Notifica del Decreto di Citazione in Appello: Un Errore Formale Annulla il Processo?
Un aspetto cruciale del processo penale è garantire che l’imputato sia correttamente informato delle udienze che lo riguardano. Ma cosa succede se la notifica del decreto di citazione in appello viene inviata a un indirizzo diverso da quello formalmente scelto dall’imputato? La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, offre un chiarimento fondamentale, distinguendo tra un vizio puramente formale e una reale lesione del diritto di difesa.
I Fatti del Caso
Un imputato, precedentemente condannato in primo grado per il reato di violazione di sigilli, aveva proposto appello. Il procedimento di secondo grado si era concluso con la conferma della condanna. Successivamente, l’imputato ha presentato ricorso per Cassazione, sollevando un’unica questione di natura puramente procedurale. Sosteneva, infatti, la nullità della notifica del decreto di citazione per il giudizio d’appello. Secondo la sua tesi, l’atto avrebbe dovuto essere notificato presso il suo domicilio eletto, mentre era stato invece consegnato presso lo studio del suo difensore di fiducia.
La Questione Giuridica: Notifica Errata e Tipi di Nullità
Il cuore della controversia risiede nella natura della nullità derivante da un errore di notifica. La difesa del ricorrente puntava a far riconoscere una nullità assoluta e insanabile, tale da travolgere l’intero giudizio di appello. La legge processuale penale, tuttavia, distingue diverse categorie di vizi procedurali. Un errore nella notifica non sempre comporta le conseguenze più drastiche. È necessario valutare se l’irregolarità abbia, in concreto, impedito all’interessato di venire a conoscenza dell’atto e, quindi, di esercitare i propri diritti difensivi.
Le Motivazioni della Suprema Corte sulla Notifica del Decreto di Citazione in Appello
La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso manifestamente infondato, e quindi inammissibile, sulla base di un consolidato principio giurisprudenziale. I giudici hanno chiarito che la notifica all’imputato in un luogo diverso dal domicilio eletto o dichiarato integra una nullità di ordine generale a regime intermedio, e non una nullità assoluta.
Questo tipo di nullità deve essere eccepita entro precisi termini di decadenza, come previsto dall’art. 182 c.p.p., altrimenti si considera sanata. Nel caso di specie, il difensore, pur avendo ricevuto la notifica, non aveva sollevato alcuna obiezione durante il giudizio d’appello.
La Corte ha inoltre specificato che una tale irregolarità si trasforma in una nullità assoluta, ai sensi dell’art. 179 c.p.p., solo ed esclusivamente se l’errore nella notifica si traduce in una mancata effettiva conoscenza dell’atto da parte del destinatario. In questo caso, la notifica era avvenuta presso lo studio del difensore di fiducia, una circostanza che, secondo i giudici, è di per sé idonea a garantire che l’informazione giunga all’imputato. Il ricorrente, dal canto suo, non ha fornito alcun elemento concreto per dimostrare che questa modalità di notifica gli avesse impedito di conoscere la data dell’udienza, limitandosi a una contestazione meramente formale.
Le Conclusioni: La Decisione della Cassazione
In conclusione, la Corte di Cassazione ha ribadito un principio di sostanzialità: un vizio di forma non può invalidare un atto processuale se non ha causato un pregiudizio effettivo e concreto al diritto di difesa. La notifica presso il legale di fiducia, sebbene tecnicamente non conforme all’elezione di domicilio, non ha impedito la conoscenza dell’atto e non ha quindi leso i diritti dell’imputato. Di conseguenza, il ricorso è stato dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende. Questa decisione rafforza l’idea che gli strumenti processuali non debbano essere usati per fini puramente dilatori o formalistici, ma per garantire una reale tutela dei diritti sostanziali.
La notifica del decreto di citazione in appello al difensore anziché al domicilio eletto dell’imputato è sempre causa di nullità assoluta?
No. Secondo la Corte di Cassazione, si tratta di una nullità di ordine generale a regime intermedio. Diventa assoluta solo se si dimostra che tale notifica irrituale ha concretamente impedito all’imputato di avere conoscenza dell’atto, ledendo il suo diritto di difesa.
Cosa deve fare l’imputato che riceve una notifica irrituale per far valere la nullità?
Risposta: Deve eccepire la nullità entro i termini previsti dall’art. 182 del codice di procedura penale, solitamente alla prima occasione utile (in questo caso, durante il giudizio d’appello). Se non lo fa, la nullità si considera sanata.
Cosa succede se un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
Come stabilito dall’art. 616 del codice di procedura penale, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro alla Cassa delle ammende, il cui importo viene stabilito dal giudice.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 1111 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 1111 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: NOME COGNOME
Data Udienza: 13/09/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: NOME COGNOME nato il 21/03/1963
avverso la sentenza del 22/01/2024 della CORTE APPELLO di L’AQUILA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
Premesso che è stata impugnata la sentenza della Corte di appello di L’Aquila del 22 gennaio 2024, che ha confermato la decisione resa dal Tribunale di Pescara il 29 ottobre 2019, con quale NOME COGNOME era stato condannato alla pena di mesi 6 di reclusione ed euro 10 in quanto ritenuto colpevole del reato ex art. 349 comma 2 cod. pen., accertato in Pescara il e 20 marzo 2017.
Letta la memoria trasmessa il 9 luglio 2024 dall’avvocato NOME COGNOME difensore di NOME
Rilevato che l’unico motivo di ricorso, con cui è stata eccepita la nullità della notifica del di citazione per il giudizio di appello nei confronti dell’imputato, in quanto avvenuta pr difensore di fiducia e non presso il domicilio eletto da COGNOME (ossia Montesilvano, INDIRIZZO con atto depositato il 3 ottobre 2023, è manifestamente infondato, dovendosi richiamar la costante e condivisa affermazione di questa Corte (cfr. Sez. 5, n. 27546 del 03/04/2023, R 284810), secondo cui, in tema di notificazioni, ove il decreto di citazione per il giudizio di sia notificato all’imputato in luogo diverso rispetto al domicilio validamente eletto o dich si determina una nullità di ordine generale a regime intermedio, che va dedotta entro i term decadenziali previsti dall’art. 182 cod. proc. pen., salvo che l’irrituale notifica risulti, i inidonea a consentire l’effettiva conoscenza dell’atto da parte del destinatario, co in tal caso, una nullità assoluta per omessa notificazione di cui all’art. 179 cod. p
Considerato che nel caso alcuna concreta menomazione del diritto di difesa appare ravvisabile, posto che la notificazione è avvenuta presso lo studio del difensore di fiducia del quale nulla ha eccepito davanti ai giudici di appello, fermo restando che il ricorso non for alcuna specifica indicazione, in un’ottica sostanziale e non meramente formale, rispet all’asserita inidoneità della notifica dell’atto di vocatio in iudicium presso il difensore fiduciario.
Ritenuto, pertanto, che il ricorso debba essere dichiarato inammissibile e rilevato che declaratoria dell’inammissibilità consegue, a norma dell’art. 616 cod. proc. pen., l’oner pagamento delle spese del procedimento, nonché quello del versamento della somma, in favore della Cassa delle ammende, equitativamente fissata in tremila euro.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma il 13 settembre 2024.