata non solo infondata, ma palesemente contraddetta dalla prova documentale prodotta dalla stessa parte che l’aveva sollevata. La Corte non ha avuto bisogno di ulteriori argomentazioni per rigettare il motivo di ricorso, basando la sua decisione sull’evidenza documentale.
Le Conclusioni
La decisione della Corte di Cassazione, pur nella sua brevità, offre un’importante lezione pratica. In primo luogo, ribadisce che le eccezioni procedurali, per essere accolte, devono basarsi su vizi reali e dimostrabili. Contestazioni pretestuose o basate su una lettura non attenta degli atti sono destinate a fallire. In secondo luogo, evidenzia un principio fondamentale: la coerenza tra quanto si afferma e le prove che si producono. Allegare un documento che smentisce la propria tesi difensiva costituisce un errore che può compromettere l’esito di un ricorso. Questa sentenza serve quindi come monito sull’importanza di un’analisi scrupolosa degli atti prima di sollevare eccezioni, specialmente quando la prova contraria è già nelle mani del giudice, fornita proprio dalla parte interessata.
È possibile contestare la validità di un avviso di fissazione udienza se si ritiene che manchi l’oggetto?
Sì, è possibile sollevare un’eccezione di nullità, ma tale contestazione deve essere fondata sui fatti. Se il documento stesso dimostra il contrario, l’eccezione verrà respinta.
Cosa significa che un motivo di ricorso è ‘smentito per tabulas’?
Significa che l’affermazione del ricorrente è contraddetta in modo evidente e diretto dai documenti processuali, in questo caso, dallo stesso avviso di fissazione dell’udienza che il ricorrente aveva allegato al proprio ricorso.
Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione in questo caso specifico?
La Corte di Cassazione ha respinto il primo motivo di ricorso, ritenendolo infondato perché il tenore letterale dell’avviso di fissazione dell’udienza, prodotto dallo stesso ricorrente, dimostrava la presenza dell’oggetto, smentendo così la sua tesi.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 1 Num. 27847 Anno 2025
In nome del Popolo RAGIONE_SOCIALE
Penale Sent. Sez. 1 Num. 27847 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 22/05/2025
PRIMA SEZIONE PENALE
NOME COGNOME
Sent. n. sez. 1808/2025 CC – 22/05/2025 R.G.N. 5679/2025
– Relatore –
ha pronunciato la seguente
sul ricorso proposto da:
avverso l’ordinanza del 30/01/2025 del Tribunale di Napoli
udita la requisitoria del Consigliere NOME COGNOME,
2.1. Con il primo eccepisce la nullità dell’avviso di fissazione dell’udienza in camera di consiglio, siccome privo dell’oggetto.
CONSIDERATO IN DIRITTO
Il primo motivo Ł smentito per tabulas , alla luce dello stesso tenore dell’avviso di fissazione dell’udienza allegato al ricorso.
NOME COGNOME