Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 22877 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 22877 Anno 2024
Presidente: COGNOME COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 28/05/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME COGNOME nato a BRESCIA il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 10/07/2023 della CORTE APPELLO di VENEZIA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
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RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Letto il ricorso presentato nell’interesse di NOME COGNOME;
ritenuto che l’unico motivo di ricorso, con il quale si contesta l’applicazione della recidiva di cui all’art. 99, quarto comma, cod. pen., non è consentito in sede di legittimità perché la relativa censura non risulta essere stata previamente dedotta come specifico motivo di appello secondo quanto prescritto, a pena di inammissibilità, dall’art. 606, comma 3, cod. proc. pen.;
che, nella specie, il giudice di appello ha correttamente omesso di pronunziarsi sul punto, perché si tratta di questione non devoluta alla sua cognizione, come si evince dalla lettura dei motivi di gravame riportati nella sentenza impugnata, che l’odierno ricorrente avrebbe dovuto contestare specificamente nel ricorso, se incompleto o comunque non corretto (si vedano, in particolare, pagg. 4 e 5);
che, peraltro, anche la generica prospettazione, nei motivi di gravame, di una censura solo successivamente illustrata, in termini specifici, con la proposizione del ricorso in cassazione deve intendersi come questione che non ha costituito oggetto dei motivi di appello;
rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende;
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso, il 28 maggio 2024.