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Notifica udienza difensore: quando non è necessaria

La Corte di Cassazione ha stabilito che, in caso di rinvio di un’udienza a data fissa, non è necessaria una nuova notifica udienza difensore di fiducia se all’udienza di rinvio era presente un sostituto d’ufficio. La lettura dell’ordinanza di rinvio in aula vale come notifica per tutte le parti, inclusa quella assente rappresentata dal sostituto. La ricorrente aveva lamentato la violazione del diritto di difesa per la mancata comunicazione della data della nuova udienza, ma il suo ricorso è stato rigettato.

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Pubblicato il 7 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Notifica Udienza Difensore: Cosa Succede in Caso di Rinvio a Data Fissa?

Il diritto alla difesa è uno dei pilastri fondamentali del nostro sistema giudiziario, e la corretta comunicazione degli atti processuali ne è un corollario imprescindibile. Una corretta notifica udienza difensore è essenziale per garantire che l’imputato possa essere adeguatamente rappresentato. Tuttavia, esistono situazioni procedurali in cui le regole sulla notifica possono variare. Con la sentenza n. 11563/2024, la Corte di Cassazione ha fornito un importante chiarimento sulla validità del rinvio a data fissa in assenza del difensore di fiducia, ma in presenza di un sostituto d’ufficio.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine dal ricorso presentato da una persona condannata avverso un’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Genova, che aveva rigettato la sua istanza per la concessione di misure alternative alla detenzione. La ricorrente lamentava una violazione del diritto di difesa, sostenendo che l’udienza decisiva si fosse tenuta senza che né lei né il suo avvocato di fiducia avessero ricevuto la notifica della data di trattazione. A suo avviso, la partecipazione di un difensore d’ufficio, nominato in sostituzione del legale di fiducia assente in una precedente udienza, non poteva sanare questo vizio procedurale.

La Questione della Notifica Udienza Difensore e la Decisione della Cassazione

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, ritenendo l’unica doglianza infondata. I giudici hanno chiarito una distinzione cruciale nella prassi processuale: quella tra ‘rinvio a nuovo ruolo’ e ‘rinvio a udienza fissa’.

Nel caso specifico, l’udienza originaria era stata fissata per il 27 aprile 2023, e sia la condannata che il suo difensore di fiducia erano stati regolarmente avvisati. In quella data, a causa dell’assenza del legale di fiducia, il Tribunale aveva nominato un difensore d’ufficio ai sensi dell’art. 97, comma 4, c.p.p. e aveva rinviato il procedimento a una data fissa, il 31 maggio 2023. Secondo la Suprema Corte, questa procedura è pienamente legittima e non richiede ulteriori notifiche.

Le Motivazioni

La Corte ha basato la sua decisione su un principio consolidato in giurisprudenza. Quando un’udienza viene rinviata a una data specifica e predeterminata (‘rinvio a udienza fissa’), la lettura in aula dell’ordinanza che dispone il rinvio ha valore di notifica per tutte le parti. Questo vale anche per le parti assenti, a condizione che siano state regolarmente citate per la prima udienza e che, in caso di assenza del difensore di fiducia, sia stato nominato un sostituto d’ufficio.

Il difensore d’ufficio nominato come sostituto assume tutti i diritti e i doveri del difensore sostituito per quella specifica udienza. Di conseguenza, la sua presenza in aula è sufficiente a rappresentare legalmente l’imputato. La comunicazione del rinvio fatta in sua presenza è, pertanto, legalmente efficace anche nei confronti dell’imputato e del difensore di fiducia assente. La Corte ha specificato che una comunicazione informale, come l’e-mail ‘di cortesia’ inviata al difensore di fiducia, non altera la natura del rinvio e non crea alcun obbligo di notifica formale.

Conclusioni

La sentenza ribadisce un importante onere di diligenza per gli avvocati. Se un difensore di fiducia non può presenziare a un’udienza, deve essere consapevole che, in caso di rinvio a data fissa disposto in presenza di un suo sostituto d’ufficio, non riceverà una nuova comunicazione formale. Spetta al difensore stesso informarsi sull’esito dell’udienza e sulla nuova data fissata. Questa decisione consolida un orientamento che mira a bilanciare il diritto di difesa con le esigenze di efficienza e celerità del processo, confermando che la presenza del sostituto processuale garantisce la continuità della difesa tecnica, rendendo superflua una nuova notifica in caso di differimento a data certa.

È sempre necessaria una nuova notifica al difensore di fiducia se un’udienza viene rinviata?
No. Secondo la sentenza, se il rinvio avviene a una data fissa e viene disposto in un’udienza per la quale il difensore era stato regolarmente avvisato, la lettura dell’ordinanza in presenza di un sostituto d’ufficio vale come notifica. Non è dovuta alcuna ulteriore comunicazione formale.

La presenza del difensore d’ufficio sostituisce quella del difensore di fiducia assente?
Sì, ai fini dell’udienza per cui è nominato. Il difensore d’ufficio nominato come sostituto ai sensi dell’art. 97, comma 4, c.p.p., assume tutti i diritti e i doveri del difensore sostituito, rappresentando legalmente l’imputato e rendendo valide le comunicazioni effettuate in sua presenza.

Cosa accade se un’udienza viene rinviata a una data fissa invece che ‘a nuovo ruolo’?
Se il rinvio è ‘a data fissa’, la nuova data viene stabilita immediatamente e comunicata oralmente in udienza. Tale comunicazione ha valore di notifica. Se invece il rinvio è ‘a nuovo ruolo’, la data non viene stabilita e sarà necessario un nuovo decreto di fissazione udienza, che dovrà essere formalmente notificato a tutte le parti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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