Notifica al Difensore di Fiducia: Un Errore Procedurale Fatale
Nel processo penale, il rispetto delle forme non è un mero formalismo, ma la garanzia fondamentale del diritto di difesa. Una corretta notifica al difensore di fiducia è uno dei pilastri su cui si regge un giusto processo. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (Sentenza n. 37737/2025) ci offre un chiaro esempio di come la violazione di questa regola possa portare all’annullamento di una sentenza, anche quando l’errore sembra ripetersi.
I Fatti del Caso: Un Errore Ripetuto
La vicenda processuale riguarda un imputato condannato in primo grado dal Tribunale di Napoli per due episodi di evasione dagli arresti domiciliari. La Corte di Appello aveva confermato la condanna. Tuttavia, questo giudizio di appello era il risultato di un precedente annullamento da parte della stessa Corte di Cassazione.
In una prima occasione, la Cassazione aveva già annullato la sentenza d’appello perché il decreto di citazione per l’udienza non era stato notificato al nuovo difensore di fiducia dell’imputato, nominato prima dell’emissione del decreto stesso. Incredibilmente, nel nuovo giudizio d’appello seguito a quell’annullamento, la Corte territoriale ha commesso lo stesso identico errore: la notifica è stata nuovamente inviata al precedente legale, già revocato, e non a quello attualmente in carica.
Di fronte a questa reiterata violazione, l’imputato ha proposto un nuovo ricorso per cassazione, lamentando ancora una volta la nullità del giudizio per omessa notificazione dell’avviso di udienza al proprio difensore di fiducia.
L’Importanza della Notifica al Difensore di Fiducia
Il diritto di difesa è inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. Una delle sue massime espressioni è la possibilità per l’imputato di essere assistito da un avvocato di sua scelta. Affinché questa assistenza sia effettiva, il difensore deve essere messo a conoscenza degli atti fondamentali del processo, primo tra tutti la data dell’udienza.
L’omessa notifica al difensore di fiducia dell’avviso di udienza non è un vizio di poco conto. Come ribadito dalla Cassazione, essa integra una “nullità di ordine generale”, ovvero un difetto procedurale talmente grave da compromettere la validità del giudizio stesso. Tale nullità non può essere sanata neppure dalla presenza in udienza di un sostituto d’ufficio che non eccepisca il difetto.
Le Motivazioni della Corte di Cassazione
La Suprema Corte ha ritenuto il ricorso fondato, accogliendo pienamente le doglianze della difesa. I giudici hanno constatato che, nonostante la precedente pronuncia di annullamento per lo stesso motivo, il decreto di fissazione della nuova udienza d’appello era stato notificato al difensore revocato e non a quello in carica.
Richiamando un proprio consolidato orientamento giurisprudenziale (in particolare, la sentenza n. 11576 del 2020), la Corte ha ribadito che «l’omesso avviso al difensore di fiducia della data fissata per la celebrazione del giudizio di appello determina una nullità di ordine generale intermedio, che non è sanata dalla mancata eccezione del vizio di notifica da parte del sostituto di ufficio del difensore non avvisato». In sostanza, il diritto dell’imputato a essere difeso dal proprio legale di fiducia prevale su qualsiasi altra considerazione, e la sua violazione rende nullo il procedimento.
Le Conclusioni
In conclusione, la Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza impugnata. Questo non significa che il processo sia finito, ma che la sentenza della Corte di Appello è stata cancellata. Gli atti sono stati trasmessi nuovamente alla Corte di Appello di Napoli, che dovrà celebrare un nuovo giudizio, questa volta assicurandosi di notificare correttamente l’avviso di udienza al legittimo difensore dell’imputato.
Questa pronuncia sottolinea con forza un principio cardine del nostro ordinamento: la correttezza procedurale è la prima e indispensabile forma di tutela dei diritti fondamentali. Un processo, per essere giusto, deve prima di tutto essere formalmente corretto.
Cosa succede se il tribunale notifica l’udienza al legale sbagliato?
La sentenza emessa a conclusione di quell’udienza è nulla. La Corte di Cassazione ha stabilito che l’omessa notifica al difensore di fiducia costituisce una ‘nullità di ordine generale’ che invalida il giudizio.
La presenza di un avvocato d’ufficio in udienza sana il difetto di notifica al difensore di fiducia?
No. Secondo la sentenza, questo tipo di nullità non viene sanata (‘non è sanata’) dalla presenza di un sostituto d’ufficio che non sollevi l’eccezione, poiché il diritto ad essere difesi dal proprio legale di fiducia è preminente.
Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione in questo caso?
La Corte ha annullato la sentenza della Corte di Appello e ha disposto la trasmissione degli atti alla stessa Corte di Appello per la celebrazione di un nuovo giudizio, che dovrà svolgersi nel rispetto delle corrette regole procedurali.
Testo del provvedimento
Sentenza di Cassazione Penale Sez. 6 Num. 37737 Anno 2025
Penale Sent. Sez. 6 Num. 37737 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME COGNOME
Data Udienza: 04/11/2025
SENTENZA
sul ricorso proposto da COGNOME NOME, nato ad Aversa il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 14 aprile 2025 della Corte di appello di Napoli
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; udita la relazione svolta dal AVV_NOTAIO NOME COGNOME; letta la requisitoria del AVV_NOTAIO NOME COGNOME, che ha concluso chiedendo di annullare la sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
La Corte di appello di Napoli, decidendo a seguito di annullamento senza rinvio disposto con sentenza di questa Corte il 14 maggio 2024, ha confermato la pronuncia del Tribunale di Napoli, che, in sede di giudizio abbreviato, aveva condannato NOME COGNOME alla pena di dieci mesi di reclusione per due episodi di evasione dagli arresti domiciliari.
Avverso la sentenza di appello l’imputato, a mezzo del proprio difensore, ha proposto ricorso per cassazione, con cui ha dedotto la nullità del giudizio rescissorio per omessa notificazione del relativo decreto di citazione al difensore di fiducia.
CONSIDERATO IN DIRITTO
Il ricorso è fondato.
Con sentenza del 14 maggio 2024 questa Sezione ha annullato la sentenza emessa dalla Corte di appello di Napoli il 5 luglio 2023, perché il decreto di citazione per il giudizio di secondo grado non era stato notificato al nuovo difensore di fiducia dell’imputato, pur essendo la nomina di tale difensore e la revoca del precedente avvenute prima dell’emissione del decreto di citazione per il giudizio di appello.
A seguito della sentenza rescindente, il decreto di fissazione dell’udienza dinanzi alla Corte di appello, nonostante quanto dichiarato nella sentenza impugnata, è stato notificato all’AVV_NOTAIO, precedente difensore revocato, e non al nuovo difensore, come risulta dalla relata di notifica effettuata a mezzo PEC e dal verbale di udienza.
Si è concretizzata nuovamente una nullità di ordine generale, che è stata eccepita tempestivamente con il ricorso per cassazione. Come già affermato da questa Corte, infatti, «l’omesso avviso al difensore di fiducia della data fissata per la celebrazione del giudizio di appello determina una nullità di ordine generale intermedio, che non è sanata dalla mancata eccezione del vizio di notifica da parte del sostituto di ufficio del difensore non avvisato» (Sez. 5, n. 11576 del 14/02/2020, COGNOME, Rv. 279037 – 01).
Si impone, pertanto, l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata con la trasmissione degli atti alla Corte di appello di Napoli per la celebrazione del giudizio.
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata e dispone la trasmissione degli atti alla Corte di appello di Napoli per il giudizio.
Così deciso il 4 novembre 2025.