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Motivi di appello: quando il ricorso è inammissibile

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 9991/2024, ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato contro la mancata esclusione della recidiva. La decisione si fonda sul principio che i motivi di appello devono essere specifici fin dal primo grado di impugnazione. Una censura solo genericamente accennata in appello e dettagliata per la prima volta in Cassazione non è ammissibile, comportando la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali.

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Pubblicato il 6 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Motivi di Appello: La Specificità è la Chiave per non Vedersi Respingere il Ricorso

Nel complesso iter della giustizia penale, la corretta formulazione degli atti processuali è fondamentale. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione, l’ordinanza n. 9991 del 2024, ribadisce un principio cruciale: la specificità dei motivi di appello non è un mero formalismo, ma un requisito essenziale per l’ammissibilità dell’impugnazione. Analizziamo insieme questa decisione per comprendere le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello. L’unico motivo sollevato dinanzi alla Suprema Corte riguardava la mancata esclusione della recidiva, un’aggravante che incide notevolmente sulla determinazione della pena. Tuttavia, questa specifica questione non era stata chiaramente articolata nei motivi presentati nel precedente grado di giudizio.

La Decisione della Corte e l’Importanza dei Motivi di Appello

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione si fonda su un principio consolidato del nostro ordinamento processuale: le questioni sottoposte al giudizio della Corte di legittimità devono essere state precedentemente e specificamente devolute al giudice dell’appello.

Nel caso in esame, l’imputato aveva avanzato nei motivi di appello una contestazione solo generica, che è stata poi dettagliata e specificata unicamente con il ricorso per cassazione. Questo modo di procedere non è consentito. Il ricorso in Cassazione non può diventare la sede per introdurre doglianze nuove o per precisare censure che erano state solo vagamente accennate in precedenza. Di conseguenza, il ricorso è stato respinto senza un esame nel merito.

Le Motivazioni

La motivazione della Suprema Corte è netta e lineare. Il Collegio ha ritenuto che la questione relativa alla recidiva, non essendo stata oggetto di uno specifico motivo di appello, non potesse essere validamente dedotta in sede di legittimità. La legge processuale impone che l’atto di appello contenga l’indicazione specifica delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta. Una “generica prospettazione” non è sufficiente a radicare la cognizione del giudice superiore su un determinato punto della decisione impugnata.

L’inammissibilità del ricorso ha comportato, come conseguenza automatica, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, a titolo sanzionatorio per aver adito la Corte con un’impugnazione non consentita.

Conclusioni

Questa ordinanza offre un importante monito per tutti gli operatori del diritto e per chiunque si trovi ad affrontare un procedimento penale. La redazione dei motivi di appello richiede la massima precisione e completezza. Ogni punto della sentenza di primo grado che si intende contestare deve essere oggetto di una censura chiara, specifica e argomentata. Affidarsi a contestazioni generiche, con l’intenzione di dettagliarle solo in un eventuale e successivo ricorso per cassazione, è una strategia processualmente errata e destinata all’insuccesso, con l’ulteriore aggravio di costi significativi.

È possibile presentare un motivo di ricorso per la prima volta in Cassazione?
No, la Corte di Cassazione ha stabilito che una questione che non ha costituito oggetto dei motivi di appello non può essere sollevata per la prima volta in sede di legittimità.

Cosa succede se un motivo di appello è formulato in modo troppo generico?
Se un motivo è esposto in modo generico e solo successivamente illustrato in termini specifici nel ricorso per cassazione, il ricorso viene dichiarato inammissibile. La specificità è richiesta fin dal primo atto di impugnazione.

Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, come stabilito nel caso di specie.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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