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Notifica sentenza mandato arresto: quando è valida?

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un cittadino straniero contro la sua consegna alle autorità tedesche. Il motivo del ricorso era una presunta irregolarità nella notifica della sentenza, ma la Corte ha chiarito che, nel caso di mandato d’arresto europeo, la lettura del provvedimento in udienza equivale a notifica per tutte le parti, rendendo il ricorso tardivo e quindi inammissibile.

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Pubblicato il 15 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Notifica Sentenza Mandato Arresto: La Lettura in Udienza è Decisiva

La procedura di notifica della sentenza in caso di mandato d’arresto europeo presenta delle peculiarità che derogano alle regole ordinarie, privilegiando la celerità del procedimento. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (Sentenza n. 44732/2024) ha ribadito un principio fondamentale: la lettura del provvedimento in udienza equivale a notificazione per tutte le parti, anche se assenti. Analizziamo questa importante decisione.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine dalla decisione della Corte di Appello di Lecce di accogliere la richiesta di consegna di un cittadino di origine nigeriana alle autorità tedesche. La richiesta era basata su un mandato di arresto europeo emesso per i reati di rapina e lesioni personali.

La difesa del soggetto interessato ha proposto ricorso in Cassazione, lamentando un vizio puramente procedurale. Secondo il ricorrente, la sentenza della Corte di Appello non era stata notificata al suo difensore di fiducia, ma erroneamente a un altro avvocato che aveva agito solo come sostituto in udienza. Tale presunta irregolarità avrebbe comportato il superamento dei termini per presentare un’impugnazione valida, ledendo il diritto di difesa.

La Decisione della Cassazione sulla Notifica della Sentenza

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. I giudici hanno respinto la tesi difensiva, ritenendola infondata sulla base della normativa specifica che regola il mandato di arresto europeo. La Corte ha sottolineato che il ricorso era stato presentato oltre i termini di legge e che la questione sollevata sulla notifica non aveva alcun pregio giuridico.

Le Motivazioni della Corte

La chiave di volta della decisione risiede nell’interpretazione dell’art. 17, comma 6, della legge n. 69 del 22 aprile 2005, che disciplina proprio la procedura di consegna basata sul mandato di arresto europeo.

La norma stabilisce che la sentenza deve essere pronunciata al termine della camera di consiglio e ne deve essere data immediata lettura. Questo atto, secondo la Cassazione, equivale a tutti gli effetti alla notificazione del provvedimento alle parti, anche qualora queste non siano presenti in aula.

Nel caso specifico, la sentenza della Corte di Appello risultava “depositata in udienza”, una formula che attesta l’avvenuta lettura e il rispetto del dettato normativo. Di conseguenza, il termine per impugnare la decisione era iniziato a decorrere da quel momento, a prescindere da chi fosse presente e da eventuali notifiche successive in cancelleria.

La Corte ha inoltre precisato che, di fronte a un ricorso palesemente tardivo, la difesa avrebbe dovuto, semmai, richiedere la “rimessione in termini” (ex art. 175 c.p.p.), dimostrando un impedimento oggettivo. Tuttavia, non solo tale richiesta non è stata formulata, ma non ne sarebbero comunque sussistiti i presupposti, dato che la notifica si era perfezionata correttamente con la lettura in udienza.

Conclusioni

Questa sentenza riafferma un principio cruciale per gli operatori del diritto che si occupano di cooperazione giudiziaria internazionale. Nelle procedure di mandato d’arresto europeo, il legislatore ha previsto un meccanismo accelerato in cui la lettura del dispositivo in udienza assume il valore di notificazione legale. Questo principio prevale sulle norme ordinarie di notifica agli avvocati e ha lo scopo di garantire la rapidità e l’efficacia della consegna tra Stati membri.

La decisione serve da monito: la conoscenza delle norme procedurali speciali è fondamentale per non incorrere in decadenze e inammissibilità. L’assenza del difensore di fiducia, sostituito in udienza, non può essere invocata per contestare la validità di una notifica che la legge considera perfezionata con la semplice lettura pubblica del provvedimento.

Come viene notificata una sentenza relativa a un mandato d’arresto europeo?
In base alla legge n. 69/2005, la sentenza si considera notificata a tutte le parti con la sua immediata lettura al termine dell’udienza. Questo atto ha valore di notifica legale, anche per le parti assenti.

Il ricorso è valido se la notifica è stata inviata al sostituto processuale e non al difensore di fiducia?
No. Nel contesto specifico del mandato d’arresto europeo, la questione è irrilevante. Poiché la lettura in udienza costituisce la notifica, qualsiasi comunicazione successiva non è l’atto da cui decorrono i termini per l’impugnazione.

Cosa accade se un ricorso contro una decisione di consegna viene presentato in ritardo?
Se un ricorso viene presentato oltre i termini previsti dalla legge, la Corte di Cassazione lo dichiara inammissibile. Di conseguenza, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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