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Notifica avviso udienza a un solo difensore: la nullità

La Corte di Cassazione ha stabilito che la mancata notifica dell’avviso di udienza a uno dei due difensori di fiducia non costituisce una nullità assoluta e insanabile, bensì una nullità a regime intermedio. Tale vizio procedurale si considera sanato se non viene eccepito tempestivamente in udienza dall’altro difensore presente o dal suo sostituto. Il caso riguardava il ricorso di un condannato che lamentava la lesione del diritto di difesa, ma la Corte ha rigettato l’impugnazione proprio perché l’eccezione non era stata sollevata nei termini previsti dalla legge, sanando così il difetto di notifica.

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Pubblicato il 8 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Notifica avviso udienza: quando l’omissione non invalida il processo?

La corretta notifica dell’avviso di udienza ai difensori è un pilastro del diritto di difesa. Ma cosa succede se un imputato ha due avvocati e la cancelleria ne avvisa solo uno? La Corte di Cassazione, con una recente pronuncia, ha chiarito la natura del vizio procedurale che ne deriva, distinguendo tra nullità assoluta e nullità a regime intermedio. La sentenza analizza le conseguenze di tale omissione e stabilisce precisi limiti temporali per far valere il difetto.

I fatti del caso

Un condannato aveva presentato, tramite due distinti difensori di fiducia, istanze per ottenere misure alternative alla detenzione. Il Tribunale di sorveglianza fissava l’udienza per la discussione, ma la cancelleria notificava l’avviso di fissazione solo a uno dei due avvocati. All’udienza non si presentava né l’interessato né alcuno dei due difensori di fiducia. Veniva quindi nominato un difensore d’ufficio che, senza sollevare eccezioni procedurali, discuteva nel merito chiedendo l’accoglimento delle istanze. Il Tribunale rigettava le richieste. Il difensore non avvisato proponeva ricorso per Cassazione, lamentando la violazione del diritto di difesa a causa della mancata notifica e chiedendo l’annullamento del provvedimento per nullità assoluta.

La questione della notifica avviso udienza a uno solo dei difensori

Il ricorrente sosteneva che l’omessa notifica a uno dei due difensori di fiducia integrasse una nullità assoluta e insanabile, ai sensi degli artt. 178 e 179 del codice di procedura penale, in quanto lesiva del diritto all’assistenza del difensore. Secondo questa tesi, il procedimento svoltosi in primo grado sarebbe stato radicalmente nullo.

Le motivazioni

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, fornendo un’importante precisazione sulla classificazione delle nullità. I giudici hanno ribadito che l’omissione totale della notifica dell’avviso di udienza al difensore di fiducia (o al difensore d’ufficio in assenza del primo) costituisce una nullità assoluta, come stabilito dalle Sezioni Unite. Tuttavia, il caso in esame è diverso: la notifica è stata regolarmente effettuata a uno dei due codifensori di fiducia. In questa specifica situazione, il vizio che si determina è una nullità di ordine generale a regime intermedio. Questo tipo di nullità, a differenza di quella assoluta, non è insanabile e non può essere rilevata d’ufficio in ogni stato e grado del procedimento. Essa deve essere eccepita, cioè contestata, entro un termine preciso. Il termine ultimo per sollevare l’eccezione, secondo l’orientamento consolidato della giurisprudenza, è la deliberazione della decisione nello stesso grado di giudizio in cui la nullità si è verificata. Nel caso di specie, il difensore d’ufficio nominato per l’udienza non ha sollevato alcuna eccezione riguardo alla mancata notifica al codifensore. Questo silenzio ha comportato la sanatoria del vizio, rendendo il provvedimento del Tribunale di sorveglianza pienamente valido.

Le conclusioni

La Corte conclude che, essendo stata omessa la notifica dell’avviso di udienza a uno solo dei due codifensori, e non essendo stata eccepita la relativa nullità intermedia nel corso dell’udienza camerale, il vizio procedurale si è sanato. Di conseguenza, il motivo di ricorso è stato disatteso e l’impugnazione rigettata. La sentenza rafforza il principio secondo cui la presenza di almeno un difensore (di fiducia o d’ufficio) regolarmente avvisato sposta l’onere di eccepire eventuali vizi di notifica a carico della difesa stessa, che deve agire tempestivamente per non perdere il diritto di far valere la nullità.

Cosa succede se l’avviso di udienza viene notificato solo a uno dei due avvocati difensori?
Secondo la sentenza, si verifica una nullità di ordine generale a regime intermedio. Questo significa che il vizio esiste, ma può essere sanato se non viene contestato nei tempi previsti.

Qual è la differenza tra nullità assoluta e nullità a regime intermedio in questo contesto?
La nullità assoluta si ha quando nessun difensore viene avvisato, è insanabile e può essere rilevata sempre. La nullità a regime intermedio, che si verifica quando solo uno dei due difensori viene avvisato, è sanabile e deve essere eccepita dall’altro difensore (o dal suo sostituto) presente in udienza, prima della decisione del giudice.

Come si sana la mancata notifica a un codifensore?
Il vizio si sana se l’altro difensore (o il sostituto nominato d’ufficio) presente all’udienza non solleva l’eccezione di nullità prima che il giudice si ritiri per la decisione. Il silenzio della difesa in udienza equivale a una rinuncia a far valere il vizio, che quindi non potrà più essere contestato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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