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Notifica difensore di fiducia: ecco quando è valida

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso, stabilendo che la notifica di deposito della sentenza è legittima se effettuata al difensore di fiducia, anche qualora quest’ultimo sia stato temporaneamente sostituito da un difensore d’ufficio durante una fase processuale. La sostituzione momentanea non interrompe il rapporto fiduciario, pertanto il legale originariamente nominato rimane il destinatario corretto per le comunicazioni, rendendo tardivo l’appello basato su una presunta notifica errata.

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Pubblicato il 3 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Notifica al Difensore di Fiducia: Resta Valida Anche con un Sostituto d’Ufficio

Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 19195/2025, ha chiarito un punto cruciale della procedura penale: la validità della notifica al difensore di fiducia anche quando, in una fase del processo, questo viene temporaneamente sostituito da un collega nominato d’ufficio. La decisione sottolinea la continuità del mandato fiduciario e le conseguenze in caso di appello tardivo. Approfondiamo i dettagli di questo importante pronunciamento.

I Fatti del Caso: Un Appello Dichiarato Inammissibile

La vicenda trae origine da una condanna per truffa emessa in primo grado. L’imputato, tramite il suo legale, proponeva appello, ma la Corte d’Appello di Messina lo dichiarava inammissibile perché depositato oltre i termini di legge.

Contro questa ordinanza, il difensore presentava ricorso in Cassazione, sostenendo un errore nella notifica dell’avviso di deposito della sentenza di primo grado. Secondo la difesa, la notifica era stata inviata al difensore di fiducia originariamente nominato. Tuttavia, poiché durante l’udienza di discussione finale l’imputato era stato assistito da un difensore d’ufficio nominato in sostituzione del primo, la notifica avrebbe dovuto essere effettuata personalmente all’imputato. Se così fosse stato, l’appello sarebbe risultato tempestivo.

La Questione Giuridica: A Chi Notificare l’Atto?

Il nucleo del problema ruota attorno all’interpretazione delle norme sulla notifica degli atti processuali, in particolare l’art. 157-bis del codice di procedura penale. La difesa sosteneva che la presenza di un difensore d’ufficio, anche solo per un’udienza, modificasse le modalità di notifica. La Corte di Cassazione è stata quindi chiamata a stabilire se la sostituzione temporanea del difensore di fiducia incida sulla sua qualità di destinatario delle comunicazioni per conto del proprio assistito.

La Decisione della Corte e le Motivazioni

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, confermando la decisione della Corte d’Appello e ribadendo principi giurisprudenziali consolidati.

Il Principio della Continuità della Difesa di Fiducia

I giudici hanno chiarito che la nomina di un difensore d’ufficio ai sensi dell’art. 97, comma 4, c.p.p., per sostituire temporaneamente un difensore di fiducia assente, non fa venir meno il mandato fiduciario. Il difensore originariamente scelto dall’imputato resta il titolare della difesa. Questa sostituzione ha il solo scopo di garantire la necessaria assistenza tecnica all’imputato in un atto specifico del processo, senza creare un nuovo e stabile rapporto difensivo.

La corretta notifica al difensore di fiducia

Di conseguenza, la Corte ha stabilito che il difensore di fiducia rimane il destinatario designato per tutte le notifiche successive, sia per conto proprio sia per conto dell’imputato. La notifica dell’avviso di deposito della sentenza era stata quindi correttamente effettuata presso il domicilio eletto, ovvero presso il difensore di fiducia. La Corte ha ritenuto corretto privilegiare il collegamento effettivo e stabile tra l’imputato e il legale da lui scelto, piuttosto che la figura transitoria del sostituto d’ufficio.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

La sentenza consolida un orientamento fondamentale per la certezza del diritto e la regolarità delle procedure. Viene riaffermato che il rapporto tra un imputato e il suo avvocato di fiducia è solido e non viene interrotto da assenze momentanee gestite tramite sostituzioni d’ufficio. Per gli operatori del diritto, ciò significa che, salvo revoca espressa del mandato, il difensore di fiducia è e rimane il punto di riferimento per tutte le comunicazioni processuali. Per l’imputato, ciò implica la necessità di mantenere un contatto costante con il proprio legale di fiducia, poiché le notifiche a lui indirizzate sono considerate legalmente valide per far decorrere i termini per le impugnazioni.

La nomina di un difensore d’ufficio in sostituzione fa decadere il mandato del difensore di fiducia?
No, la sentenza chiarisce che la sostituzione temporanea del difensore di fiducia assente con uno d’ufficio non determina la perdita della qualità di difensore per il legale originariamente nominato, il quale rimane titolare della difesa.

A chi deve essere notificata la sentenza se all’udienza era presente un difensore d’ufficio come sostituto?
La notifica deve essere comunque inviata al difensore di fiducia. La Corte ha stabilito che quest’ultimo rimane il destinatario corretto degli atti processuali successivi, sia per conto proprio che per conto del suo assistito.

Cosa comporta l’errata individuazione del destinatario della notifica ai fini dei termini per l’impugnazione?
Se la difesa ritiene erroneamente che la notifica debba avvenire a un soggetto diverso (ad esempio, direttamente all’imputato anziché al difensore di fiducia) e per questo motivo presenta l’appello in ritardo, l’impugnazione verrà dichiarata inammissibile per tardività, come avvenuto nel caso di specie.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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